È ampiamente dimostrato che, attraverso la tecnologia, è possibile innescare un processo di sviluppo sia a livello di sistema Paese, che dei singoli soggetti che appartengono al sistema stesso (imprese, istituzioni, cittadini).
Qualche dato aiuta a comprendere come, a livello generale, le tecnologie informatiche, in particolare quelle legate alla dematerializzazione, stiano diffondendosi sempre più, creando un gap di prestazioni, competitività ed efficienza, tra chi le adotta e chi, invece, predilige, anche un po’ “aprioristicamente”, la tradizione all’innovazione (si veda la figura in basso).
Impatti positivi su costi e ricavi
La dematerializzazione produce molteplici impatti positivi non solo sui costi, ma anche sui ricavi, soprattutto per chi la adotta, anche con l’obiettivo di adoperarla per proporre nuovi servizi alla clientela.
Secondo le analisi dell’Osservatorio ICT&Commercialisti della School of Management del Politecnico di Milano, i benefici che ne derivano riguardano sia le componenti di ricavo (grazie alla possibilità di aumentare il numero dei servizi per la clientela e il numero dei clienti serviti) sia le componenti utili al calcolo della marginalità, che può essere mantenuta o aumentata, grazie alla maggiore efficienza dei processi lavorativi.
I benefici per gli studi professionali
In particolare, oltre 500 casi analizzati sul campo hanno consentito di individuare chiaramente i benefici tangibili, che derivano dall’adozione di soluzioni di dematerializzazione in termini di:
- miglioramento dell’efficienza dei processi lavorativi, con la riduzione dei tempi dedicati ad attività a basso valore aggiunto;
- diminuzione dei costi relativi ai materiali di consumo (carta, toner, cartucce stampanti) e alle manutenzioni (minore usura delle attrezzature);
- riduzione dei costi relativi agli spazi dedicati all’archivio cartaceo dei documenti (fatture, libri e registri, dichiarativi, contratti, verbali, ecc.).
Questi benefici – come si evince dalla figura in basso – sono molto concreti: si vai dai 2,5-10 euro per il Registro Beni Ammortizzabili, ai 35-100 euro per il Libro Giornale. Risparmi degni di nota di cui si può subito usufruire.