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L’evoluzione del consumo dei media nell’era digitale – Il rapporto annuale Censis/Ucsi sulla comunicazione evidenzia le nuove abitudini degli italiani: oltre il 50% usa Internet.

Internet sta cambiando la quotidianità degli italiani, che per comunicare e orientarsi nel mondo si affidano sempre più ai media digitali, anche se gli…

Pubblicato il 18 Lug 2011

Internet sta cambiando la quotidianità degli italiani, che per
comunicare e orientarsi nel mondo si affidano sempre più ai
media digitali, anche se gli ascolti di radio e televisione
rimangono sostanzialmente stabili. Ne è un chiaro segnale il
fatto che nel 2011 l’utenza del web abbia raggiunto
la quota del 53,1%
(era 47% nel 2009) e che
l’83,8% degli italiani ritiene che Internet sia “il
mezzo più libero e disinteressato”
. I maggiori
fruitori sono, plausibilmente, i giovani (14-29 anni) e i
soggetti più istruiti, ma la grande varietà dei servizi offerti
dalla rete alletta anche gli adulti e persino gli anziani.
A darne evidenza è il 9° Rapporto Censis/Ucsi sulla
comunicazione “I media personali nell’era
digitale”, realizzato in collaborazione con Tre, Mediaset,
Mondadori, Rai e Telecom, che fotografa la rivoluzione,
alimentata dai nuovi mezzi digitali, nei consumi mediatici.


Lo studio parla di una “personalizzazione” dei
palinsesti: l’utente si sposta nel variegato sistema dei
mezzi di comunicazione per scegliere il contenuto che più gli
interessa e secondo le modalità a lui più consone, creando un
vero e proprio palinsesto televisivo personale nella memoria del
pc, da guardare sullo schermo di un televisore, di un computer
(fisso o portatile), di un tablet o di uno smartphone.
Indipendentemente dall’uso del televisore, il 12,3% della
popolazione italiana attinge ai siti internet delle emittenti tv
per seguire i programmi prescelti, il 22,7% utilizza YouTube e il
17,5% segue i programmi scaricati da altre persone e che sono
acquisiti con i servizi di file sharing.
Anche il modo in cui gli italiani si informano è cambiato. La
centralità dei telegiornali è ancora fuori discussione, ma
il 41,4% ricorre ai motori di ricerca su
Internet
– canale utilizzato in particolare dal
66% dei giovani – il 29,5% ai siti Internet di
informazione e il 26,8% a Facebook
– che ormai per
il 61,5% dei giovani rappresenta una corsia preferenziale.


E proprio i social network stanno registrando una popolarità che
pare inarrestabile. Il 67,8% degli italiani conosce almeno un
social network (includendo Facebook, Twitter, Messenger, YouTube,
Skype, ecc.), per un totale di 33,5 milioni di persone. Se da un
lato il 91,8% dei più giovani solo sentendo pronunciarne il nome
sa perfettamente di cosa si parla, dall’altro anche il
31,8% degli ultrasessantacinquenni è a conoscenza di queste
realtà. L’incidenza degli utilizzatori tra quanti
conoscono i social network è pari al 93%
: a quanto pare
basta la conoscenza di una comunità virtuale per determinarne
automaticamente il suo utilizzo.


Ma Internet non ha solo una funzione “sociale” per
gli italiani, che infatti lo utilizzano anche per lo svolgimento
di attività che rientrano nella quotidianità. La
funzione maggiormente utilizzata
, e apprezzata
largamente da tutte le fasce d’età, è trovare le
strade e le località
: il 37,9% lo fa almeno una volta
al mese specie nelle grandi città. Il secondo posto del podio
spetta all’ascolto della musica, indicato dal 26,5% del
campione, e il terzo, con il 22,5% delle preferenze, ai servizi
di home banking. A seguire ci sono fare acquisti, prenotare un
viaggio, guardare un film, cercare lavoro nonché telefonare.

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