Opinioni

Michael Dell: «Ecco la via per la digital transformation»

In occasione di un evento organizzato dalla Digital Innovation Academy del Politecnico di Milano, il CEO della società americana ha tratteggiato le sfide per chi è chiamato a gestire l’IT in azienda. Che passano per 4 pilastri fondamentali: Transform, Connect, Inform e Protect

Pubblicato il 09 Feb 2015

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Michael Dell

La storia di Dell parte da lontano. Era il 1984 quando Michael Dell fondò l’azienda che per anni è stata associata al dispositivo simbolo degli anni ‘80 e ‘90: il personal computer.

Nel tempo, Dell ha diversificato il proprio business. Ai classici personal computer si sono via via aggiunte soluzioni di networking, storage, server e sicurezza, oltre a una gamma completa di software, portate anche in dote dalle numerose acquisizioni effettuate nel corso degli anni

E’ anche una società che ha avuto il coraggio di reinventarsi. Per anni paladina della vendita diretta, Dell oggi si focalizza sulla leadership nel canale. Tanto che oggi oltre il 40% del business di Dell Italia passa per le terze parti.

Non solo, è anche un’impresa che ha deciso nel 2013 di uscire dal Nasdaq e di ritornare a essere privata. Un’operazione “monstre” da oltre 24 miliardi di dollari e che Michael Dell rivendica sempre con orgoglio: “non ne potevo più di lavorare per le comunità finanziare e con l’assillo della chiusura trimestrale. I nostri interlocutori devono essere i clienti, e il focus le strategie di lungo periodo che consentono loro di prosperare”.

Una società quindi in perenne “trasformazione” e che trova nel proprio DNA la spinta a cambiare e rinnovarsi.

Del resto, la trasformazione è uno dei pilastri sui quali si basa la strategia di Dell, come spiegato dallo stesso CEO in un recente incontro organizzato dalla Digital Innovation Academy del Politecnico di Milano alla presenza dei più importanti CIO italiani.

“Noi agiamo secondo quattro pillar pensati per definire una strategia chiara per le aziende: Transform, Connect, Inform e Protect”, spiega Michael Dell.

Di che cosa si tratta?

Transform vuol dire cambiare il modo in cui si fanno le cose. Può essere, ad esempio, spostarsi dal data center tradizionale verso il cloud computing oppure adottare una rete software-defined-storage. Vogliamo offrire ai clienti prodotti innovativi piuttosto che proporre infrastrutture obsolete”.

Il secondo pilastro è Connect. “Un dei principali problemi per i clienti è l’accesso ai dati. Siamo nati nel business dei PC e continuiamo a crescere nell’ambito dei personal computer. Ma oggi è la natura del PC che è cambiata e ci confrontiamo con tablet, PC virtuali e nuovi dispositivi mobili. La sfida è far sì che i nostri clienti possano accedere alle informazioni ovunque esse siano”.

E qui si entra nel tema dell’Inform. “I dati aumentano in modo esponenziale, ma la maggior parte delle informazioni non vengono in realtà usate in modo appropriato ed efficace (secondo uno studio dell’Osservatorio Big Data Analytics e Business Intelligence, solo il 47% dei dati viene usato dai sistemi di BI ndr)”. Come utilizzare tutti i dati che si hanno a disposizione, in particolare quelli real time, per prendere decisioni migliori? “Questa è una grande sfida – commenta Dell -. Personalmente credo che quest’area possa liberare delle risorse inespresse che portano a una maggiore crescita complessiva dell’azienda. E’ vero, ci sono alcuni rischi e certamente importanti cambiamenti organizzativi da fare, ma la strada è di mettere a disposizione i dati”.

E i rischi portano all’ultimo capitolo del discorso di Dell: Protect. “Non sono certo io – spiega Michael Dell rivolgendosi ai CIO italiani – a dovervi spiegare i rischi di sicurezza che le aziende si trovano ad affrontare, sia in termini di minacce esterne che interne. La sicurezza va incrementata, ma non deve essere considerata un freno all’innovazione”.

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