Le soluzioni di sicurezza informatica sono tutte quelle tecnologie e servizi che permettono alle aziende di proteggere i sistemi IT garantendo disponibilità, confidenzialità, disponibilità e integrità di servizi e dati, sia verso l’interno dell’organizzazione sia verso gli utenti esterni. Aiutano dunque a proteggere i dati aziendali da furti, intrusioni e accessi da parte di malintenzionati, mettendo l’azienda al riparo da potenziali attacchi informatici. Si tratta di tecnologie sempre più sofisticate, grazie anche all’Intelligenza Artificiale, in uno scenario di rincorsa costante per elevare le barriere protettive man mano che gli hacker, a loro volta, diventano più insidiosi.
L’importanza di una strategia di Cybersecurity
Il Rapporto Clusit evidenzia che nell’ultimo quinquennio il quadro complessivo della sicurezza informatica è nettamente peggiorato, sia dal punto di vista quantitativo, come numero di attacchi, sia da quello qualitativo, ovvero della gravità degli incidenti. La media mensile di incidenti gravi a livello globale è passata da 4,5 eventi al giorno a 9, con una crescita costante della frequenza, mentre la severity media (indice di gravità) degli attacchi rilevati si è innalzata.
“Negli ultimi anni è avvenuto un cambiamento drastico nello scenario globale della cyber-insicurezza, al quale, visti gli esiti, non è evidentemente corrisposto un incremento sufficiente delle contromisure adottate dai difensori”, si legge nel rapporto.
Dotarsi di soluzioni di sicurezza informatica allo stato dell’arte è dunque fondamentale, ma è noto che la tecnologia sa sola non basta se non è accompagnata da una strategia mirata alla riduzione del rischio di business complessivo e che coinvolga tutta l’organizzazione.
Compito dei CISO (Chief Information Security Officer) è dunque definire una strategia di cybersecurity a partire dal livello di rischio accettabile in ogni singola attività di business (il rischio infatti non può mai essere uguale a zero), e di definire una visione chiara, che, come spiega Gartner “illustri gli obiettivi del programma di cybersecurity in termini che i dirigenti aziendali possono comprendere e sostenere, stabilendo gli obiettivi che si intendono raggiungere durante il periodo di pianificazione, bilanciando la prevenzione con un piano di risposta e ripristino, per creare una postura di cybersecurity più sostenibile ed efficace”.
La maggior parte delle organizzazioni basa la propria visione su standard internazionali, come il National Institute of Standards and Technology (NIST) Cybersecurity Framework (CSF) o ISO 27001. Ma non basta: occorre anche incorporate i fattori aziendali, tecnologici e ambientali specifici di ciascuna organizzazione.
Fondamentale è poi la formazione e il coinvolgimento di tutta la popolazione aziendale. Nessuna tecnologia è efficace se le persone compiono azioni pericolose o cadono nei numerosi tranelli degli attaccanti. Serve organizzare programmi di formazione con regolarità per i dipendenti con l’obiettivo di ridurre le vulnerabilità dovute agli errori umani.
Va anche considerato che i confini dell’IT sono sempre più liquidi. Entro il 2027, prevede Gartner, il 75% dei dipendenti acquisirà, modificherà o creerà tecnologia al di fuori della visibilità dell’IT, rispetto al 41% del 2022.
Rischi in aumento con l’IA Generativa
L’Intelligenza Artificiale Generativa sta trasformando anche la Cybersecurity. Da una parte, comporta nuovi rischi, dall’altra mette a disposizione strumenti più evoluti. Gli attacker sfruttano l’IA per rendere più sofisticati i loro attacchi: può essere utilizzata per creare attacchi di phishing più convincenti, automatizzare la scoperta delle vulnerabilità e per generare codice maligno.
Come evidenzia lo studio Europe Threat Landscape 2024-2025 di Check Point, negli ultimi mesi è incrementato il phishing, che grazie all’Intelligenza Artificiale Generativa permette di creare truffe più personalizzate e convincenti, rendendo obsoleti i metodi di rilevamento tradizionali. Analogamente, gli attacchi ransomware (che richiedono il pagamento di un riscatto) a doppia e tripla estorsione stanno prendendo sempre più di mira i settori sensibili, tra cui finanza, sanità e IT, con malware abilitati dall’Intelligenza Artificiale che aggirano le difese avanzate.
Soluzioni di sicurezza informatica: quali sono
Una volta definita una solida strategia e i livelli di rischio, la cybersecurity richiede un approccio multilivello che combina diverse soluzioni di sicurezza informatica e pratiche organizzative, con una continua attenzione ai nuovi rischi emergenti. È importante mantenere una visione a lungo termine e aggiornare regolarmente le difese per contrastare le minacce in continua evoluzione.
Le funzionalità offerte da hardware e software di cybersecurity sono molteplici e possono riguardare la gestione degli end-point, la creazione di white list e black list e la gestione degli incidenti. Molte soluzioni di sicurezza ormai forniscono anche possibilità di protezione da attacchi portati attraverso reti Wi-Fi ed i più avanzati possono anche includere simulazioni di phishing per far sì che i dipendenti siano allenati a riconoscere questo tipo di attacco.
Inoltre, alcune soluzioni possono essere dedicate a una sola funzione, mentre altre integrano più funzionalità all’interno della stessa piattaforma.
Capterra recensisce 172 software analizzando per ciascuno la presenza di una serie di funzionalità, che possono essere utilizzate come check list per la scelta delle soluzioni.
Vediamole nel dettaglio.
- Analisi del rischio: ovvero software che aiutano a identificare e valutare i possibili rischi (GRC, Governance, Risk and Compliance);
- Gestione degli endpoint: strumenti avanzati per rilevare e rispondere a minacce sui dispositivi (PC, smartphone, tablet, etc.);
- Antivirus: software che rileva, previene e rimuove virus, malware e altre minacce informatiche;
- Sicurezza dei dati: questo è un ambito molto vasto, che comprende le soluzioni Data Loss Prevention (DLP) che impediscono la perdita o la divulgazione non autorizzata di dati sensibili;
- Firewall: uno degli strumenti di base per la protezione della rete: monitora e controlla il traffico in entrata e in uscita sulla base di regole di sicurezza predefinite. I Firewall fanno parte dei sistemi perimetrali insieme a quelli di prevenzione delle intrusioni (IPS), che monitorano il traffico di rete per rilevare e prevenire attività dannose;
- Elenco elementi consentiti/non consentiti: funzionalità che permette di definire e controllare ciò che è permesso e ciò che non lo è all’interno di un ambiente informatico, in particolare in relazione ad accessi, applicazioni, dispositivi, e comportamenti all’interno di una rete aziendale o di un sistema. Rientrano qui i sistemi Identity and Access Management (IAM), che gestiscono e controllano gli accessi degli utenti alle risorse aziendali, basandosi su ruoli e privilegi;
- Monitoraggio in tempo reale: i sistemi SIEM (Security Information and Event Management) raccolgono, analizzano e correlano i dati di log e gli eventi di sicurezza provenienti da diverse fonti (come firewall, server, e applicazioni), aiutando a identificare minacce in tempo reale. Queste attività vengono effettuate nei SOC (Security Operations Center), i centri di monitoraggio centralizzato, interni o forniti come servizio da società specializzate, che osservano H24 la rete e rispondono tempestivamente a incidenti di sicurezza;
- Quadro della attività (o Dashboard);
- Avvisi/Notifiche;
- Scansione delle vulnerabilità: sistemi per la sicurezza del codice sorgente, come Static Application Security Testing (SAST) e Dynamic Application Security Testing (DAST) esaminano il codice per vulnerabilità prima e durante l’esecuzione. Rientrano in questa categoria anche i penetration testing, strumenti per simulare attacchi e scoprire vulnerabilità nelle applicazioni.