Secondo il Ministero, l’eliminazione del flusso cartaceo produrrà a regime un risparmio annuo stimato in 100 milioni di fogli tra certificati e attestati di malattia e a un abbattimento dei costi di gestione di circa 500 milioni di euro l’anno.
La procedura per i medici prevede l’utilizzo di un Sistema centrale. È possibile inviare il certificato medico di malattia attraverso una interfaccia web, tramite la quale è anche possibile stamparne una copia cartacea o inviarne copia alla casella e-mail o alla posta elettronica certificata (Pec) del lavoratore. Il medico in alternativa può utilizzare il proprio software per la gestione dei pazienti installato sul pc, opportunamente configurato e integrato con il Sistema centrale. L’Inps mette a disposizione dei datori di lavoro e delle amministrazioni pubbliche le attestazioni di malattia relative ai certificati ricevuti attraverso la casella di posta elettronica certificata, indicata dal datore di lavoro,e sul portale Inps, accessibile tramite credenziali che devono preventivamente essere richieste.
L’avvio di questo procedimento, di cui si parla già da un po’ di tempo, ha suscitato non pochi dibattiti e difficoltà, anche se per i primi tre mesi ai medici è riconosciuta la possibilità di rilasciare ancora i certificati di malattia cartacei, secondo le modalità attualmente vigenti. Al termine del periodo transitorio, però, tutti dovranno attrezzarsi con il nuovo sistema per la trasmissione telematica altrimenti incorreranno in provvedimenti disciplinari: infatti l’inosservanza da parte del medico degli obblighi di trasmissione costituisce un illecito e la sua reiterazione comporta il licenziamento o, per le strutture e i professionisti convenzionati, la decadenza della convenzione stessa.