La collaborazione fra il business e i CIO è la chiave per spingere l’innovazione nelle aziende e affrontare così un mondo in cui la normalità non esiste più. «Oggi il cambiamento è una costante – spiega l’AD di SAP Luisa Arienti – e chi cresce, in tempi di crisi, è chi ha saputo innovare nel passato». La sfida però è ora più complessa: è necessario sviluppare i progetti rapidamente, mediando le esigenze di chi si occupa di tecnologia e i responsabili di funzione: Marketing, Finanza, Vendite, Risorse Umane. Per questo, SAP ha messo a punto un’apposita metodologia che prende le mosse da un brainstorming fra i diversi manager coinvolti, focalizza l’esigenza di innovazione e arriva alla definizione di una soluzione tecnologica, fornita in forma di mock up al cliente, che la può così “toccare con mano”. Una formula molto apprezzata dai clienti della software house, recentemente riuniti a Cernobbio per il meeting annuale, che può far leva su un’offerta che è sempre più estesa: SAP sta infatti completando la transizione da fornitore di ERP a player con un’offerta completa (in Cloud e non).
La Networked Economy
Oggi lo scenario globale è completamente differente rispetto al recente passato, tanto da definire una nuova era, quella della Networked Economy, un passo in avanti rispetto alla Internet Economy. Big data, Social, Mobility, stampa 3D e robotica sono le leve tecnologiche che muovono il nuovo mondo, ma la rivoluzione è sociale: «Nella Networked Economy siamo tutti interconnessi: persone, imprese, società. Si affievoliscono i confini tra la sfera personale e professionale, tra pubblico e privato. Cambia il modo di lavorare e di vivere. Individui, imprese e società sono tutti collegati e interdipendenti», spiega la manager. Così, grazie ai social cambiano le relazioni all’interno delle organizzazioni, superando barriere di procedure e processi che frenano la creatività, cambia il Marketing, perché le tecnologie predittive sono ormai realtà, cambiano le vendite e gli acquisti, con l’aumento costante del transato online e CRM di nuova generazione, cambia la gestione finanziaria, che ha bisogno di reportistica sempre aggiornata in real time. E gli esempi potrebbero continuare.
L’impatto sui sistemi informativi e il ruolo di Hana
Come si traducono queste trasformazioni, nel linguaggio dei responsabili dei sistemi informativi? Lo spiega Carla Masperi, Innovation Director di SAP Italia, e in precedenza per sei anni CIO dell’Ospedale San Raffaele di Milano. «I processi, per essere fluidi e real time, richiedono rigore e precisione dei sistemi: che però sono complessi, frutto di stratificazioni nel tempo. E’ questo che crea il distacco fra IT e business. Oggi la sfida dei vendor è portare semplicità, l’unica parola che sposa la fluidità dei processi e la riduzione dei budget IT». La manager sottolinea che è da anni che si parla di “real time”, ma oggi significa davvero tempi di risposta dell’ordine dei secondi, come già avviene nella finanza.
La risposta tecnologica di SAP per la semplificazione è la piattaforma in-memory Hana, «un Data base che è al contempo transazionale e analitico, e che può supportare tutte le applicazioni, abilitando processi che prima non erano possibili: i tempi di risposta passano da ore a minuti, ed è il vantaggio più immediato, ma poi si apprezzano agilità e semplicità».
A livello globale sono già 3mila gli utenti di Hana, di cui 800 nella versione suite on Hana dedicata alle sole soluzioni SAP, e 120 i clienti italiani, di cui una trentina già operativi.
Le occasioni di acquisto sono diverse: per i nuovi clienti che acquistano il gestionale SAP è una scelta quasi obbligata, secondo la manager, mentre per chi ha già un software allo stato dell’arte ma desidera accelerare alcuni processi viene predisposta una soluzione battezzata “sidecar”, con un DB Hana che affianca l’esistente. Un’altra esigenza risolta da Hana è quella di accelerare il reporting, per fornire dati sull’andamento dell’azienda, sempre più richiesti ai CFO. Infine, ci sono clienti non SAP che scelgono Hana come Data Base.