Dopo un lungo periodo all’insegna della crescita, arriva la prima battuta d’arresto per le vendite del colosso cinese Lenovo, numero uno al mondo nel mercato del pc con una
quota di mercato superiore al 20%: l’anno fiscale si è chiuso infatti con un calo del -3%, pari a un fatturato di 44,9 miliardi di dollari. Del resto, è l’intero mercato a soffrire: le vendite di PC sono in frenata in tutto il mondo, anche per la concorrenza di smartphone e tablet. Lenovo ha registrato invece una crescita superiore al resto del mercato nell’area dei tablet, che ha permesso di classificarsi n.3 a livello mondiale, con quasi 11 milioni di unità vendute nel corso dell’anno.
«È un risultato che non ci piace – commenta al nostro sito Mirko Poggi, Country manager di Lenovo in Italia -, ma il mercato è stato decisamente complicato. In Italia poi scontiamo anche la penalizzazione del cambio: se calcolassimo i risultati in euro, sarebbero positivi. Nonostante ciò, abbiamo consolidato la nostra leadership in termini di market share e abbiamo ottenuto margini al di sopra del mercato. Siamo quindi soddisfatti per il lavoro fatto. E in Italia il mercato enterprise è molto solido, uno dei migliori del mondo per Lenovo».
Va ricordato infatti che la multinazionale aveva acquisto due anni fa l’offerta server e storage di Ibm, che nel nostro Paese era piuttosto consistente, oltre al business degli smartphone di Motorola.
In uno scenario economico che in Italia resta ancora difficile, Poggi sottolinea come il proliferare dei device oggi disponibili sta oggi portando le persone a scegliere fra le varie opzioni disponibili.
«La linea di confine fra smartphone, tablet e laptop è ormai sottile. I volumi in generale non stanno diminuendo, ma assistiamo a un consolidamento dei device. Infatti l’unica categoria che cresce è quella dei trasformabili», o multimodali, che fungono sia da tablet sia da laptop (la linea Yoga).
Poggi sottolinea l’aspetto qualitativo dei prodotti Lenovo, anche in termini di servizi progettuali. Lo conferma il recente agreement con Cineca, che sta realizzando un’installazione fra le più potenti al mondo. Il nuovo supercomputer italiano per la ricerca, basato sulla piattaforma NeXtScale di Lenovo sarà equipaggiato con la famiglia di processori IntelXeon di prossima generazione.
Per aumentare la potenza di fuoco nell’area enterprise, Lenovo Italia ha recentemente completato una riorganizzazione interna, nominando un nuovo responsabile dell’area large enterprise, Mauro Podeschi. «L’obiettivo è stato consolidare il business è affondare le radici nel terreno», commenta Poggi.