La pandemia da Covid-19 ha dato uno scossone all’economia, e a quella del nostro Paese in particolare, che si ripercuoterà sulle aziende per molti anni a venire. Il Coronavirus ha, però, avuto il merito di riaccendere negli imprenditori e nelle organizzazioni uno spirito di solidarietà e senso civico che non pensavamo potesse esistere.
Le iniziative di solidarietà messe in campo dal settore privato in questa prima fase dell’emergenza Coronavirus sono davvero numerose. Ferrero, Armani, Della Valle, Valentino, Polegato (Geox) e molti altri capitani d’industria hanno contribuito con finanziamenti anche cospicui ad attrezzare i reparti di terapia intensiva degli ospedali.
Il mondo del fashion si è mobilitato da subito convertendo gli stabilimenti verso la produzione di quelle mascherine che nelle prime settimane dell’emergenza erano praticamente introvabili e che anche nei mesi a venire saranno una dotazione indispensabile per tutti noi. A fare da apripista è stato il Gruppo Miroglio: la fabbrica di capi da collezione di Govone (CN) produce ora mascherine riutilizzabili in cotone antigoccia, seguito da Herno e Calzedonia. Le linee produttive di Prada, Gucci e Armani sono state trasformate per rifornire i medici in prima linea sul fronte dell’emergenza Coronavirus di camici ospedalieri.
Diverse startup si sono attivate per fornire risposte efficaci ai bisogni di un sistema sanitario al collasso: le foto delle maschere da sub Decathlon Easybreath trasformate in respiratori per uso ospedaliero hanno fatto il giro del mondo. Merito di un kit adattatore stampato in 3D realizzato dagli ingegneri della startup Isinnova su consiglio di un primario rianimatore bresciano. È sempre italiana la paternità del primo processo anti-contraffazione per i tamponi Covid-19 che sfrutta i registri distribuiti. I nuovi kit diagnostici sviluppati dalle padovane AB Analitica e AZ Lab utilizzano la Blockchain per garantire agli operatori di laboratorio la provenienza del materiale biologico contenuto nei tamponi nasofaringei, tramite la semplice lettura di un codice QR.
La solidarietà concreta del mondo del digitale per le aziende
L’estro e la capacità di problem solving sono i tratti salienti degli interventi di solidarietà messi in campo dall’industria del digitale in questi mesi di convivenza con il Coronavirus. Azioni utili per sostenere in modo efficace le attività produttive e i servizi pubblici, durante il lockdown e dopo. Numerosissimi i servizi, le App e le piattaforme messe a disposizione gratuitamente nell’ambito dell’iniziativa Solidarietà Digitale del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione. Soluzioni per l’attivazione rapida di Smart Working ed eLearning, app di contact tracing, corsi di posizionamento SEO e creazione di siti web… Ma la solidarietà del comparto non si limita alle iniziative mappate dal sito ministeriale. Nelle scorse settimane è nato Imprenditori Digitali Riuniti, un gruppo di Chief Digital Officer e top manager che offre gratuitamente le proprie competenze per aiutare le aziende alle prese con l’avvio di percorsi di eCommerce e vendita a distanza. Il time-to-market in questi momenti è fondamentale, ed ecco perché gli Imprenditori Digitali Riuniti offrono due ore di consulenza settimanale gratuita alle aziende che lo richiedono. Visto che il distanziamento sociale dovrà diventare una consuetudine per parecchio tempo, è fondamentale comprendere, oggi più che mai, che l’eCommerce è una leva competitiva fondamentale per far ripartire le attività.
La solidarietà digitale che aiuta la business continuity
Con l’economia quasi completamente paralizzata, è fondamentale per gli imprenditori trovare un modo per continuare a fatturare. Ci ha pensato la startup ADP, con il marketplace Simplextra: le aziende possono creare gratuitamente un negozio online e vendere i loro prodotti anche in un periodo in cui i punti vendita sono chiusi. Oltre ad assicurare la continuità del fatturato, il marketplace offre anche ai consumatori finali la possibilità di sostenere i commercianti in questo periodo particolarmente difficile, attraverso un sistema di voucher scontati da utilizzare una volta finita l’emergenza.
Una continuità operativa necessaria anche nel manifatturiero, ma senza compromessi sulla sicurezza degli operai. E proprio grazie al digitale è possibile coniugare produttività e distanziamento sociale: FANUC ltalia, nome di spicco dell’automazione di fabbrica, mette a disposizione gratuitamente per un mese alle manifatture che ne fanno richiesta 10 robot collaborativi e 5 robomacchine per lo stampaggio della plastica, occupandosi anche della loro installazione e offrendo la possibilità di proseguire il noleggio per atri due mesi a condizioni particolarmente vantaggiose.
L’impegno del Gruppo Digital360
Anche il nostro Gruppo, Digital360 ha messo in campo una serie di iniziative gratuite per supportare le aziende nella gestione più efficace del lockdown e della ripartenza. In particolare, è possibile accedere gratuitamente alla registrazione del webinar “Smart Working ai tempi del Coronavirus: la testimonianza delle aziende e come trasformarlo in cambiamento reale”, che ha raccolto i contributi diretti di Zurich e A2A. Sempre gratuitamente sono disponibili 2 videocorsi, pensati rispettivamente per aziende e amministrazioni pubbliche, che guidano passo a passo gli utenti verso l’adozione di modelli di lavoro agile. Il primo, “Smart Working per l’emergenza Coronavirus” è accessibile alla sezione videocorsi di 360digitalskill.it. Il secondo, invece, è fruibile su FPA Digital School.