ICT4Professional è una nuova iniziativa
editoriale sviluppata da ICT4Executive e da
Wolters Kluwer Italia, che ha l’ambizioso
obiettivo di avvicinare sempre più i professionisti
(commercialisti, architetti, avvocati, notai, in generale studi
professionali) a un uso consapevole, continuativo e strategico
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
(ICT, Information & Communication Technology).
ICT4Professional si compone di un sito (www.ict4professional.it) e
di una newsletter periodica, che spiegheranno come
l’informatica possa supportare il lavoro dei
professionisti, come possa innovare il business e illustreranno
come l’IT venga già usata dai professionisti. Il tutto con
contributi editoriali e articoli dal taglio pratico e formativo.
In questo percorso, ci avvarremo della collaborazione della
School of Management del Politecnico di Milano e
del contributo diretto dei lettori/professionisti al fine di
condividere i casi di successo e le migliori esperienze
d’uso. Soprattutto vorremo coinvolgere i professionisti,
raccogliendo le loro istanze e le loro esperienze per fare da
cassa di risonanza sulle migliori "best practice" e
casi di successo.
Innovare si può (e si deve)
L'ICT (Information & Communication Technology)
rappresenta una fondamentale leva di efficienza e di riduzione di
costi, come più volte testimoniato dalle analisi degli
Osservatori della School of
Management del Politecnico di Milano.
L'informatica da un lato permette di automatizzare e rendere
più efficiente i processi operativi e dall'altro facilita e
abilita l'innovazione in azienda. Non bisogna però pensare
che l'innovazione sia relegata alle grandi organizzazioni. Le
piccole e le microimprese hanno tutto da guadagnare nell'uso
pervasivo dell'ICT. Giusto per dare un esempio pratico, il
passaggio alla fatturazione elettronica consente da subito di
risparmiare da 2 a 80 euro a fattura a seconda del contesto.
Eppure, l'ICT non è in cima alle priorità di investimento
delle piccole aziende e ancor meno negli studi professionali.
Secondo i dati forniti dalla
prima ricerca redatta dall’Osservatorio ICT &
Commercialisti della School of Management del Politecnico di
Milano, negli studi professionali in genere si investe molto poco
(il 69% prevede di spendere al massimo 5.000 euro nei prossimi
due anni) e in aree a poco valore aggiunto (hardware, PC,
stampanti). Si tratta certo di dati parziali e relativi a uno
solo dei settori che compongono il variegato mondo degli studi
professionali. Ma altrove, gli scenari non sono molto diversi
Difficile innovare in queste condizioni. Eppure
l’innovazione è "conditio sine qua non" per
competere con successo.
Il doppio ruolo di responsabilità degli studi
professionali
I professionisti sono chiamati a ricoprire una doppio ruolo di
responsabilità: devono innovare per competere e al tempo stesso
innovare per far innovare i loro clienti.
Gli studi professionali non si limitano infatti a “fornire
dei servizi” per le aziende, ma assumono sempre più il
ruolo di generatori di valore per le imprese, di consiglieri
degli imprenditori, di partner per le decisioni più delicate. Un
ruolo, insomma, di estrema importanza per lo sviluppo
dell'economia complessiva. ICT4Professional cercherà di
fornire alcuni contributi di conoscenza per chi opera in questo
impegnativo contesto.