«L’era digitale ha cambiato la vita delle persone. I consumatori maturano su web l’80% delle loro decisioni d’acquisto, anche quando poi comprano nel tradizionale punto vendita. Con l’Internet delle cose stanno cambiando anche i prodotti, diventando intelligenti e connessi, con nuove opportunità e rischi».
Così Domenico Solano, Direttore Sistemi Informativi del Gruppo Philips per il Sud Europa, spiega le sfide che un produttore di beni di consumo si trova oggi a dover affrontare. «Non c’è solo la necessità di cambiare modello di business, ma occorre creare i supporti per la realizzazione di questo nuovo mondo – precisa il manager -. Per Philips questo significa passare da un’organizzazione per prodotti a una per processi, più vicina ai clienti e ai mercati».
Contesto in cui l’IT gioca un ruolo importante come abilitatore della trasformazione, «offrendo disponibilità 24×7 e informazioni aggiornate, in tempo reale, a vantaggio di chi deve prendere decisioni».
Philips ha avviato la revisione dei SI due anni fa ed è oggi nella fase esecutiva che proseguirà per tutto il 2013 con le implementazioni organizzativa e architetturale. «Stiamo sviluppando le nostre competenze nell’area del demand management e del portfolio management – continua Solano -. Non avremo certamente più bisogno di programmatori interni, ma ci serviranno degli architetti, a contatto con le business unit dell’azienda». Dai SI di Philips dipende un Gruppo enorme, presente in 100 Paesi con 100 mila dipendenti. «Per questo la trasformazione non si fa in un week-end ma ci impegnerà per qualche anno.
L’ambizione è cambiare il DNA dell’azienda assieme all’architettura dei suoi sistemi. Un compito che richiede di anticipare il futuro, scenari tecnologici, architetturali di business e competitivi dei prossimi 2-3 anni. Tutti saranno toccati dal cambiamento e chiamati a dare il proprio contributo», conclude Solano.