Ict as a service

Ora Hitachi Systems CBT pensa in grande

La partnership apre la strada a un’integrazione d’offerta con prodotti specifici sia applicativi sia tecnologici, a knowledge e nuovi investimenti nel Cloud, nei security managed services e sulla piattaforma WebRainbow di EIM. Flavio Radice parla a tutto campo del futuro della società

Pubblicato il 17 Giu 2015

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In una fase di intenso sviluppo del mercato Cloud, in rapida espansione in Europa e anche in Italia, nel nostro Paese si è compiuta un’unione di forze strategica, nata dalla fusione delle competenze tecnologiche di due società attive da lungo tempo nella sfera di business dei servizi IT, ed entrambe determinate a ricavare i massimi benefici dalle opportunità d’innovazione generate dalla nuvola.

La sinergia è stata resa possibile dalla recentea cquisizione di CBT (Cosmic Blue Team), integratore di sistemidi primo piano nel panorama italiano, da parte della nipponica Hitachi Systems, colosso nell’area dei servizi IT a livello mondiale. In questa intervista, Flavio Radice, VicePresident, General Manager e COO di Hitachi SystemsCBT, approfondisce alcuni aspetti e ricadute strategiche sulle attività in Italia e in Europa che deriveranno da questa operazione.

La sintonia? È scaturita da un processo di avvicina mentonaturale. «Le due società, nonostante le differenze intermini di valore e numero di addetti, sono molto simili: entrambi ci occupiamo di gestire servizi IT all’interno delle aziende, dal punto di vista dell’outsourcing tecnologico, del Cloud, dell’Enterprise Information Management. Quindi c’è un’assoluta affinità elettiva».

La domanda che sorge spontanea è come cambierà la strategia tecnologica sul Cloud e, di conseguenza, come si articolerà, arricchirà e rafforzerà nei prossimi mesi, specialmente in Italia, l’offerta di servizi incentrati sulla nuvola di Hitachi Systems CBT, in seguito all’operazione di acquisizione da poco conclusa. «La strategia sul Cloud – risponde Radice – all’interno di CBT era già indirizzata da almeno tre anni. Attualmente, ciò che cambia è il perimetro: il perimetro finanziario e quello industriale. Per cui sul Cloud, che rappresenterà la parte importante della nostra offerta nei prossimi anni, ci focalizzeremo con la massima attenzione, attraverso soluzioni per nuvole private, pubbliche e ibride non solamente indirizzate al mercato italiano, ma a quello europeo. E per fare ciò andremo a stipulare alleanze in altri Paesi, dove stabiliremo accordi e collaborazioni con operatori di Data Center e player del settore». Aziende e nomi che al momento non è dato sapere: infatti, spiega Radice, sono ancora in fase di analisi.

Un’offerta di ’solution as-a-service’

Nel mondo Cloud, l’offerta spazia dalle soluzioni di tipo infrastrutturale, a quelle di piattaforma, a quelle di tipo applicativo (IasS, PaaS, SaaS), anche se il manager preferisce parlare, in maniera un po’ più ampia, di ’solutions as-a-service’, un concetto che definisce l’aggregato di queste tre componenti, e sottolinea che le soluzioni IT devono aiutare le aziende a concentrarsi sul loro business, disintermediando e semplificando tutte le complessità tecnologiche.

Quale sarà però, rispetto alla concorrenza, il principale elemento di differenziazione di queste soluzioni Cloud? «La grande capacità d’integrazione che siamo in grado di mettere sul piatto – risponde il manager -. Abbiamo oltre 1.200 certificazioni tecnologiche, quindi conosciamo bene tutti gli ambienti e sistemi operativi, le componenti di middleware, le soluzioni di security. Siamo in grado di realizzare Cloud non solamente pubblici o privati, ma anche in forma ibrida, integrando tecnologie diverse, già presenti in casa dei clienti, utilizzando una serie di componenti standard». Soprattutto il middleware è un puntodi forza particolare, che permette a Hitachi Systems CBT di considerare il proprio un Cloud d’elezione, per la flessibilità che possiede e per la capacità di poter essere ’tagliato su misura’, in funzione delle esigenze delle aziende di medie e grandi dimensioni.

«Abbiamo una business unit dedicata alla sicurezza – aggiunge il manager – e tali competenze le impieghiamo per sviluppare progetti», ma soprattutto per offrire servizi gestiti alle imprese, con un’ampia copertura sul mondo dell’IT Security e della compliance. In tema security, la forza dell’offerta Cloud fa leva anche sul fatto che i Data Center della società sono ubicati in Italia. «In questo modo ci auguriamo di sviluppare maggiore fiducia, in un mercato dove permane ancora una certa riluttanza, in alcune aziende, a esternalizzare le informazioni. Con questa soluzione puntiamo a garantire più copertura in ambito sicurezza». All’interno del Cloud, il valore aggiunto delle 1.200 certificazioni viene poi declinato a livello tecnologico nell’ambito della sicurezza IT, come in altri settori, dalla virtualizzazione alla gestione di database, mantenendo un approccio multi-vendor e multi-industry. «Altre due fondamenta importanti all’interno della nostra offerta Cloud sono la business continuity e il disaster recovery, che le organizzazioni non ’cloud-ready’ tendono a concepire come progetti a sé stanti».

Nuova potenza di fuoco

Ambiziosi sono anche i prossimi obiettivi tecnologici e commerciali. «Dal punto di vista commerciale, uno di questi è sicuramente poter sedere a tavoli di negoziazione più ampi di quelli che fino a ora sono stati concessi, e ciò in ragione delle dimensioni, sia finanziarie, sia industriali, che l’azienda ha attualmente raggiunto». E ciò inconcreto cosa significa? «Estendere la capacità di fare business con realtà di maggiori dimensioni. Penso, ad esempio, al mondo Finance e bancario: per questi soggetti prima CBT costituiva un player interessante, dal punto di vista delle coperture tecnologiche e funzionali che poteva fornire loro, ma sicuramente destava qualche perplessità sulle dimensioni, sul livello di capitalizzazione dell’azienda. Questo, ormai, è un problema superato, perché oggi Hitachi Systems CBT fa parte della terza multinazionale mondiale, tra le prime del settore, ed è in grado di mobilitare capacità economiche di gran lunga maggiori. Ora abbiamo i ’muscoli’ adatti a fronteggiare situazioni più complesse, articolate, in aziende dove si richiedono servizi particolarmente importanti».

E dal punto di vista tecnologico cosa accade? «Partirà a brevissimo, tra pochi giorni, un progetto di interscambio tecnologico con Hitachi Systems, in cui andremo a esplorare tutte le loro conoscenze e capacità. Un programma di ’merger integration’, il cui scopo è portare sul mercato italiano nuove soluzioni Cloud-based in altri ambiti, come possono essere quello ’lifecare’ e medicale, o la Internet of Things».

Un altro un obiettivo che Radice considera molto importante riguarda l’espansione internazionale della piattaforma EIM (Enterprise Information Management) proprietaria WebRainbow, mutuata da un’acquisizione del 2005 e sviluppata ulteriormente negli ultimi 7-8 anni. «Questa rappresenta un’evoluzione dei convenzionali strumenti di content e document management, e verrà offerta sia in modalità on-premise, sia erogata dall’interno dei nostri Data Center, quindi in modalità Cloud. WebRainbow costituisce una piattaforma sicuramente molto trasportabile a livello internazionale, è già readyto-use in varie lingue, e verrà localizzata in diversi Paesi, grazie alla collaborazione di partner con cui siamo già in una fase avanzata di discussione».

La copertura funzionale va appunto molto oltre la gestione di contenuti e documenti, perché alla base c’è un motore BPM (Business Process Management) in grado di gestire i workflow. «Questo BPM è molto evoluto, potente, e permette di controllare anche i social network, agendo in modalità ’push’ e ’pull’». Tutto ciò per arrivarea gestire e sfruttare in maniera sempre più efficace anchele informazioni esogene rispetto ai classici flussi di dati diun’organizzazione.

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