Da una filiera tradizionale a una Intelligent Supply Chain interamente digitalizzata, con un punto di osservazione su tutti i processi in una vera e propria Control Tower.
Il percorso di innovazione della catena di fornitura di Iveco Group ha un valore speciale che è legato sia alle dimensioni di questa Supply Chain, sia alla scelta di attuare una digitalizzazione su vasta scala basata sul cloud e sul valore strategico degli obiettivi da raggiungere.
Il progetto di Iveco Group conta sulla collaborazione tra Capgemini e AWS e ha come obiettivo di riferimento la capacità di garantire una visibilità, un monitoraggio e una tracciabilità completi su tutta la Supply Chain. Un valore, quello della vista globale che è particolarmente significativa in ragione delle dimensioni e della complessità della catena di fornitura di Iveco Group.
Il progetto si confronta infatti con una realtà che conta qualcosa come 26 impianti di produzione, 29 centri R&D, 8 marchi globali, 5.200 brevetti e con una forza lavoro di oltre 35 mila dipendenti. In termini produttivi, si tratta di una catena del valore che produce distribuisce e supporta veicoli commerciali, sistemi powertrain, veicoli speciali, bus e mezzi destinati ai servizi pubblici e che mette a disposizione del mercato una ricca serie di servizi finanziari.
Digitalizzazione, Cloud e centralizzazione al servizio della Supply Chain
La sfida che è stata avviata da Capgemini, con la collaborazione e con le soluzioni Cloud AWS, è stata prima di tutto caratterizzata da un processo di centralizzazione delle informazioni necessarie a gestire il monitoraggio e il processo decisionale su tutta la filiera in una “Torre di Controllo” e dalla definizione e ottimizzazione di dati e di metriche per una valutazione in real time.
Un servizio di monitoraggio e di intelligence con il quale l’azienda si avvia in un percorso verso le “smart decision”. Una prospettiva che permette di aumentare, grazie ai dati, la reattività, la velocità, la precisione e l’affidabilità di tutte le decisioni relative alla catena di fornitura, sia per affrontare con maggior successo eventuali problematiche sia per cogliere possibili opportunità.
La valenza strategica del progetto
Il tema strategico che ha caratterizzato la fase iniziale del progetto è stato rappresentato dalla necessità di affrontare e analizzare la eterogeneità che caratterizzava la Supply Chain di Iveco Group, con differenze anche molto rilevanti sul piano organizzativo, nelle tecnologie adottate, nelle modalità di gestione dei processi. Una eterogeneità legata a una serie di fattori tra i quali la necessità di un aggiornamento tecnologico rispetto a scelte effettuate in diverse fasi della storia aziendale e ricollegabili ad acquisizioni che avevano portato nel perimetro del Gruppo realtà diverse.
«..dalla nascita di Iveco Group, a gennaio 2022, abbiamo investito 6-8 mesi per acquisire la giusta consapevolezza di come applicare la trasformazione digitale nella nostra Supply Chain. Siamo partiti praticamente da zero, facendo interviste, partecipando a seminari e summit di vario tipo, ascoltando proposte da players globali, fornitori, aziende di altri segmenti e competitor, abbiamo intervistato colleghi Iveco Group che avevano già intrapreso la sfida della digital transformation – racconta Federico Baiocco, Head of Logistics di Iveco Group – e dopo questa fase estremamente illuminante, abbiamo capito che per concretizzare la “vision” strategica sulla digital supply chain di Iveco Group, avremmo dovuto intraprendere un percorso di crescita progressiva e consapevole della transizione, dare forma graduale alla Digital Control Tower e lavorare con questo spirito insieme a partner in grado di accompagnarci e sostenerci lungo il percorso dal punto di vista della sfida tecnologica e del cambio dei paradigmi di business. Per questo, ma non solo, è nata questa cooperazione strategica con AWS e Capgemini».
Una vista a 360° sugli eventi di filiera
La centralità della Control Tower, sulla quale sono stati fatti convergere tutti i dati relativi a impianti e servizi, è stata anche il risultato di un grande lavoro di analisi e di integrazione. Una centralità strategica per tutto il progetto che l’azienda ha scelto di “bilanciare”, gestendo alcune forme di autonomia controllata.
Lo scopo finale di garantire una integrazione e una “vista completa” è stato supportato dalla ottimizzazione di metriche di misurazione e di KPI di valutazione, capaci di garantire la visione anche su quei processi che arrivano da percorsi e logiche diverse.
Per garantire un controllo totale in una situazione caratterizzata da tanta eterogeneità, si è fatto leva su soluzioni tecnologiche che hanno permesso di creare dei punti di osservazione collocati in una serie di passaggi critici della catena di fornitura per attuare il concetto di “sonde di misurazione”.
Un approccio che, grazie alla interconnessione tra tutti gli asset, contribuisce a garantire una misurabilità precisa e continua di tutti i parametri in tante situazioni, assicurando la disponibilità di dati affidabili.
Il ruolo dei partner
L’obiettivo della visibilità globale affidato alla Control Tower è stato progettato per allargarsi anche ai partner “esterni”, con strumenti che permettono ad esempio il coinvolgimento di fornitori e trasportatori.
L’operatività quotidiana di queste realtà, nel rapporto con Iveco Group, viene integrata nei processi, in un modello organizzativo che consente di ottenere benefici reciproci in termini di efficienze, di gestione dei tempi e di consumo di risorse.
Suppliers e OEM possono attuare forme di real time collaboration e possono ad esempio evitare rischi di “colli di bottiglia” in tante fasi delle operation, possono gestire al meglio gli early warning e contribuiscono a un controllo degli asset sempre più preciso.
Il risultato per tutti gli attori si concretizza in una ottimizzazione dell’inventory, in un miglioramento delle previsioni e in una allocazione più precisa e affidabile di tutte le attività.
Un percorso basato sulla tracciabilità completa
I punti qualificanti di questo percorso di innovazione per Iveco Group sono rappresentati dalla disponibilità effettiva di alcuni use case strategici.
La roadmap definita prevede una prima fase caratterizzata dal raggiungimento di obiettivi legati alla tracciabilità completa in chiave E2E e dalla supplier arbitration. Nello specifico l’E2E Inbound Traceability risponde alla necessità di garantire il tracking completo in chiave end-to-end nel contesto dell’inbound.
Gli operatori attivi a livello di Control Tower hanno a disposizione una tracciabilità e un monitoraggio in tempo reale di tutte le spedizioni, con una valutazione precisa dell’ETA (Estimated Time of Arrival) e possono contare su logiche di alert per individuare emergenze e per ridurre e gestire al meglio possibili inconvenienti o rischi che impattano sui processi.
Da sottolineare, poi, il valore speciale a livello di intelligence che arriva da una data collection e da una data analisys in chiave end-to-end che consegnano a Iveco la possibilità di pianificare, predisporre e attuare piani di miglioramento continuo.
Una pianificazione di lungo periodo più accurata
La Supplier Arbitration rappresenta uno use case che mette a sua volta a disposizione un sistema di pianificazione con il quale l’azienda è nella condizione di simulare e ottimizzare diversi scenari relativi alla pianificazione. Si tratta di una soluzione “sistemica” che, grazie al Machine Learning, è in grado di suggerire le soluzioni più efficaci ed efficienti per la pianificazione delle forniture.
Grazie alla Supplier Arbitration si può indirizzare la pianificazione di lungo-medio periodo, prima di attuare il trasporto, con un approccio che si integra con la parte di Dock Scheduling e Yard Management.
Il principio della supplier arbitration è pensato per ottimizzare la ricezione Inbound delle parti dei fornitori esterni sulla base di una valutazione legata al contesto operativo. Ad esempio, a fronte di una capacità di fornitura limitata (come è accaduto in particolare in tempi Covid) l’ottimizzazione guarda alla massimizzazione del valore e alla minimizzazione dei rischi (come potrebbe essere nell’eventualità di un fermo impianto) per Iveco Group.
L’elaborazione dati in tempo reale
«Iveco Group, grazie al supporto di Capgemini, ha costruito una soluzione robusta e resiliente fondata sui servizi AWS appartenenti al framework AWS Supply Chain – commenta Antonio D’Ortenzio, Senior Manager Solutions Architecture su Amanzon Web Services (AWS) –. Il cuore della Control Tower di Iveco Group è Amazon Redshift, il servizio AWS completamente gestito che offre il miglior rapporto prezzo/prestazioni per il Data Warehousing in Cloud. Grazie a tale servizio i nostri clienti possono eseguire query complesse su raccolte massive di dati strutturati in modo sicuro e affidabile. La torre di controllo è inoltre costituita da una componente di data ingestion serverless per interfacciare sorgenti eterogenee. Tale componente è basata sul servizio Amazon Kinesis per semplificare la raccolta, elaborazione e analisi di flussi di dati in tempo reale in modo efficiente e scalabile. L’utente può poi visualizzare i KPI identificati da Iveco Group direttamente in Amazon Quicksight, il servizio di Business Intelligence Cloud native che scala automaticamente senza la necessità di configurare o gestire i propri server. Con Amazon Quicksight Iveco Group può accelerare le sue decisioni data-driven facendo leva su servizi di AI/ML come Amazon Quicksight ML Insights e Amazon Sagemaker»
Una Supply Chain intelligente e sostenibile
Il terzo use case previsto nella roadmap va nella direzione di garantire e valorizzare risultati sul piano della sustainability e rappresenta un ulteriore salto di qualità in termini di ottimizzazione nella raccolta e nell’analisi dei dati. Considerando la crescente importanza del sustainability reporting, grazie a questo use case l’azienda è nella condizione di superare una situazione in cui i dati sulle emissioni di CO2 venivano infatti raccolti da tante e diverse fonti su base trimestrale, con interventi e analisi manuali. Oggi Iveco Group ha a disposizione una gestione dei dati di sostenibilità e di reporting basata su data collection automatizzate e su procedure di analisi e consolidamento mensili.
Se si guarda nello specifico al tema dell’impatto in termini di gestione di tutte le risorse, va sottolineato come la Control Tower consenta la riduzione di qualsiasi forma di spreco diretta e indiretta, con benefici che si riflettono sui target di sostenibilità, in tante e diverse modalità. Solo per fare qualche esempio, la riduzione dei problemi relativi a cancellazioni di prodotti, ai product rework, alla gestione dei reclami e alla risoluzione di eventuali controversie sono tutti valori che si traducono in benefici concreti sui temi ESG, ambientali, sociali e di governance.
La roadmap per la sostenibilità
La roadmap di sviluppo per la sustainability prevede poi lo sviluppo di strumenti di modellazione e simulazione che consentono un monitoraggio automatico della CO2 in linea con le logiche di reporting del Bilancio di Sostenibilità Iveco Group; la possibilità di accedere a strumenti di analisi dei dati utili per individuare segnali ed evidenze utili per intervenire su scelte di strategia e la opportunità di creare scenari di simulazione con una doppia vista tra i valori effettivi e possibili business case.
L’ulteriore next step in questo senso è rappresentato dalla disponibilità di servizi finalizzati ad attuare strategie di miglioramento di tutti i sistemi, a partire dall’integrazione automatica delle fonti dati e da una data analysis in real time anche per i parametri di sustainability.
La scelta tecnologica per lo sviluppo e la implementazione della Digital Supply Chain è stata basata su AWS Cloud e ha consentito la creazione di una data platform abilitata all’utilizzo di una ricca serie di soluzioni di Intelligenza Artificiale e Machine Learning in forma integrata con tutto l’ecosistema Iveco Group .
Progetto Iveco Group Intelligent Supply Chain, le discriminanti della selection
Le motivazioni che hanno indirizzato lo sviluppo della Intelligent Supply Chain su una platform Cloud sono riconducibili a tre aspetti: l’affidabilità delle infrastrutture e delle applicazioni Cloud; la possibilità di garantire uno sviluppo incrementale e scalabile e il valore delle competenze e della partnership tra Capgemini e AWS.
Eraldo Federici, Manufacturing, Aerospace, Life Sciences Director di Capgemini Italia, ha dichiarato: «Gli ultimi anni hanno testimoniato l’importanza per le aziende di una Supply Chain facilmente monitorabile e tracciabile in modo trasparente. In questo contesto, la tecnologia può giocare un ruolo fondamentale, perché rende possibile lo sviluppo di nuove soluzioni in grado di garantire risultati efficaci anche sul piano della sostenibilità. La nostra collaborazione con Iveco Group e AWS va proprio in questo senso e ci permette di mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra expertise in questo campo per l’implementazione di una Digital Supply Chain».
Who's Who
Eraldo Federici
Manufacturing, Aerospace, Life Sciences Director di Capgemini Italia
In particolare, la scelta legata al disegno del servizi Cloud si è ispirata ai casi d’uso e alle best practice di AWS for Manufacturing in diverse fasi come Smart Manufacturing, Supply Chain, Smart Product & Services e Sustainability.
Tracciabilità completa
Più in dettaglio il ruolo del Cloud per un progetto con questa complessità e con questa articolazione è stato determinato dalla necessità di garantire un piano di sviluppo incrementale, sia per quanto riguarda il rilascio di use case, sia per quanto attiene al coinvolgimento degli impianti e dei servizi coinvolti.
La roadmap è appunto partita con il rilascio dello use case dedicato a “End to End Inbound Traceability”, è proseguita con la “End to End Supplier arbitration” e prevede lo sviluppo dello use case relativo agli obiettivi di Sustainability.
Le evoluzioni future
In termini di evoluzione, il progetto è impostato anche per fornire supporto a Iveco Group nello sviluppo di soluzioni adeguate a use case più “specifici”, come quello relativo a “Yard & Dock Management”, per la gestione ottimizzata dei piazzali e delle banchine.
Il valore del progetto risiede inoltre nella capacità di mettere a disposizione dati e conoscenza in grado di individuare “nuovi use case”, ovvero attività che possono essere ottimizzate e riviste proprio grazie alla visibilità e alla conoscenza che arriva dalla Control Tower. Un esempio in questo senso è rappresentato dai vantaggi in termini di efficienza nella gestione delle risorse relative agli Urgent Freight.
La disponibilità di dati precisi in merito all’inventory su tutti gli impianti consente di affrontare con maggior precisione le scelte che spingono all’utilizzo di servizi di trasporto aereo urgente, in favore di soluzioni alternative meno costose, più efficaci e più sostenibili.