Reportage

Storage, i NAS di Synology per le nuove applicazioni delle imprese

I sistemi di backup e archiviazione seguono le esigenze delle aziende, ad esempio nelle soluzioni video applicate al marketing. Così, i piccoli NAS (Network attached storage) crescono nelle funzionalità, integrano potenti servizi in cloud e diventano sempre più efficaci nel garantire l’accesso sicuro e la tutela dei dati. Le linee strategiche, gli aggiornamenti e i nuovi prodotti che Synology prepara per il prossimo anno

Pubblicato il 23 Nov 2022

Immagine di ZinetroN da Shutterstock

Si è tenuta nei giorni scorsi a Milano la conferenza annuale di Synology, occasione per la società di storage per presentare i recenti sviluppi, nuovi prodotti e le roadmap d’evoluzione per il prossimo anno. Forte dell’affermazione nei piccoli/medi sistemi Network attached storage (NAS) e router, Synology guarda oggi con maggiore impegno alle esigenze d’impresa, in particolare alle soluzioni di backup e archiviazione di lungo termine attraverso supporti distribuiti, utilizzabili con più facilità sia dagli amministratori sia dagli utenti finali. La società ha inoltre in piano d’introdurre nel corso del prossimo anno una linea di prodotti video, sia per le applicazioni tradizionali di sorveglianza (un campo dove i piccoli NAS Synology hanno già trovato diffuse applicazioni) sia per quelle innovative di conteggio delle persone, riconoscimento oggetti e altro che sono utili, per esempio, nei campi del marketing e del retail. Synology continuerà ad aggiungere funzioni e servizi sia on-premise sia in cloud attraverso la piattaforma DiskStation Manager (DSM), il sistema operativo comune a tutti gli apparati.

L’ambito d’impresa è nel mirino di Synology

Forte delle 10 milioni d’installazioni della piattaforma DSM utilizzata negli apparati in uso presso l’utenza small business e consumer, Synology ha rivolto l’attenzione alle esigenze della grande impresa, in particolare, dove serve ottimizzare la disponibilità, l’accesso mobile e in sicurezza a quantità sempre crescenti di dati. «Con questa attenzione andremo avanti nello sviluppo delle nuove funzionalità e componenti applicative del sistema operativo DSM, assieme a quelle dei servizi in cloud con cui possiamo garantire potenza e scalabilità», ha spiegato Marcos De Santiago, responsabile vendite per il Sud Europa.

Synology continuerà a impegnarsi nella semplificazione delle interfacce utente dei propri apparati con lo scopo di facilitare ripristino dei dati, ridurne tempi per incrementare la produttività. Per quanto riguarda la scalabilità dei NAS, sono state mostrate unità rack capaci di raggiungere i 5 PB per singolo nodo e arrivare a 12 PB nella modalità cluster. De Santiago ha sostanziato l’impegno nelle soluzioni d’impresa anche con un aumento del 50% dei tecnici Synology dedicati al supporto, all’interno di nuovi team specializzati per singoli settori d’industria.

L’archiviazione write-once e la sicurezza delle condivisioni

Francesco Zorzi, technical manager di Synology ha offerto un quadro degli sviluppi promessi per il prossimo anno. A cominciare dal sistema operativo DSM che supporta le capacità comuni all’intera gamma dei sistemi NAS. La versione 7.2, che sarà rilasciata all’inizio del prossimo anno, introdurrà la funzione di crittografia a tutto volume che consentirà miglioramenti prestazionali del 48% rispetto a quella applicata alle singole cartelle. Saranno inoltre introdotte cartelle con capacità write-once read-many (WORM) per le applicazioni di archiviazione di documenti che non possono essere alterati e devono essere conservati per un periodo prefissato. «Funzioni che rispondono alle esigenze, per esempio, dei settori legali, amministrativo e degli studi medici – precisa Zorzi -. Si accompagnano con le funzioni per certificare gli accessi».

La prerogativa write-once potrà proteggere meglio le aree dati dagli attacchi malware e ransomware. Con la versione 7.2 di DSM saranno inoltre disponibili migliori capacità per il blocco dei file con cui evitare rischi do modifiche in contemporanea da parte di più utenti che collaborano sugli stessi documenti e il supporto multichannel per accelerare i trasferimenti.

Le sinergie tra NAS on-premise e i servizi storage in cloud

All’evento Synology ha ribadito l’importanza dell’Hybrid Share, la soluzione che mette insieme le capacità del cloud e dei NAS per garantire la disponibilità dei dati, dare migliore supporto agli utenti che lavorano in filiali distribuite o in smart working. Sistemi intelligenti di caching mantengono sul NAS locale i dati a cui gli utenti fanno accesso più frequente, ottimizzando le prestazioni e le capacità. Le funzioni d’amministrazione permettono di sapere dove risiedono i dati, così come richiedono GDPR per i dati personali o l’applicazione del diritto all’oblio.

Per la salvaguardia dei dati negli ambiti professionali e PMI è importante la collaborazione avviata con terze parti software su Hyper Backup e Active Backup for Business per consentire ripartenze più rapide in caso di guasti o di attacchi di security. «Abbiamo collaborato con le software house italiane per garantire rapidi backup con il 100% dei software gestionali in uso – precisa Zorzi -. Capacità che si aggiungono a quelle specifiche per la salvaguardia delle piattaforme Microsoft 365 e Google Workspace e delle macchine virtuali». Gli amministratori aziendali o di terze parti delegate possono monitorare i backup e gestire le attività senza avere accesso ai dati, in accordo con le compliance GDPR.

Con i servizi in cloud di C2 Transfer sono resi disponibili alcuni tool utili per gestire la condivisione e pubblicazione di documenti. «Tool con cui è possibile inserire marcature digitali o filigrane nei documenti per poterli condividere con sicurezza, tracciarli negli accessi ed eventualmente cancellarli da remoto riducendo il rischio di perdite accidentali o conservazioni improprie al termine del lavoro», precisa Zorzi.

I nuovi prodotti per le applicazioni video e wireless

Tra le applicazioni a cui sono spesso destinati molti piccoli sistemi NAS c’è la sorveglianza video, ambito che Synology supporta con l’app Surveillance Station, oggi impiegata in poco meno di mezzo milione di siti utente, spesso integrata con il servizio in cloud C2 Surveillance. Per queste applicazioni Synology ha finora integrato camere di terze parti, opzione alla quale si aggiungeranno, nel corso del primo trimestre del prossimo anno, due camere Synology da 5Mpix (siglate BC500 e TC500) con cui i clienti potranno ottenere più rapidamente soluzioni complete e integrate nella gestione.

Non più solo per le applicazioni classiche della videosorveglianza, come spiega Zorzi: «Con l’impiego delle capacità di AI nel riconoscimento d’immagine diventa oggi possibile sfruttare le camere per controllare le targhe dei veicoli, riconoscere i volti o contare le persone presenti in un dato ambiente». Applicazioni che, dalla sicurezza degli accessi spaziano nel campo del marketing, per esempio, per contare le persone che in un dato tempo hanno guardato una vetrina, preso un prodotto ecc.

Nel primo trimestre sarà disponibile la Visual Station VS750HD che aggiorna la soluzione esistente, portando a 75 il numero massimo di flussi video gestibili, aumentando la scalabilità e la capacità d’impiego in più sedi. Sul fronte dei router, ha debuttato il nuovo WRX560, top di gamma nella linea Wi-Fi, capace di raggiungere i 3Gbps in modalità wireless, dotato di funzionalità d’integrazione native con gli altri router della linea (per creare reti mesh) e dell’interfaccia WAN/LAN da 2,5Gbps.

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