Green Economy

Obiettivi ESG, ecco come ridisegnare la sostenibilità dell’impresa nel post-Covid

Le tematiche ESG (sostenibilità ambientale, sociale e di governance) sono sempre più centrali per la reputazione e la performance di un’azienda: la pandemia di Covid-19 ha modificato in maniera sostanziale il modo in cui top management e CdA devono analizzare la sostenibilità aziendale attraverso la lente delle iniziative ESG. Alle aziende è richiesta una visione più espansiva degli elementi alla base del successo del business, che renda centrali gli interessi di tutte le parti (dipendenti, clienti, azionisti e comunità), secondo il concetto di “capitalismo degli stakeholder”

Pubblicato il 03 Nov 2021

Immagine di Elnur da Shutterstock

Le tematiche ESG sono anche cruciali nell’attrarre investimenti: gli investitori, infatti, danno crescente importanza al cambiamento climatico e ad altri aspetti ambientali, sociali e di corporate governance. Un focus particolare spetta alle tematiche di diversità, equità e inclusione (DE&I), che risiedono sotto la “S” dell’acronimo.

Altrettanto rilevante per le aziende è adottare una strategia definita e di ampio respiro che faccia leva sugli ESG per creare un legame duraturo e soddisfacente con uno degli stakeholder più importanti, i dipendenti.

ESG: le aziende dell’era digitale alla prova della sostenibilità

«Oggi più che mai, in piena trasformazione digitale e nello scenario post-pandemia, le persone si aspettano dalle aziende inclusione, vicinanza alle esigenze delle comunità, rispetto verso i loro dipendenti, impegno ambientale, investimenti etici», afferma Marco Valerio Morelli di Mercer, l’azienda che fornisce prodotti e servizi che aiutano le imprese a definire un efficace percorso di crescita sia in riferimento alla gestione dei talenti (Talent Strategy), sia al ricorso a un portafoglio di investimenti ESG tramite il business Wealth.

Con la digitalizzazione e il diffondersi delle conversazioni sul web e sui social l’ecosistema di portatori di interesse si è fortemente allargato e le aziende vengono definite anche per i loro impegni sociali, ambientali e di governance. L’impatto dei loro “comportamenti” si riversa sulle scelte di clienti e consumatori, nonché sulla capacità di attrarre e trattenere investimenti e talenti. Il recente Mercer Global Talent Trends, che individua i 4 macro trend della gestione del capitale umano, ha messo al primo posto la costruzione di un futuro sostenibile in un ecosistema in cui i dipendenti sono stakeholder sensibili alla trasparenza delle aziende e al sense of purpose della loro attività.

ESG multi-stakeholder e il dipendente come stakeholder centrale

I CEO e i CdA sono consapevoli del cambiamento in atto. Il 67% dei quasi 2000 amministratori intervistati a livello mondiale nel “Global Network of Director Institutes (GNDI) 2020-2021 Survey Report” da Marsh McLennan e Advantage dichiara che la pandemia solleciterà una maggiore attenzione del board ai criteri ESG e ai temi legati alla sostenibilità e allo stakeholder value. Il 39% afferma che rispondere alle sfide lanciate dal cosiddetto “Capitalismo degli stakeholder” è una delle tre azioni prioritarie necessarie per affrontare le conseguenze dell’emergenza sanitaria.

Lo studio Mercer “Global Talent Trends 2020-2021” mette in luce preoccupazioni simili a livello dell’organizzazione aziendale. Il 71% delle aziende europee (contro il 61% in Nord America e il 67% in Asia Pacifico) dichiara che i criteri ESG saranno al centro della loro azione nel 2021.

L’impatto delle attività ESG sul clima della forza lavoro è anche una fonte di vantaggio competitivo su un mercato dove i talenti rappresentano una risorsa sempre più scarsa, come emerso dallo studio Marsh McLennan Advantage. Le prestazioni ESG possono infatti aiutare le aziende a migliorare la soddisfazione (e la produttività) dei dipendenti e ad attirare nuovi talenti. Il vantaggio andrà aumentando con il crescere della percentuale di Millennials e Gen Z nella forza lavoro. Queste generazioni attribuiscono maggiore importanza alle problematiche ambientali e sociali rispetto ai loro predecessori e si aspettano un impegno concreto da parte dei datori di lavoro.

Sostenibilità ambientale: meno CO2, più investimenti

«C’è un altro fattore ancora da considerare nell’impegno delle organizzazioni sulla sostenibilità. Qui c’è davvero la possibilità per le imprese di fare la differenza agli occhi di investitori sempre più orientati alla ‘finanza etica’ e per gli investitori di contribuire a orientare il mercato verso gli ESG», afferma Marco Valerio Morelli. «Mercer effettua insieme ai clienti un lavoro completo di modellazione dei portafogli, in modo tale che integrino i fattori ESG. Il nostro modello di transizione aiuta gli investitori a definire i livelli attuali delle emissioni, valutare le opportunità, stabilire gli obiettivi e in termini di riduzione di emissioni e sviluppare un piano di implementazione da integrare nella strategia d’investimento».

Motivati dagli interessi economici e sociali dei loro clienti, gli investitori hanno infatti l’opportunità di utilizzare i portafogli e la loro influenza per promuovere la transizione verso un’economia a basso impatto di CO2. Questa nuova consapevolezza non si riduce soltanto ad escludere le società operanti in determinati settori, ma è importante anche per prendere in considerazione le società che agiscono per adattarsi al cambiamento.

Obiettivi ESG, tra gestione dei talenti e business Career

La gestione dei talenti e la business Career sono altri pilastri dell’offerta di Mercer. La società di consulenza si occupa sia delle attività di sostenibilità nell’ambito delle Risorse Umane, sia della declinazione delle strategie di sostenibilità nella scorecard dei dirigenti, quindi nell’inserimento di fattori ESG rilevanti, adeguati e materiali, nei piani di incentivazione a breve e lungo termine del top management.

In un contesto di obiettivi ESG, la gestione sostenibile delle risorse umane è incentrata sulla creazione di una valida Employee Value Proposition, l’ottimizzazione del costo del lavoro e le analisi retributive e di Gender Pay Gap.

La responsabilità dell’impresa coinvolge infatti ogni aspetto della vita aziendale, anche il clima lavorativo, la parità di genere e la diversity, sia dentro che fuori l’azienda e con uno sguardo di lungo termine. L’impresa sostenibile vuole non solo avere un impatto positivo sul presente, ma aiutare a disegnare il futuro in modo che sia in linea con i valori e le aspettative degli stakeholder.

Le politiche DE&I per la reputazione d’impresa e la Employee Experience

Vista la crescente attenzione attribuita alla gestione delle risorse umane e ai fattori ESG, e in particolare agli aspetti legati alla diversità, l’equità e l’inclusione (DE&I) nell’ambito degli obiettivi sociali dell’azienda, i consigli di amministrazione devono riappropriarsi del vecchio adagio in base al quale non si può gestire quello che non si può misurare. Le tecnologie di Analytics dei dati vengono in aiuto dei team di gestione per mappare in che modo l’azienda controlla, verifica e promuove gli obiettivi stabiliti nel piano DE&I e in ESG.

«Le tematiche DE&I sono fondamentali a livello aziendale per lavorare in modo efficace e contribuire a portare equità anche nella società. Le strategie DE&I partecipano in modo rilevante alla costruzione della reputazione delle imprese e ne migliorano le prestazioni di business. Offrono una migliore Employee Experience e aiutano ad attirare talenti.
Non a caso il recente PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, include una missione trasversale completamente focalizzata sull’inclusione sociale e la parità di genere, spingendo le aziende e le Pubbliche Amministrazioni a dotarsi di una certificazione di parità di genere che attesti l’equità e la parità di trattamento tra donne e uomini», afferma Marco Valerio Morelli. “Per attuare questo epocale cambiamento culturale, prima che organizzativo, occorre però partire dall’analisi dello status quo, allontanandosi dal modello “quote rosa” e concentrandosi invece sui processi HR che sottendono un equo trattamento di lavoratori e lavoratrici. È qui che interviene l’analisi dei dati: solo quando si è compreso dove intervenire, è possibile attuare una strategia di ribilanciamento che accompagni l’azienda o l’ente pubblico in un lavoro corale e interfunzionale verso la parità di genere.”

In questo contesto Mercer ha messo a disposizione un diagnostico di genere (mercer.it/DEI), capace di analizzare su quattro distinte direzioni lo stato di salute della propria organizzazione in merito alla parità e all’inclusione.

La sostenibilità è strategia per il futuro

Tutti i fattori evidenziati sono cruciali nella costruzione e nel consolidamento della reputazione d’impresa, nella gestione delle risorse umane e nell’attrattività verso talenti, clienti e investitori.

«Per le imprese confrontarsi con i temi ESG è ormai imprescindibile», conclude Marco Valerio Morelli. «In una società sempre più connessa la capacità di identificarsi in un set di valori condivisi col pubblico e di sostenerli in modo fedele nel proprio modo di lavorare, interagire con la società e fare business significa credibilità. I talenti saranno maggiormente attratti a entrare in un’azienda capace di dare significato al loro lavoro, gli azionisti a investire e i consumatori a comprare da un’azienda che rispecchia i loro desiderata sulla società sostenibile».

La pandemia non ha fatto che accentuare l’importanza dei valori “immateriali”. Le organizzazioni che vogliono restare rilevanti e competitive nel futuro sono chiamate ad abbracciare la sostenibilità in tutte le sue forme, inclusa la partecipazione alle grandi sfide del nostro tempo. E, possibilmente, alla costruzione condivisa di una soluzione.

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