Organismi dell’Unione Europea, mentre si moltiplicano i
progetti che puntano ad accelerare la crescita del
mercato, a promuovere l’interoperabilità e ad abbattere le
barriere legali ed amministrative ancora presenti.
All’interno degli organismi UE, il nostro Paese sta
contribuendo alla definizione dei meccanismi e delle logiche alla
base dello sviluppo e dell’integrazione dei vari servizi
sanitari nazionali. Secondo quanto dichiarato il 2 dicembre a
Bruxelles – in occasione del Consiglio dei Ministri della salute
dell’Unione Europea – dal viceministro per la salute,
Ferruccio Fazio, «la Sanità elettronica è uno dei punti
cruciali intesi a garantire il controllo delle prestazioni sul
territorio, sia dei medici di medicina generale, sia delle
strutture ospedaliere».
Proprio in riferimento a quanto fino adesso è stato fatto a
livello europeo in tema di e-Health, all’inizio di ottobre
è stata presentata dalla Commissione Europea una relazione
aggiornata sulle iniziative comunitarie nel settore. In prima
battuta, è emerso che la maggior parte delle iniziative
programmate è stata avviata e che le scadenze e gli step sono
stati rispettati. I progetti che rientrano negli interventi
comunitari di e-Health hanno come obiettivo primario
l’interoperabilità dei dati tra le 27 nazioni che
compongono l’Unione Europea. La Commissione Europea
continua a porre particolare enfasi sulla necessità di creare
una maggiore disponibilità economica, nonostante la
crisi, in misura tale da consentire un maggiore sviluppo
dell’e-Health e, di conseguenza, anche
un’apprezzabile crescita del mercato, che è stato incluso
tra i settori chiave della crescita comunitaria (insieme a
tessile protettivo, edilizia sostenibile, riciclaggio dei
rifiuti, produzione biologica ed energie rinnovabili).
Tra le principali iniziative spiccano la
definizione di linee guida sull’interoperabilità
transnazionale, in vista dell’adozione del Fascicolo
Sanitario Elettronico, a cui è legato a doppio giro il
Progetto EPSOS (Smart Open Service for European
Patients), che punta a sviluppare
l’interoperabilità delle cartelle e delle prestazioni
cliniche elettroniche; lo sviluppo della Rete Calliope
(Call for Interoperable eHealth services in Europe), che
consentirà di mettere a disposizione dell’intero settore
sanitario europeo i risultati del progetto pilota SOS (Smart Open
Service) che punta a garantire la compatibilità delle
informazioni mediche in formato elettronico indipendentemente
dalla lingua o dalla tecnologia utilizzata; il progetto
“Good Health for All”, che ha
l’obiettivo di rendere l’Europa più sana e più
competitiva attraverso la condivisione delle responsabilità per
la salute tra cittadini, Governi ed istituzioni UE.