Unified Communication

Risparmi per 2,9 miliardi nella PA italiana con le tecnologie di collaboration

È la stima di uno studio Microsoft-Netics che valuta l’impatto potenziale dell’adozione diffusa delle soluzioni di comunicazione digitale unificata, dati confermati da casi reali come quello della Asl di Napoli. Ma la politica sembra sorda alle opportunità offerte dall’innovazione

Pubblicato il 29 Apr 2013

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Si moltiplicano gli studi che confermano come la via dell’innovazione digitale potrebbe condurre rapidamente al sempre più necessario taglio dei costi nella Pubblica Amministrazione, migliorando al contempo il livello dei servizi e portando una benefica aria di rinnovamento nell’apparato burocratico.

Un’analisi realizzata da Microsoft e Netics stima che la diffusione delle tecnologie di comunicazione integrata e collaborazione (presenza, messaggistica, audio/video/web conferencing) negli Enti Pubblici in Italia potrebbe generare risparmi pari a circa 1.380 euro/anno per dipendente, con un valore assoluto complessivo a livello di Sistema Paese superiore ai 2,9 miliardi di euro/anno.

Rita Tenan, Direttore della Divisione Public Sector di Microsoft Italia

Il documento considera la spesa TLC della PA e quella spesa riconducibile a riunioni e trasferte dei dipendenti pubblici, e prevede l’introduzione di soluzioni di comunicazione digitale unificata, che consentono di agire su tre fronti: ottimizzando l’infrastruttura di telecomunicazione, riducendo gli spostamenti per meeting e migliorando la produttività dei dipendenti pubblici, il tutto con un beneficio in termini di efficienza dei processi interni e di maggiore efficacia del servizio al cittadino.

«In questo periodo di austerity, la digitalizzazione della PA è una priorità non più procrastinabile nel Paese – ha sottolineato Rita Tenan, Direttore della Divisione Public Sector di Microsoft Italia – e l’adozione di soluzioni di comunicazione digitale unificata fa la differenza in questo senso, poiché consente in tempi brevi di ridurre i costi di funzionamento dell’apparato burocratico, di migliorare la collaborazione e le performance dei dipendenti e di semplificare le relazioni con cittadini e imprese».

Microsoft, ha ricordato la manager, è impegnata a supportare la PA attraverso progetti d’innovazione sostenibile a elevato ROI ed altrettanto elevato impatto nel breve termine, nell’ottica di una maggiore qualità della spesa pubblica.

Il White Paper è corredato da alcuni casi concreti che testimoniano i vantaggi resi possibili dall’adozione da parte di enti pubblici della soluzione di comunicazione digitale unificata Microsoft Lync. Fra questi, il Ministero degli Esteri e l’ASL Napoli 2 Nord, azienda che eroga servizi sanitari a oltre 1.350.000 cittadini e conta 3.500 dipendenti. L’Ente ha dato avvio a un progetto di Unified Communication scegliendo di adottare Microsoft Exchange e Lync, con ottimi risultati. L’ASL risparmierà circa 858 mila Euro all’anno, come stimato da uno studio di NetConsulting, e l’investimento iniziale verrà recuperato in circa 12 mesi.

I risparmi ottenibili nella PA italiana

Nello specifico, il risparmio complessivo sulle spese telematiche consta di più componenti, ovvero un risparmio del 41% sulla bolletta telefonica degli enti, un risparmio del 27% sulle spese riferite alle reti di trasmissione dati e un risparmio del 50% sulle spese di ammortamento e gestione degli apparati TLC. Il risparmio complessivo ottenibile è pari a circa 947 milioni di Euro all’anno.

Assumendo un obiettivo intermedio di sostituzione del 50% delle riunioni extraurbane con videoconferenze e del 66% delle micro-riunioni con audio/video conferenze, la stima di risparmio relativo alle spese per spostamenti ammonta a circa il 61% annuo, riferito sia alle spese di viaggio e soggiorno, sia al recupero di ore lavorative impiegate in spostamenti: il risparmio è di circa 854 milioni di Euro all’anno.

Dal momento che gli spostamenti per riunioni implicano anche un costo indiretto relativo al tempo sottratto per il viaggio alla produttività ordinaria, le soluzioni di comunicazione digitale unificata abilitano significativi risparmi legati al recupero di produttività, dimensionato sulla base dell’1% sul totale del costo del lavoro dei dipendenti pubblici addetti a lavori d’ufficio, che Netics stima pari a circa 1.1 miliardo di Euro/anno.

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