Reportage

A MEEP 2022 Passepartout guarda al futuro, in continuità con la sua storia

Per espandere il target di potenziali clienti e fornire una risposta puntuale alle crescenti richieste delle PMI, sempre più in cerca di nuove soluzioni tecnologiche a supporto di Industria 4.0, la software house di San Marino ha acquisito IF Technology e Zerodo. Non manca l’attenzione all’integrazione di nuove funzionalità alle soluzioni già sviluppate e alla continuità generazionale, un momento delicato che va pianificato in modo strategico per assicurare la crescita e il successo sostenibile di un’azienda

Pubblicato il 29 Set 2022

Passepartout

Per Stefano Franceschini, Presidente di Passepartout, il 2022 è l’anno che sancisce i suoi cinquant’anni di esperienza nel mondo dell’informatica, come ha ricordato alla conferenza di apertura della convention annuale MEEP con i partner.

Una storia la sua che l’ha portato dall’essere un consulente IBM a entrare in società con due aziende che non operavano nel mondo IT, ma che si sono fidate della sua visione, sviluppando così il primo PGC (Programma di Gestione Contabile).

Fino ad arrivare a fondare la sua società che ha preso il nome dalla soluzione di punta Passpartout, appunto, che, come recitava una delle prime pubblicità ideate per promuovere il prodotto, “consentiva di aprire tante porte”.

«Nella mia lunga carriera ho visto cambiare il mondo dell’informatica e le richieste dei clienti. Da sempre ci affidiamo alla nostra rete di partner per portare le nostre soluzioni sul mercato. E non nascondo che con molti di loro lavoro da oltre 30 anni. Per noi il MEEP di quest’anno è l’occasione per analizzare le nuove tendenze ed esigenze, e tracciare la strada prevedendo, come da sempre facciamo, un passo per volta. Non è un caso, infatti, che la convention si chiami “Incontrarsi, per costruire insieme il futuro”. Il nostro obiettivo ultimo è comunque sempre lo stesso: “difendere” gli investimenti che fanno i clienti, garantendo lo sviluppo di nuove funzionalità che rispondono ai rinnovati bisogni».

Ascoltare, capire e concretizzare: è questo quello che ha fatto Franceschini sin dai primi test sulla “remotizzazione”, il famoso Cloud che ha preso piede diversi anni dopo, con un fine ultimo, quello di innovare e portare contenuti tecnologici alle aziende.

Acquisizioni, nuovi rilasci e uno sguardo al passaggio generazionale: la strategia di Passpartout

Una fitta di rete partner con cui lavorare (oggi hanno raggiunto quota 400) e la varietà dei clienti, che spaziano dalla produzione all’ingrosso e distribuzione, dall’edilizia ai trasporti e logistica, dall’healthcare all’horeca, sono due asset che contraddistinguono Passepartout e su cui continua a lavorare per potenziarli. La volontà di espandere il target dei possibili clienti ha portato così alle acquisizioni di IF Technology e Zerodo, con cui Passepartout sta fornendo una risposta puntuale alle crescenti richieste delle PMI, sempre più in cerca anche di nuove soluzioni tecnologiche a supporto della produzione e della logistica, soprattutto in ottica Industria 4.0. Sul palco Andrea Rosa, Direttore Commerciale di Passepartout, ha sottolineato che secondo uno studio Istat, le PMI italiane raggiungono un punteggio di intensità digitale del 61% contro una media Ue27 del 56%. Questo indicatore viene misurato su 5 principali ambiti – Cloud, ERP, eCommerce, IoT e Intelligenza Artificiale – su cui Passepartout lavora da diversi anni o per cui sono già avviati i piani di presidio.

In particolare, dopo l’acquisizione del know-how delle due aziende specializzate, Passepartout è in grado di offrire con Mexal soluzioni per la factory automation a elevata rapidità di adozione da parte dei clienti.

Secondo quanto riporta una nota dell’azienda, “l’obiettivo principale resta quello di far sperimentare a quante più realtà possibili, come la tecnologia gestionale applicata al controllo delle macchine connesse, riesca a rendere più efficienti i processi produttivi, aumentando al contempo la competitività dell’azienda. I fondi a disposizione per la digitalizzazione delle imprese italiane non mancano e il piano Transizione 4.0 si fonda proprio su una serie di tecnologie abilitanti, tra cui figurano i software in grado di comunicare con i più moderni macchinari impiegati nelle produzioni intelligente”.

Sempre Andrea Rosa ha mostrato le previsioni di Passpartout per il 2022, che si dovrebbe chiudere con una dato positivo, raggiungendo 32mila installazioni (erano 28.703 a inizio 2021), ripartite su 180mila utenti, e con un incremento complessivo del fatturato del 5%. E l’anno in corso vedrà anche il rilascio di diversi aggiornamenti delle soluzioni con cui l’azienda di San Marino è presente sul mercato.

Passepartout

Ma Passepartout sta facendo profonde riflessioni anche su un’altra dimensione: la continuità generazionale. A sottolinearlo è stato Mauro Franceschini che ha parlato delle aree su cui agire per preservare crescita e risultati, ispirate dallo Studio Ambrosetti European House.

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«Il passaggio generazionale nelle PMI familiari è un momento delicato superabile con la pianificazione – ha ribadito Franceschini -. Tutte le imprese che ci sono riuscite hanno attuato precise strategie e percorsi verso la crescita e un successo sostenibile, che ha permesso loro di stare sul mercato conseguendo buone performance nel lungo periodo».

In particolare, è fondamentale impostare al meglio la governance e i meccanismi per la continuità generazionale, esplicitando e condividendo tutte le principali “regole del gioco” del rapporto Famiglia – Impresa. E, nei gruppi familiari, è importante progettare il futuro quando l’azienda va bene e quando il fondatore svolge ancora il ruolo di perno e di guida, in modo che ci sia sempre il tempo per un adeguato rodaggio e per eventuali interventi correttivi successivi.

Passpartout si trova proprio in questa fase: «Siamo convinti che il percorso per realizzare le regole e progettare il futuro è importante quanto i contenuti e si tratta di una sfida culturale», ha concluso Franceschini.

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