Cavalli, Diesel, Ferré, Galliano, Roccobarocco, Mila Schon, Valentino. E ancora Byblos, Karl Lagerfeld, Fiorucci, Scervino, Love by Moschino. Sono solo alcuni dei marchi del fashion nel catalogo di Sigma Gi, insieme a molti altri distribuiti a più di 3000 stock house, negozi e outlet internazionali in 85 Paesi in tutto il mondo. Il nome Sigma Gi non è molto conosciuto, ma si tratta di uno dei principali distributori del settore moda, tra i primi cinque “top quality fashion stocks” in Europa.
La sua qualità di servizio è associata ovviamente a una logistica ad alta efficienza, con una gestione di ordini e spedizioni basata su una superficie operativa di 10.000 mq e magazzini completamente automatizzati, da cui Sigma Gi è capace di movimentare ogni anno un milione di articoli di abbigliamento maschile e femminile, accessori e pelletteria.
In occasione di una revisione completa dei processi logistici, l’azienda ha adottato le tecnologie Rfid. Sigma Gi investe costantemente in ricerca e sviluppo per valorizzare i marchi distribuiti nel rispetto e nella coerenza della loro immagine. Più di quaranta esperti, ad esempio, selezionano e accompagnano ogni articolo dal suo ingresso in azienda fino alla sua destinazione finale. Prima della revisione logistica, tutto veniva gestito manualmente, ma comunque anche ora l’automazione completa del magazzino rimane associata a un processo di lavorazione manuale dei capi attento e sistematico: fino all’arrivo in negozio, ogni articolo viene controllato, stirato, etichettato, imbustato e trattato con grande accuratezza.
L’automazione di magazzino è stata progettata in chiave Rfid per ingegnerizzare i processi alzare ulteriormente i livelli di velocità ed efficienza. La tracciabilità di ogni capo tramite particolari etichette Rfid senza pvc, prodotte dall’italiana Smart Res, consente di azzerare gli errori nella fase di picking e confezionamento rispetto all’ordine, ma anche di rendere più rapido il processo di evasione, con un meccanismo di spedizione controllato al dettaglio.
«Abbiamo scelto di integrare l’identificazione a radiofrequenza nell’automazione di magazzino per diversi motivi – spiega Leo Giovacchini, CEO di Sigma Gi -. L’obiettivo era snellire i processi di movimentazione verso i clienti finali e i negozi di qualità, ma anche eliminare ogni operazione manuale per le uscite dal magazzino e la fatturazione della merce destinata ai clienti e ai nostri negozi. I tag Rfid associati ai capi garantiscono precisione e velocità automatizzate in uscita, integrando il processo logistico alla fatturazione della merce. Grazie all’automazione Rfid abbiamo alzato il livello di controllo, mantenendo la flessibilità e velocità tipica dello stockista, per avere un’immediata supervisione delle eventuali rimanenze. La tecnologia ci consente di avere sempre una situazione reale e aggiornata della disponibilità dei prodotti che abbiamo in stock».
In dettaglio, nel magazzino centrale sono stati posizionati due varchi: uno per la vendita indiretta e uno per quella diretta. Il sistema di warehouse management utilizzato è Mexal, integrato a un middleware “custom” fornito da Smart Res. Grazie alla tracciabilità Rfid, Sigma Gi in ogni momento può fornire al cliente l’immediata ed effettiva disponibilità dei prodotti, ma anche avere maggior controllo sui prezzi dei singoli capi stoccati.
«Grazie all’automazione di magazzino Rfid – conclude Giovacchini – abbiamo finalmente una gestione reale e sempre aggiornata sui costi effettivi dei prodotti singoli, il prezzo di vendita e il relativo margine, il che ci consente la possibilità di gestire costi e vendite reali, azzerando i margini di errore e incrementando la nostra qualità di servizio sia a livello interno che a livello di customer care». La prossima fase del progetto, a questo punto, sarà l’estensione della tecnologia Rfid negli outlet di proprietà di Sigma Gi, dove, invece dei varchi, saranno utilizzati dei palmari affidati agli operatori.