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Pagamenti digitali innovativi in Italia: 18 miliardi di euro nel 2014

Gli italiani continuano ad amare il contante, ma crescono rapidamente le transazioni online e i pagamenti da Mobile: tramite smartphone, nel 2014 sono stati acquistati più di 3 milioni di biglietti, e pagati 2 milioni di servizi di car sharing e un milione di soste. La spinta decisiva a questo punto potrebbe arrivare da norme incentivanti ed educative verso esercenti e consumatori

Pubblicato il 04 Mag 2015

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Giovanni Miragliotta, School of Management Politecnico di Milano

Nel nostro Paese i numeri delle carte di pagamento in circolazione (97 milioni nel 2014, +4% rispetto al 2013) e dei PoS (oltre 1,65 milioni nel 2014) sono in linea con i riferimenti europei.

Eppure, i dati dei prelevamenti indicano che gli italiani continuano ad amare il contante: siamo infatti ancora ben lontani dai livelli di diffusione dei pagamenti elettronici nel resto d’Europa.

In questo quadro, è positivo osservare che la crescita dei pagamenti elettronici con carta è trainata dalla componente new Digital Payment – ossia eCommerce, ePayment, Mobile Commerce, Mobile Payment (Remote e Proximity), Mobile PoS e Contactless Payment -, rispetto ai pagamenti tradizionali in negozio. Un fenomeno che a sua volta è spinto dalla componente Mobile (payment e commerce), che è aumentata addirittura del 55% rispetto al 2013.

Complessivamente il mondo new Digital Payment, a fine 2014, ha raggiunto un valore di transato di circa 18 miliardi di euro (+20% rispetto al 2013), contro i 128 miliardi di euro (+1,6%) dei Digital Payment più tradizionali, quelli effettuati con carta in negozio.

Mobile, acquisti da remoto per oltre 2 Miliardi

L’eCommerce e l’ePayment sono cresciuti in doppia cifra, superando i 15 miliardi di euro nel 2014. L’eCommerce di prodotti, servizi e contenuti digitali nel 2014 è salito del 18%, con la quota parte di acquisti da Pc attraverso carte e wallet a 12,8 miliardi di euro, spinto dalla spesa in turismo e abbigliamento. Gli italiani che acquistano online sono ormai 16 milioni, il 14% in più rispetto al 2013.

L’ePayment nel 2014 vale quasi 2,5 miliardi di euro, in gran parte pagamenti di ricariche e bollette. Ci attendiamo per i prossimi anni una crescita più significativa, trainata anche dagli ePayment verso le Pubbliche amministrazioni, sulla spinta del Decreto Sviluppo bis che le obbliga a ricevere pagamenti con strumenti elettronici.

Il Mobile Remote Payment & Commerce invece è cresciuto del 55%, superando i 2 miliardi di euro nel 2014. Il Mobile Remote Payment & Commerce di contenuti digitali è incrementato del 20%, sorpassando i 760 milioni di euro, spinto dal mondo delle App, che rappresenta oltre il 38% di questo mercato. Mentre il Mobile Remote Commerce di beni e servizi addirittura raddoppia, da 610 milioni di euro a 1,2 miliardi, pari al 9% del totale transato via eCommerce (nel 2013 rappresentava il 4,5%).

Questa dinamica si spiega da un lato con il crescente numero di esercenti che iniziano a vendere anche tramite App o Mobile site (circa 110 esercenti tra i primi 200 nell’eCommerce offrono una soluzione di Mobile Commerce, erano 75 nel 2013). Dall’altro con il cambio evidente di atteggiamento degli utenti, che non vedono più il Mobile solo come un canale per gli acquisti time-based o in mobilità, ma sempre più come uno strumento comodo anche per gli acquisti tradizionali (44% del transato, rispetto al 38% del 2013).

Il Mobile Remote Payment di beni e servizi – in gran parte pagamento di biglietti di trasporto pubblico locale, parcheggi, ricariche telefoniche e bollettini – cresce e raggiunge i 160 milioni di euro. Le ricariche telefoniche rappresentano il 70% di questo mercato (+22%), mentre i servizi di trasporto (biglietti dei bus, pagamenti delle soste e car sharing) quadruplicano, anche se in valore assoluto rimangono ancora marginali. Nel 2014 sono stati acquistati più di 3 milioni di biglietti, pagati oltre 2 milioni di servizi di car sharing e pagate un milione di soste attraverso il telefono cellulare.

Si può fare di più, affiancando incentivi agli obblighi

Nel 2017 i pagamenti con carta potranno crescere fino a 176 miliardi di euro (CAGR 7%) grazie al contributo dei New Digital Payment (CAGR 40%), in particolare del Mobile Payment & Commerce (CAGR 70%). Se nei prossimi tre anni i pagamenti con carta crescessero allo stesso tasso del 2014 – 3,5% annuo – varrebbero 162 miliardi di euro nel 2017. Uno scenario più ottimistico è tuttavia ipotizzabile se il new Digital Payment è stimolato da un sistema di incentivi da parte del governo e da una proposizione commerciale più decisa lato offerta. Stimiamo in tale scenario una crescita del mondo new Digital Payment da 18 miliardi di euro nel 2014 a 49 miliardi nel 2017 (28% del totale dei Digital Payment), di cui circa un quarto provenienti dal Mobile Payment & Commerce, in forte aumento (70% annuo).

Mobile Remote Payment & Commerce, raddoppio entro tre anni

Molti studi nazionali e internazionali degli ultimi anni hanno dimostrato che un alto uso dei pagamenti elettronici è correlato alla capacità di sviluppo economico di un Paese, oltre agli effetti diretti di riduzione dei costi di gestione del contante (in Italia abbiamo stimato un costo di 9,4 miliardi di euro nel 2013) e di recupero dell’evasione fiscale (in Italia si stima un mancato gettito fiscale legato al contante di 40-50 miliardi di euro).

Eppure, nonostante la dimostrata rilevanza dei pagamenti elettronici, le azioni intraprese fino a oggi dal governo italiano per promuoverne la diffusione – limite dei 1.000 euro alle transazioni in contante, obbligo di accettazione di pagamenti elettronici per Pubbliche amministrazioni ed esercenti – hanno avuto poco successo. Riteniamo quindi che serva un cambio di strategia, che affianchi degli incentivi agli obblighi di legge: incentivi sia per i cittadini sia per gli esercenti e le PA, oltre a un piano di educazione che sensibilizzi tutti all’utilizzo dei pagamenti digitali.

Il ruolo cruciale dei Mobile POS

I new Digital Payment possono contribuire ad aumentare l’uso dei pagamenti elettronici in due modi: abituando gli italiani a “estrarre” la carta più di frequente anche per transazioni di piccolo importo (tramite Mobile Payment & Commerce e Contactless Payment) e consentendo a qualsiasi esercente di accettare pagamenti (tramite i Mobile PoS). Proprio i pagamenti via cellulare possono giocare un ruolo rilevante per “educare” i consumatori grazie alla pervasività degli smartphone (in tasca a oltre 25 milioni di italiani, a fine 2014).

Nel frattempo i Contactless Payment possono rappresentare una soluzione “ponte” verso il Mobile Proximity Payment. Nel 2017 prevediamo tra 30 e 36 milioni di carte contactless in circolazione (sono 12 milioni nel 2014) e tra 700.000 e 900.000 PoS contactless (sono 250.000 nel 2014) che arriveranno a intercettare tra 2,7 e 4,8 miliardi di euro l’anno in modalità senza contatto. Tale crescita dipenderà molto dall’azione di banche e circuiti nel promuovere la diffusione di carte e PoS contactless oltre che dall’investimento profuso nel completare il processo di educazione già avviato verso esercenti e consumatori. La diffusione dei Mobile PoS farà crescere nel 2017 il numero totale di PoS di un valore tra l’8% e il 15% (prendendo come riferimento i risultati ottenuti dal fenomeno all’estero).

Il decreto denominato “Obbligo PoS”, in vigore dal 30 giugno 2014, è stato un primissimo passo, ma l’adesione a questi servizi da parte degli esercenti dipenderà molto dalle prossime azioni del governo (il decreto attuale non prevede sanzioni per chi non possiede un PoS) e dalla competitività e attrattività dell’offerta verso l’esercente target (ambulanti, medici, liberi professionisti, etc.) che oggi non è dotato di classico PoS. In funzione dell’efficacia di queste e altre azioni, prevediamo che nel 2017 ci saranno tra 130.000 e 240.000 Mobile PoS attivi, che permetteranno di intercettare tra 1,3 e 3,6 miliardi di euro di transato aggiuntivo.

*Giovanni Miragliotta, School of Management Politecnico di Milano

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