transazioni commerciali, finanziarie e amministrative, percorsi
di navigazione su Web, email, testi e ipertesti, ecc., tuttavia
non sempre si mostrano capaci di valorizzare il
patrimonio di conoscenza che i dati celano al proprio
interno.
I sistemi di Business Intelligence si propongono di esplorare i
dati per ricavare informazioni e conoscenze utilizzabili nei
processi decisionali, mediante logiche di estrazione flessibili,
metodologie di analisi e modelli matematici di predizione e di
ottimizzazione.
L’Osservatorio ICT & PMI della School of Management del
Politecnico di Milano classifica le principali funzionalità dei
sistemi di Business Intelligence.
– Gli strumenti di query e reporting permettono
di accedere in modo flessibile e tempestivo ai dati contenuti nei
database preposti alle analisi (Data Warehouse e Data Mart) per
rispondere a richieste ad hoc. L’accesso ai dati può
avvenire secondo criteri di estrazione espressi nella
terminologia di business familiare agli utenti, senza dover
impiegare linguaggi specifici per l’interrogazione dei
database.
– I cubi multidimensionali e le analisi OLAP
(On-Line Analytical Processing) permettono di navigare
sottoinsiemi intercorrelati effettuando aggregazioni e
consolidamenti dei valori numerici rispetto alle dimensioni di
analisi.
– I Dashboard (e la loro variante rivolta in
prevalenza al top management, denominata
Scorecard) si propongono di offrire, in modo
grafico e sintetico, informazioni relative alle prestazioni di
un’impresa o di una sua funzione. I cruscotti possono
contenere anche meccanismi di alerting, allo scopo di avvertire
il management del superamento di valori di soglia assegnati per
alcuni indicatori di prestazione.
– I metodi estrapolativi di forecasting si
propongono di cogliere tendenza e stagionalità di serie storiche
di valori, come ad esempio le vendite di un prodotto, per
prevedere le loro evoluzioni future.
– I metodi predittivi, come la regressione e la
classificazione, cercano di cogliere le relazioni tra alcune
variabili esplicative e una variabile target, al fine di predirne
il valore futuro e di comprendere la natura del legame
sottostante.
– I modelli di ottimizzazione permettono di
identificare la decisione migliore tra un insieme molto ampio di
azioni alternative. In numerose applicazioni, che riguardano la
pianificazione logistica e produttiva, l’analisi
finanziaria, la formazione dei turni del personale, la
pianificazione di marketing, la determinazione dei prezzi di
servizi e prodotti, l’ottimizzazione viene utilizzata per
allocare con la massima efficacia un insieme di risorse limitate
tra diverse attività.
I sistemi di Business Intelligence vengono utilizzati in diversi
ambiti che riguardano la maggior parte delle funzioni aziendali.
Tra gli impieghi più frequenti ricordiamo:
– analisi delle prestazioni complessive
dell’impresa; si tratta di applicazioni,
tipicamente utilizzate dal top management, che consentono di
monitorare le principali performance (misurate attraverso
opportuni “indicatori chiave”, definititi anche Key
Performance Indicator o KPI), a livello di impresa nel suo
complesso e a livello di singole business unit o funzioni
aziendali;
– analisi commerciali; tali applicazioni
consentono di analizzare i dati relativi ai clienti, alle vendite
e al marketing. L’obiettivo è quello di supportare la
definizione delle campagne promozionali e, più in generale,
l’attività di marketing dell’impresa, con la
possibilità di monitorarne i risultati nel tempo;
– analisi finanziarie; si tratta di applicazioni
che consentono di controllare i principali flussi finanziari
dell’impresa (ad esempio, flussi di cassa in ingresso,
crediti commerciali, flussi di cassa in uscita e debiti
commerciali, ecc.) cercando di individuare ed evidenziare
eventuali problematiche e criticità;
– analisi sulle risorse umane; tali applicazioni
consentono di avere una visione completa del personale,
comprendente costi e prestazioni, a livello di ogni singola area
dell’organizzazione;
– analisi dei fornitori; si tratta di
applicazioni che consentono di analizzare i dati relativi alla
catena di fornitura (acquisti e logistica in ingresso),
misurandone le principali prestazioni (numero di fornitori,
costi, tempi di fornitura, ecc.).
I principali benefici derivanti
dall’utilizzo di applicazioni di Business Intelligence sono
relativi essenzialmente a un migliore supporto decisionale,
grazie alla maggiore disponibilità di informazioni e di dati, a
un accesso più tempestivo (che si traduce, in genere, in una
maggiore qualità/tempestività delle decisioni) e a un controllo
più efficace sull’esito di specifiche decisioni, con la
possibilità di attivare un processo di apprendimento.