Il private 5G è una rete mobile identica alla rete 5G public. A differenza di quest’ultima, tuttavia, fornisce al proprietario un accesso prioritario al suo spettro wireless. Il che gli garantisce livelli di copertura, velocità e sicurezza superiori rispetto a quelli offerti dalle altre tecnologie di rete.
Il 5G, private e public, oggi si pone come evoluzione delle reti 4G LTE, poiché offre latenza inferiore e velocità superiore nell’ordine di trasmissione dati fino a 10 Gbps. E lo fa estendendo la copertura anche in zone difficili da raggiungere. Questo è il motivo per cui la sua adozione sta suscitando grande interesse negli ambiti dello Smart Manufacturing e del settore energetico.
Le reti private 5G, in sostanza, possono connettere dispositivi e sensori appartenenti alla stessa fabbrica o al medesimo impianto. In tal modo risolvono i limiti dovuti da un lato alla connettività basata su Ethernet cablata, dall’altra al Wi-Fi tradizionale. Nel primo caso, il cablaggio non può garantire la mobilità, oltre a essere caratterizzato da costi elevati e tempi di implementazione lunghi. Nel secondo, le connessioni di comunicazione wireless classiche presentano elementi di instabilità e insicurezza che le rendono inadatte a eseguire operazioni aziendali critiche.
Il private 5G a supporto di differenti gamme di banda
Il fatto che il 5G private rappresenti un passaggio ulteriore a confronto del 4G LTE non significa che non lo si possa utilizzare insieme al suo “predecessore”. Negli stabilimenti, infatti, i dispositivi industriali presenti possono avere esigenze diverse. Alcuni, come quelli che sono collegati a tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale, generano un elevato volume di dati. Altri, invece, come ad esempio motori e pompe, operano a velocità di trasmissione più basse. Ne deriva che l’architettura delle reti private 5G deve essere in grado di supportare differenti gamme di banda. In pratica, un progetto di private 5G deve gestire frequenze radio che vanno da meno di 1 Ghz (banda bassa) a frequenze estremamente elevate (25+ Ghz).
Una cosa comunque è certa, come sottolinea IDC: “Poiché le imprese cercano di accelerare e portare a termine il loro percorso verso l’Industria 4.0 e la digitalizzazione, l’integrazione e l’implementazione efficace delle tecnologie avanzate di rete wireless privata LTE e 5G diventano fondamentali per integrare tutte le operazioni aziendali in modo continuo, privo di rischi, efficiente e sicuro”. La società di ricerca lo sostiene nell’analizzare la crescita della domanda di Wireless WAN (Wide Area Network) a paragone di quelle cablate. Una crescita confermata da alcune partnership che documentano questa tendenza.
Nokia e Kyndryl, una collaborazione per il manufacturing 4.0
Una di tali partnership è l’alleanza tra Nokia e Kyndryl. La collaborazione tra la nota multinazionale finlandese e lo spin-off di IBM, che è un fornitore globale di servizi di infrastruttura IT, non è di oggi. Nata nel febbraio 2022, ora è stata estesa per ulteriori 3 anni con l’accreditamento di Kyndryl in qualità di Nokia Digital Automation Cloud (NDAC). L’alleanza ha per oggetto l’ambito delle reti e dell’edge, con particolare riguardo alla proposta di servizi wireless privati 5G e LTE, nonché di tecnologie a supporto di Industry 4.0.
Da quando è stata avviata, ha permesso di generare più di 100 progetti in 24 Paesi, il 90% dei quali focalizzati proprio sul settore del manufacturing. Tra i vari progetti, si può citare la rete wireless privata con edge computing realizzata nell’impianto di lavorazione petrolchimica di Dow Chemical a Freeport, in Texas. La nuova connettività ha aumentato la sicurezza dei lavoratori, ha permesso la collaborazione audio e video a distanza, procedure smart in tempo reale, il monitoraggio del personale in loco e la telematica dei veicoli.
Un ulteriore tassello dell’alleanza Nokia e Kyndryl sarà la costituzione di un innovation lab per i partner a Raleigh, nella Carolina del Nord. Alle soluzioni progettate dal laboratorio, che servirà a sviluppare connettività wireless avanzata ed edge computing, parteciperà anche Palo Alto Networks, azienda di riferimento nel campo della cybersecurity.
Le soluzioni 5G di Vodafone Business per Solvay e Snam
La piattaforma Nokia è stata anche alla base della soluzione realizzata da Vodafone Business per lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria, di cui abbiamo scritto in precedenza. Anche in quel caso, è servita a connettere dispositivi e sensori della fabbrica superando i limiti della connettività cablata e del Wi-Fi tradizionale, oltre ad aprire la strada a svariati utilizzi legati all’Industrial IoT.
Più di recente, un altro esempio di partnership all’insegna della realizzazione di un’infrastruttura di rete privata 5G ibrida è quella che ha visto Vodafone Business firmare un accordo con Snam, principale operatore europeo nel trasporto, stoccaggio e rigassificazione di gas naturale. Integrata nella rete della nota telco e perciò disponibile su tutto il territorio nazionale coperto, si tratta della prima Mobile Private Network 5G ibrida nel settore energetico italiano.
L’infrastruttura, in particolare, fornirà copertura dedicata nei 23 impianti nazionali di Snam, permettendo di connettere contemporaneamente un numero elevato di dispositivi e di abilitare servizi e soluzioni innovative. Tra questi, ad esempio i misuratori di pressione, vibrazione e altri sensori in grado di raccogliere localmente grandi quantità di dati e di inviarli alla centrale. O, ancora, le telecamere e le applicazioni per la telediagnostica e il monitoraggio degli impianti. Senza dimenticare le soluzioni di realtà aumentata e di realtà virtuale. Si deve a entrambe il conseguimento del duplice scopo di formare i tecnici in sicurezza e di rendere possibile l’assistenza da remoto.
Articolo originariamente pubblicato il 28 Feb 2023