acquisto rigido e restrittivo. È quanto emerge dall’ultimo
rapporto di Ricerca dell’Osservatorio ICT in
Sanità della School of Management del Politecnico di
Milano (www.osservatori.net),
presentato di recente. In passato l’Osservatorio aveva già
messo in luce come la lentezza e la complessità delle gare per
l’acquisto di Tecnologie dell’Informazione e della
Comunicazione (ICT) rappresentassero una barriera
all’innovazione per l’intero settore sanitario. La
Ricerca 2009-2010 ha approfondito tali aspetti mediante le
risposte fornite da 92 Chief Information Officer (CIO). Secondo
39 di questi il meccanismo di aggiudicazione non riesce a
valorizzare completamente la qualita' della
fornitura. Nonostante si cerchi di attribuire a questo
elemento un peso importante nei capitolati, la componente prezzo
finisce con il risultare sempre preponderante e a dettare le
scelte dei fornitori tecnologici della struttura sanitaria, quasi
indipendentemente dalle loro competenze.
Un secondo elemento critico, evidenziato da 36 CIO, riguarda le
difficoltà che si riscontrano nell’individuare
correttamente le voci di costo della gara. A gare
chiuse, infatti, emergono spesso costi nascosti difficili
da prevedere a priori, come i costi per
l’integrazione con gli altri applicativi ICT, ed esigenze
di adattamento e personalizzazione non sempre considerate nelle
fasi iniziali.
La ricerca fa emergere anche difficoltà nel delineare le
caratteristiche dei prodotti e/o dei servizi da inserire nella
valutazione tecnica e i relativi pesi. Gli uffici gare
spingono infatti il CIO a definire a priori tutti gli elementi
che saranno oggetto di valutazione, i pesi e le regole di
attribuzione dei punteggi. Alcuni elementi, come la qualità del
rapporto con il fornitore, non possono essere tradotti facilmente
in parametri quantitativi.
Presenti, ma relativamente meno rilevanti, infine, le criticità
legate al recupero delle informazioni necessarie alla
stesura dei capitolati d’acquisto, a un
processo valutativo poco strutturato ed
efficace, alla stesura dei capitolati da parte di attori con
scarsa conoscenza delle infrastrutture
tecnologiche già presenti e alla disomogeneità nella
composizione e nelle competenze della commissione di
gara.