Nuove competenze

RES Academy lega università e mondo IT: «Cominciamo dove finisce l’incubatore»

RES, specialista in software e consulenza, collabora con gli atenei di Bergamo e Pavia per formare i “data scientist” di domani. Nei prossimi due anni investirà 1,2 milioni di euro per finanziare borse di studio e sostenere startup specializzate in gestione dei big data e risk management

Pubblicato il 28 Ott 2015

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Da sinistra: Paolo Giudici, Ordinario di Financial Risk Management e Statistica presso l'Università di Pavia; Tommaso Minola, Professore Aggregato presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bergamo e Mario Bonelli, Presidente di RES (Research For Enterprise Systems)

Non un incubatore, non un fondo di investimento. La RES Academy, fortemente voluta dal Presidente di RES (Research For Enterprise Systems), Mario Bonelli, è un modello imprenditoriale nuovo, ibrido, che coniuga ricerca universitaria e imprenditoria giovanile. RES è una società italiana fondata nel 1987, che offre software e servizi di consulenza per l’ottimizzazione dei sistemi informativi complessi delle grandi aziende, con particolare attenzione al mondo assicurativo e bancario.

La sua RES Suite comprende oltre 20 prodotti, tutti complementari e basati su un repository centrale, che sfrutta livelli di conoscenza molto approfonditi del sistema informativo per automatizzare la gestione di alcuni ambiti particolarmente critici dell’IT, come il change e l’application management o la gestione della qualità dei dati.

Una nicchia di mercato, certo, nella quale però la società vanta contratti con l’80% delle realtà bancarie italiane. In un periodo non proprio favorevole del mercato ICT, RES è stata in grado di crescere di oltre il 20% anno su anno, sia in termini di ricavi che di utile netto. «Questo ci garantisce – spiega Bonelli – la disponibilità di liquidità che possiamo investire in progetti particolarmente innovativi, come la RES Academy».

Il progetto in pillole

RES Academy è un’iniziativa che collega concretamente il mondo della ricerca universitaria (in ambito statistico e matematico) con l’universo dell’IT. Nata in collaborazione con le Università di Bergamo e Pavia, «parte dalla presa di coscienza del fatto che il mercato, specie il mondo Finance, richiede strumenti e tecnologie che consentano di fare previsioni strategiche sempre più precise e puntuali», sottolinea Rino Adamo, Amministratore Delegato di RES -. I tool di gestione dei big data aiutano, certo, ma c’è bisogno di migliorare il grado di accuratezza delle previsioni, soprattutto in virtù del fatto che buona parte dei dati non strutturati è difficilmente interpretabile»

L’iniziativa si concretizza da un lato in accordi stipulati con le università e gli incubatori tecnologici, dall’altro attraverso la capitalizzazione delle startup particolarmente innovative da parte di RES.

«Noi forniamo direttamente o aiutiamo a trovare i finanziamenti necessari – precisa Bonelli – oltre a garantire il supporto legale, commerciale, di marketing e tutto quanto possa far sì che chi ha delle idee innovative possa concentrarsi solo su quelle. La governance in termini di business rimane alla startup, ovviamente entro i confini di strategie condivise. Noi chiediamo, però, di entrare nel capitale come socio di maggioranza. I ricercatori e gli startupper lavoreranno a fianco dei nostri team di lavoro. L’idea è di arrivare a creare una vera e propria rete di imprese con RES come capofila».

«Non ci sostituiamo agli incubatori – precisa Tommaso Minola, Professore Aggregato presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bergamo –. In realtà interveniamo per evitare che, come è successo spesso in passato, molte startup, finito il supporto dell’incubatore, entrino in un limbo dal quale difficilmente riescono a uscire. Ecco perché individuiamo i soggetti più meritevoli e RES finanzia le loro borse di studio».

Secondo le proiezioni fatte, l’iniziativa dovrebbe entrare a regime nel 2017 con una decina di startup e altrettante borse di studio finanziate. Finanziamenti cospicui quelli che si appresta a fare la società, perché circa 1,2 milioni di euro nei prossimi due anni verranno dirottati sulla RES Academy.

Lo scouting sui progetti in embrione permette di ottenere vantaggi per tutti. Per RES, che ha la possibilità di diversificare il proprio business e, nel caso, di avere accesso a nuovi software e tecnologie, e per i borsisti, che avranno la capacità di misurarsi con l’ambiente competitivo e, se meritevoli, avviare una startup con la garanzia di avere accanto un partner che ha la “potenza di fuoco” necessaria a sostenerli anche in futuro.

Un dottorato di ricerca in collaborazione con l’Università di Bergamo è già partito e il professor Paolo Giudici, Ordinario di Financial Risk Management e Statistica dell’Università di Pavia, lavora su un’iniziativa finanziata da RES che ha l’obiettivo di instillare nei dottorandi competenze di matematica, ingegneria, statistica ed economia utili a creare quelle figure di “data scientist” molto ricercate in questo momento.

RES ha anche ottenuto i primi risultati concreti da questa operazione. Il team di sviluppo software della società ha collaborato con il Bigdatanalys Laboratory dell’Università di Pavia guidato dal Professor Giudici allo sviluppo di un software di gestione dei dati relativi ai rischi finanziari che dovrebbe essere integrato quanto prima nell’offerta della società.

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