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IT e Telecomunicazioni ancora in crisi nel 1°semestre 2011 – I dati sul mercato ICT del nostro Paese presentati da Assinform evidenziano un ulteriore calo del 2,4%. Uniche note positive i servizi Mobile e le connessioni fisse a larga banda

Il mercato ICT in Italia è ancora in contrazione e a metà 2011 registra un fatturato di quasi 28 miliardi di euro, con un calo del 2,4%rispetto a quello…

Pubblicato il 26 Set 2011

Il mercato ICT in Italia è ancora in contrazione e a metà 2011
registra un fatturato di quasi 28 miliardi di euro, con un calo
del 2,4%rispetto a quello rilevato nel primo semestre 2010.
È quanto riporta il rapporto Assinform, redatto in
collaborazione con NetConsulting, che presenta i dati del mercato
ICT nei primi sei mesi dell’anno.


Dall’analisi disaggregata dei mercati emerge che il
mercato IT ha registrato una contrazione
dell’1,7%
. Pur a fronte di evoluzioni qualitative
nell’ambito delle applicazioni Mobile, del CloudComputing,
dell’informatica personale e dei pagamenti permane quindi
ancora lo stato di crisi trainato principalmente dal calo
delle vendite dei PC
(-12,8%). Secondo quanto dichiarato
dal Presidente di Assinform, Paolo Angelucci, «la crisi di
mercato perdurerà nei prossimi mesi, con il rischio di ulteriore
aggravamento».


E come era facilmente ipotizzabile non è solo l’IT a
risentire della crisi congiunturale: anche le
Telecomunicazioni
infatti hanno registrato un
segno negativo
(-2,7%) con tutte le sue componenti
– le infrastrutture, i terminali e i servizi – in affanno.

Inoltre sul fronte dell’occupazione la gravità della crisi
si manifesta con un netto calo del numero dei dipendenti per il
29% delle grandi imprese e il 25% delle medie.


Questi risultati restuiscono un’immagine di vero e proprio
malessere del nostro Paese. «Dalla depressione della
domanda IT e dalla grave sottovalutazione delle potenzialità
dell’ICT di cui l’Italia soffre da anni discende
l’immobilismo del Paese, che ha grosse difficoltà a
produrre nuove e significative opportunità di sviluppo – afferma
Angelucci, e continua -, è giunta l’ora di scommettere
sull’ICT. Questo settore, attraverso l’asta sulle
frequenze LTE, riverserà nelle casse pubbliche risorse
dell’ordine di almeno 1 miliardo di euro in più rispetto a
quelle preventivate. Una parte dovrebbe essere utilizzata nei
progetti di digitalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
L’effetto totale sarebbe di grande accelerazione
dell’economia e dello sviluppo su tutti i fronti».


Dalle rilevazioni Assinform emergono anche alcune note positive.
Innanzitutto è stato registrato un vero e proprio
decollo nelle vendite di tablet PC
, che con 398.000
unità sono quadruplicate. Inoltre sono cresciuti il
numero di connessioni in banda larga
del 5,2% –
raggiungendo così 13,6 milioni di utenti – e i servizi a
valore aggiunto su rete fissa (+2,1%) e Mobile (+6,8%) con
l’utilizzo di Sms, Mms e Internet.

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