Piquadro – noto marchio italiano di pelletteria professionale e per il viaggio – ha dato il via a un progetto di evoluzione del Data Center in ottica Business Continuity.
Per un’azienda che vende i suoi prodotti in oltre 50 Paesi nel mondo, con un fatturato di 56,3 milioni di euro, con circa 693 dipendenti e quotata in borsa è fondamentale poter contare su una infrastruttura ad alte prestazioni ed elevata disponibilità in grado di garantire la continuità dei servizi. Ciò comporta la necessità di adozione di una piattaforma tecnologica moderna e adeguata alle nuove sfide.
Nel corso della sua storia, Piquadro aveva adottato una strategia di distribuzione dei servizi su macchine diverse in modo tale da garantire, in caso di indisponibilità di un server, il funzionamento degli applicativi non residenti su di esso al fine di circoscrivere il danno generato dal guasto hardware. «Il risultato era un Data Center composto da numerose macchine datate», afferma Paola Vivarelli, Responsabile Sistemi Informativi di Piquadro, «su alcune delle quali difficilmente si sarebbero potuti attivare ulteriori servizi di manutenzione». Si era quindi percepita l’esigenza di aumentare l’affidabilità e la sicurezza della infrastruttura IT, grazie alla ridondanza tipica dei progetti di virtualizzazione e business continuity, per garantire continuità di funzionamento all’azienda in caso di problemi sui server fisici. «Dal Data Center dipende tutto il funzionamento dell’azienda, non potevamo permetterci ad esempio un fermo del magazzino automatico o il blocco dell’applicativo gestionale», continua Vivarelli. Inoltre la vecchia infrastruttura IT aveva un forte impatto sui consumi a causa della generazione di calore difficilmente dissipabile.
Così a inizio 2012 è stato avviato il progetto supportato dal partener tecnologico Vem sistemi che ha messo in campo una soluzione per la completa virtualizzazione della sala server attraverso l’utilizzo di soluzioni Cisco, NetApp e VMware.
Parallelamente al progetto di virtualizzazione è stato realizzato un sito di business continuity con le stesse caratteristiche tecnologiche della sala server principale, dal momento che il fattore sicurezza al servizio della continuità operativa era stato un requisito di partenza del progetto. «Si tratta di un nodo distanziato in cui viene effettuato un allineamento quotidiano di tutte le principali macchine virtuali», aggiunge Vivarelli. Il sito di appoggio consentirà, in caso di fault della sala server principale, l’esecuzione delle macchine virtuali più importanti in grado di garantire il funzionamento dei servizi fondamentali per l’attività di Piquadro, a partire da gestionale, magazzino automatico, Sales Force Automation e software per la gestione retail.
La scelta di una architettura di Data Center virtualizzato ha consentito inoltre a Piquadro di ottimizzare gli spazi dedicati ai server, ha reso complessivamente l’azienda molto più serena e l’ha messa in grado di poter comunicare ai propri investitori che svolge il proprio lavoro con un livello di sicurezza IT adeguato. Inoltre il Data Center è stato pensato secondo i paradigmi del Green IT, che ha portato un notevole calo della temperatura nella sala macchina con conseguente riduzione del consumo energetico. Dotarsi di dispositivi di nuova generazione, pensati per supportare la aziende senza gravare sui costi di esercizio, costituisce un investimento intelligente e lungimirante per abbattere gli sprechi e i consumi.