Sei casette di legno, posizionate di fronte alla sede di Mogliano Veneto, ciascuna dedicata a un progetto specifico, con un obiettivo unico: costruire la società assicurativa del futuro. È l’Innovation park di Generali Italia, inaugurato ieri dall’Amministratore Delegato Marco Sesana, un laboratorio aperto anche a clienti e agenti dove collaudare e sperimentare nuove tecnologie digitali, creare prototipi, cercare un modo diverso di fare business. In mostra soluzioni di realtà virtuale e intelligenza artificiale, Internet of Things e sensori la domotica, sistemi avanzati per la comunicazione a distanza, stampanti 3D, sistemi medicali e di diagnostica avanzata per la prevenzione.
2016-2018: tre anni per il rilancio del colosso assicurativo
L’Innovation park non è un’iniziativa isolata, ma il nuovo tassello del programma triennale di semplificazione e innovazione annunciato nel 2016 dalla società del Leone: da un lato la necessità, come per tutte le aziende, di digitalizzare e dematerializzare, dall’altra la ricerca di un modo diverso per rispondere alle richieste dei clienti e anticipare la concorrenza.
«Innovare per noi significa sviluppare tecnologie digitali, introdurre nuovi modi di lavorare, essere aperti all’esterno – ha
detto Sesana -. Dobbiamo riconoscere che i clienti sono cambiati: con il programma di semplificazione puntiamo ad andare oltre agli standard del mercato. L’obiettivo è ridisegnare e semplificare tutti i processi chiave in tre anni coinvolgendo 550 persone oltre a clienti e agenti, per ottenere risultati pronti per essere implementati sul mercato. Siamo al 60%: manca ancora più di un anno, nel quale ci concentreremo sui processi di post-vendita».
Sul piatto Generali ha messo complessivamente 150 milioni di euro, parte destinati all’acquisto di tecnologie e parte in programmi di trasformazione e change management, attraverso 11 cantieri funzionali trasversali all’organizzazione. Un investimento massiccio per un piano che rappresenta la “fase due” del rilancio della storica compagnia assicurativa, avviata dopo aver riunito sotto un unico brand le attività di Ina-Assitalia e le società del Gruppo Toro (Augusta, Lloyd), dando vita così a un colosso con oltre 13 miliardi di premi raccolti nel 2015, 1500 agenzie e 6 milioni di clienti tra imprese e famiglie. L’avvio di questa seconda fase ha conciso con la nomina ad Amministratore Delegato di Marco Sesana, giovane manager con una forte competenza sui temi dell’innovazione digitale, che aveva seguito in passato il complesso processo di roll-out dei sistemi informatici.
I primi risultati e le altre iniziative
A oggi, gli obiettivi già realizzati includono la riduzione dell’uso della carta (oggi per chiudere i contratti gli agenti usano perlopiù il tablet con firma digitale, direttamente presso il cliente), la maggiore tempestività e semplicità nella relazione con i clienti (ad esempio con sistemi on line per realizzare preventivi veloci e immediati), nuovi sistemi di pagamento, una comunicazione più semplice anche nel linguaggio. Molto importante è il ruolo dell’agenzia: complessivamente sono ben 5mila i punti vendita di Generali sul territorio nazionale, quindi la nuova customer experience per il cliente deve tenere in conto sia il luogo fisico che il canale digitale.
Con l’avvio del Programma di Semplificazione Generali punta molto sul coinvolgimento dei dipendenti sulla nuova strategia, che significa diffondere la cultura dell’innovazione e introdurre un nuovo modo di lavorare all’interno dell’azienda. Il percorso avviato due anni fa ha previsto anche un hackathon interno, iniziativa di open innovation per la generazione di idee innovative dall’interno, dai dipendenti, che si è svolto a Venezia a marzo, alcune Call4ideas, contest che premiano le migliori idee di start up e studenti, e i Tam Tam Talks, una serie di eventi sul modello del TED.