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Snam, le sfide per l’information security nelle utility

In un mondo di oggetti sempre più intelligenti e connessi, smart meter in testa, urge una revisione delle strategie di protezione. Tecnologie e software rimangono importanti ma lo è anche la formazione del personale. I big data entrano prepotentemente in gioco perché la sfida vera è nella capacità di saper prevenire gli eventi, spiega Massimo Cottafavi, Responsabile Information Security e Business Continuity di Snam

Pubblicato il 04 Apr 2016

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Massimo Cottafavi, Responsabile Information Security e Business Continuity di Snam, ci spiega come il colosso delle utility affronta le sfide che sicurezza IT, gestione della privacy e continuità operativa impongono alla sua azienda. La complessità dei nuovi universi degli oggetti iperconnessi impone una revisione completa dell’approccio alla cyber security e la formazione del personale è fondamentale. E nel futuro di Snam ci sarà sempre più spazio per la cyber intelligence preventiva, quindi grande attenzione agli strumenti e alle relazioni utili ad anticipare le minacce che ancora non si sono concretizzate.

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