Con l’evolversi dello scenario competitivo e normativo, il
tema della sicurezza e tracciabilità delle merci ha acquisito
sempre più peso in ambito logistico, con ricadute in termini di
gestione della supply chain e trasporto.
Anche in questo caso le tecnologie dell’informazione e più
in particolare l’Internet of Things possono offrire un
valido supporto, aumentando il grado di visibilità e controllo
sulla filiera.
Ad esempio, secondo un recente studio di Bergh
Insight, il
mercato globale di soluzioni basate su rete cellulare o
satellitare per la tracciabilità di container utilizzati nel
trasporto intermodale crescerà di circa il 67% l’anno,
raggiungendo quota 998.000 unità tracciate in remoto nel 2016.
Il trasporto rappresenta un buon esempio di come le
tecnologie Internet of Things possano portare valore:
tale settore è infatti caratterizzato dall’esigenza di
sistemi che da un lato consentano la pianificazione, gestione ed
ottimizzazione dei flussi, sia lungo la supply chain sia
all’interno di snodi logistici complessi come quelli
intermodali (interporti, porti, punti di interscambio, etc.) e
che, dall’altro, consentano la tracciabilità della merce
(prodotti stessi o container) in tempo reale lungo l’intera
supply chain.
Il controllo
dell’integrità della merce
Un’ulteriore esigenza riguarda il controllo
dell’integrità della merce, spesso realizzata tramite la
verifica dell’integrità del container (assenza di
effrazione).
In tale contesto risulta chiaro come le tecnologie
dell’Internet of Things possano contribuire al monitoraggio
remoto di flussi ed asset, fornendo una serie di
informazioni utili alla gestione ed ottimizzazione degli stessi.
Ciò è possibile tramite l’identificazione (via RFId
attivi o barcode), la localizzazione (via GPS), il monitoraggio
di parametri e variabili di stato degli asset (tramite sigillo
elettronico o sensori) e la loro trasmissione (via rete Wi-Fi o
GSM/GPRS in primis).
La presenza di soluzioni basate su tali tecnologie, unitamente al
crescente interesse verso la sicurezza e la protezione del
patrimonio ed alla necessità di assicurare tracciabilità e
visibilità lungo la filiera, spinge quindi all’adozione di
tali soluzioni, come testimoniato dallo studio di Bergh Insight
stesso.
Le stesse funzionalità sopra citate (identificazione,
localizzazione, sensing, trasmissione) possono inoltre trovare
impiego, tutte in parte, lungo l’intera supply chain, a
supporto, ad esempio, della sicurezza di mezzi e persone.
In sintesi, dunque, se si guarda alle opportunità che
l’Internet of Things offre in ambito logistico è possibile
distinguere due grosse aree: da un lato vi sono le
soluzioni per la gestione del parco mezzi (fleet management),
volte a supportare ed automatizzare attività quali il
monitoraggio in tempo reale di stato (ad esempio guasto o
manomissione) e posizione del veicolo, tramite la sua
localizzazione; dall’altro soluzioni per la gestione della
supply chain, in termini di tracciabilità delle merci e di
gestione delle attività logistiche in nodi complessi a fini di
tracciabilità e sicurezza operativa.