Il 35% della popolazione mondiale è online e il 45% sono giovani
sotto i 25 anni. Ad affermarlo è l’ITU (International
Telecommunication Union) – organizzazione internazionale
che si occupa di definire gli standard nelle telecomunicazioni e
nell'uso delle onde radio – che in occasione della
40esima edizione dell'ITU Telecom World, tenutosi a Ginevra
dal 24 al 27 ottobre 2011 – ha presentato il Report
“The World in 2011. ICT Facts and Figures” (www.itu.int).
In tema Internet è emerso che, negli ultimi cinque anni, i Paesi
a maggior tasso di sviluppo, Cina e India in particolare, hanno
contribuito all’incremento del numero totale di Internet
user, registrando un aumento di 18 punti percentuali dal 2006:
oggi rappresentano il 62% del totale degli utenti Internet, con i
cinesi che da soli pesano per quasi il 25%.
Come è ovvio, a usare la Rete sono soprattutto le
persone più giovani, sia nei Paesi sviluppati che in
quelli emergenti. In particolare, in questi ultimi, è il 30%
degli under 25 a utilizzare Internet contro un 70% – si tratta di
1 miliardo e 900mila persone – che ancora non è online.
Questo evidenzia che esiste ancora un enorme potenziale
inespresso: basti pensare a quali potrebbero essere le ricadute
se ad esempio in questi Paesi si arrivasse a connettere le scuole
e cosa potrebbe derivare da un maggiore coinvolgimento in termini
di accesso alla rete. È poi interessante osservare che
un terzo dell’1,8 miliardi di famiglie esistenti al
mondo ha accesso a Internet, contro un quinto di cinque
anni fa, e che nei Paesi emergenti oggi il 25% delle abitazioni
è dotata di un computer e il 20% ha accesso alla rete, in
confronto rispettivamente al 20% e al 13% di 3 anni fa.
Per quanto riguarda poi il mondo della telefonia
mobile a livello mondiale si stima che a fine
2011 si arriverà a quasi 6 miliardi di sottoscrizioni
di telefoni cellulari, vale a dire l’87% della popolazione
mondiale, di cui il 79% solo nei mercati emergenti. Negli corso
degli ultimi quattro anni l’utilizzo di servizi basati
sulla banda larga mobile è cresciuto annualmente del 45% e oggi
la quota di sottoscrizioni alla rete mobile è il doppio rispetto
alla fissa.