«In Hp Networking crediamo che il Software-Defined Networking sia la più importante innovazione nel mondo del networking dopo il protocollo Ethernet e una grande opportunità per i nostri clienti». Lo afferma Massimo Palermo, Country Manager HP Networking Italy, al quale abbiamo chiesto di spiegare i vantaggi di questo nuovo modo di concepire le reti aziendali.
Perché oggi è necessario ripensare l’architettura delle reti locali?
La necessità di rispondere rapidamente alle mutevoli condizioni del business sta provocando un’enorme domanda di banda, creando una pressione sul network mai riscontrata prima. Le architetture di rete convenzionali non sono più adeguate, perché non sono in grado di adattarsi dinamicamente ai cambiamenti di traffico, delle applicazioni e della domanda degli utenti.
Pensiamo all’esplosione dei Big Data, alla tendenza a fruire dei contenuti in mobilità e soprattutto all’avvento dei servizi Cloud e dell’IT-as-a-Service. Un Infrastructure-as-a-Service ad esempio crea parecchi problemi alla rete se è non adeguatamente progettata e dimensionata. Secondo recenti previsioni di Gartner, entro il 2015 circa il 50% dei progetti cloud avrà problemi di performance dovuti alle limitazioni della rete.
È per rispondere a queste nuove richieste che l’industria ha creato l’architettura Software-Defined Networking (SDN) e sta sviluppando gli standard ad essa associati.
Quali sono gli aspetti più rilevanti del nuovo paradigma?
Gli utenti, in base alle esigenze delle applicazioni, possono definire funzionalità e flussi di traffico e decidere come questi devono essere riconosciuti e gestiti dalla rete. Per realizzare gli obiettivi di allineamento al business, le applicazioni devono poter “parlare” in qualche modo con gli switch, devono poter addirittura “programmarli”, riservando ad esempio le risorse adeguate per il tempo necessario a eseguire task particolarmente critici dal punto di vista del business.
SDN promette quindi di trasformare i network tradizionali in piattaforme flessibili e intelligenti, in grado di allocare le risorse dinamicamente e quindi creare rapidamente servizi on demand.
Tutto questo si traduce in minori opex e capex ma soprattutto in una migliore esperienza per l’utente.
Questa convinzione è confermata dalle previsioni di crescita che secondo IDC porteranno il valore del mercato SDN dai 200 milioni di dollari del 2013 ai 2 miliardi nel 2016. HP sta contribuendo in maniera significativa e con grosso anticipo rispetto agli altri competitor, offrendo una soluzione end to end completa, che va dal Data Center al Campus ed al branch office.
Qual è in definitiva l’impatto sul business di questo nuovo approccio?
Grazie ad SDN ora la rete permette di parlare lo stesso linguaggio e di seguire la logica e le esigenze del business in modo dinamico. Una rete più flessibile ed agile rappresenta un differenziante competitivo forte in quanto permette di preoccuparsi meno dell’hardware e di focalizzarsi sui servizi e sullo sviluppo di applicazioni. Allo stesso tempo permette di liberare risorse critiche – umane, finanziarie, organizzative – da destinare all’innovazione. La nostra mission è quella di aiutare i clienti ad accelerare la creazione di servizi di nuova generazione eliminando la complessità, mettendoli in condizione di costruire una rete semplice, programmabile e scalabile che sia allineata alle esigenze delle applicazioni di business che stanno sempre più dettando il passo della trasformazione dell’ICT.
A che punto è il percorso di adozione in italia?
Sulla base della nostra esperienza quotidiana purtroppo riscontriamo che il livello di adozione in Italia è ancora inferiore rispetto ad altri paesi.
Essendo lo sviluppo iniziale di SDN basato principalmente intorno alla virtualizzazione, gli early adopter e quindi i principali beneficiari sono sicuramente i cloud provider su larga scala, i service provider e le aziende con significativi datacenter. Ma anche le aziende stanno muovendo i primi passi, in particolare in ambito bancario/finanziario e nella pubblica amministrazione, per cogliere i benefici in termini di sicurezza o di unified communication.
Qual è il punto di partenza proposto da HP?
Mettiamo a disposizione dei clienti servizi mirati sulla strategia SDN e organizziamo dei transformation experience workshops, che prevedono in primis una valutazione congiunta sull’impatto che il cambiamento può avere su persone, processi e tecnologie. In seguito, forniamo un network provisioning assessment, volto a verificare le reali capacità di provisioning del cliente e a capire i benefici in termini di business.
Riteniamo che l’adozione di SDN sia la costruzione di un viaggio, suggeriamo quindi ai nostri clienti di adottare un approccio a fasi che abbia come primi step la creazione di un Lab con il controller SDN & gli switches OpenfLow per poi proseguire con i test delle prime applicazioni SDN.. Presso i nostri demo center è possibile verificare questo approccio.
Cosa differenzia l’offerta di HP Networking sul mercato?
Riteniamo che anche nel caso della rete, come avvenuto per server e storage, saranno le applicazioni a fare di SDN una tecnologia ampiamente utilizzata. SDN però può portare reali benefici solo se sarà costruito su un sistema totalmente e realmente aperto.
Per questo motivo HP ha sviluppato, oltre al portafoglio di soluzioni SDN più completo del settore, il primo ecosistema SDN aperto di classe enterprise, che mette a disposizione delle aziende e dei partner un ambiente in cui allineare rapidamente la rete alle esigenze del business e delle applicazioni. Di recente abbiamo lanciato l’HP SDN Developer Kit (SDK) e HP SDN App Store, due soluzioni che favoriscono nuove opportunità di business per i partner e che offrono ai clienti un modo semplice per acquistare e distribuire i servizi di rete.
Inoltre, considerando le implicazioni in termini di persone e processi, HP ha lanciato anche un percorso formativo SDN Learning Journey e una SDN Certification, che faranno parte del programma HP ExpertOne. Open standard e interoperabilità multivendor hanno caratterizzato da sempre l’approccio di HP differenziandone la value proposition sul mercato. Grazie anche a questo approccio HP Networking sta guadagnando clienti: il business networking di HP è in crescita in un contesto economico e di mercato oggettivamente difficile.
Quali opportunità per i vostri partners emergono dal paradigma SDN?
HP SDN App Store realizza un marketplace aperto in cui i partner dell’ecosistema possono vendere le proprie applicazioni SDN ai clienti che le possono implementare nella loro rete in pochi clic. Per i partner ciò costituisce quindi una ricca opportunità di innovazione e differenziazione per migliorare il loro conto economico, per fidelizzare ulteriormente i propri clienti ed attrarne di nuovi.