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ISMETT

La cartella clinica elettronica per migliorare la qualità e la tempestività nei processi di cura e portare a una notevole riduzione del rischio clinico

Pubblicato il 25 Mar 2011

L’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT) nasce a Palermo nel 1997 come progetto di sperimentazione gestionale, grazie a una partnership tra la Regione Siciliana attraverso le Aziende Ospedaliere “ARNAS Civico” e “Vincenzo Cervello” ed UPMC (University of Pittsburgh Medical Center). L’Istituto fa parte del Sistema Sanitario Regionale della Sicilia ed è uno degli 11 centri italiani, il primo nel Meridione, ad avere ricevuto l’accreditamento da parte della Joint Commission International (JCI), fra i più avanzati sistemi di accreditamento all’eccellenza della qualità per le strutture sanitarie. L’Istituto riprende le linee guida del modello sanitario americano, che vede nelle tecnologie gli strumenti abilitanti per l’aumento dell’efficienza e dell’efficacia della cura erogata.


Proprio in quest’ottica, l’ICT è percepito dagli organi direzionali come lo strumento che in termini di prestazioni aziendali apporta miglioramenti sull’incremento dell’efficienza dei processi, sulla qualità delle prestazioni erogate e sul monitoraggio e controllo interno. Il ruolo strategico della tecnologia, riconosciuto anche dal vertice aziendale, si manifesta nel forte livello di sponsorship della Direzione dell’Istituto in merito all’introduzione di progetti innovativi. La Direzione dell’Istituto, infatti, ha sempre supportato l’introduzione di nuovi sistemi innovativi per il miglioramento dei processi interni e per la riduzione del rischio ospedaliero contribuendo attivamente a definire la strategia IT e offrendo supporto e guida nella realizzazione dei progetti ICT.


Tra le innovazioni più importanti introdotte in ISMETT c’è certamente la cartella clinica elettronica. Nel suo sviluppo sono stati investiti sin dall’apertura dell’Istituto notevoli sforzi, che hanno consentito di arrivare oggi ad una gestione del paziente che non prevede l’utilizzo della documentazione cartacea. A ottobre del 2008 è stato completato il progetto di realizzazione di una cartella clinica elettronica paperless, implementando il sistema CPOE “computerized physician order entry”. Oggi il personale clinico, utilizzando le numerose postazioni installate in ospedale o i terminali wireless di cui è dotato l’Istituto, possono verificare lo stato di salute del paziente controllando gli esami di laboratorio, i referti radiologici, la terapia farmacologica e le note dei colleghi che cooperano nell’assistenza al paziente, visualizzare o modificare la terapia farmacologica, ordinare consulti o esami approfonditi. All’interno delle camere dei pazienti gli infermieri possono registrare i progressi dei pazienti e controllare le prescrizioni mediche oltre che segnalare la somministrazione dei farmaci o l’avvenuta esecuzione di una particolare attività. Notevoli sono i benefici ottenuti grazie all’implementazione della CCE.


Oltre ad una maggiore qualità e tempestività nei processi di cura, la soluzione permette, infatti, anche una notevole riduzione del rischio clinico, attraverso, per esempio, verifiche sulla congruità degli ordini (duplicazioni, interazioni farmaco-farmaco o farmaco-allergia). I vantaggi sono enormi anche in fase di analisi ex post sulle prestazioni e le terapie effettuate, perché il sistema produce mensilmente in automatico una serie di report riguardanti l’andamento di determinati parametri d’interesse, con un notevole impatto per la Business Intelligence e per il controllo dei costi.

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