Sicurezza e procurement

La sicurezza dei file nelle gare on line

Una sentenza del TAR della Lombardia stabilisce che è responsabilità del fornitore, cioè di chi progetta, implementa o gestisce le piattaforme tramite cui vengono gestite le gare, garantire tracciabilità e inalterabilità delle operazioni svolte e dei documenti trasmessi. L’opinione di Mauro Frattini, Responsabile Unità Acquisti di Anas, e di Gabriele Delconti, CTO di BravoSolution

Pubblicato il 04 Feb 2013

vulnerability management

Anas, il gestore della rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale, sta portando avanti da alcuni anni un percorso di rinnovamento nella gestione degli acquisti, secondo un’impostazione strategica di razionalizzazione ed efficientamento della spesa: oggi è l’intero ciclo di acquisto ad essere gestito telematicamente, in integrazione con i sistemi ERP aziendali.

Non più “solo procurement” dunque, ma vero e proprio “cost management”, attraverso una piattaforma tecnologica – sviluppata da BravoSolution – che, oltre a strutturare e snellire i processi di acquisto aziendali, raccoglie e mette in relazione tra loro informazioni sugli acquisti spesso disponibili in azienda ma disperse, e dunque “invisibili”.

«Condivido pienamente le conclusioni dell’articolo dell’avvocato Faggioli, afferma Mauro Frattini, Responsabile Unità Acquisti di Anas. La garanzia di inalterabilità e la tracciabilità dei dati sono assolutamente necessarie e per Anas rappresentano prerequisiti essenziali nelle soluzioni che utilizziamo. Pubblicheremo tra poco un bando di gara per la fornitura dei servizi di procurement nei prossimi anni e richiederemo in modo ancora più forte rispetto al passato questo requisito».

Secondo Frattini, affidarsi a un provider esterno specializzato offre maggiori garanzie di sicurezza rispetto a utilizzare una piattaforma in house: «con la dovuta responsabilizzazione di chi offre questo tipo di servizio, credo che si possano ottenere standard di qualità e sicurezza della gara maggiori. Le procedure delle gare d’appalto sono molto formali, ma questo è una tutela per i partecipanti. Online dobbiamo replicare quanto facevamo con le buste con la ceralacca, garantendo che l’offerta sia integra, presentata nei tempi corretti e con la stessa segretezza».

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