sviluppo dell’ICT a supporto della ricerca medica, delle
pratiche cliniche, dell’assistenza ai cittadini-utenti e,
più in generale, di tutti i processi di gestione. Sempre più
spesso gli investimenti ICT sono orientati, nella maggior parte
delle aziende sanitarie, al supporto dei processi primari di
diagnosi e cura, dopo aver consolidato le aree amministrative
più tradizionali, con particolare
attenzioneall’integrazione fra la gestione clinica e quella
amministrativa. Lo rivela la ricerca 2008/2009
dell'Osservatorio ICT in Sanità della School of Management
del Politecnico di Milano, che ha coinvolto attraverso una survey
118 Chief Information Officer e 175 tra Direttori Generali,
Amministrativi e Sanitari.
Anche i Chief Information Officer e i membri della Direzione
Strategica stanno gradualmente prendendo atto del fatto che la
tecnologia è destinata a supportare in modo rilevante e decisivo
non solo i processi correnti, ma anche lo sviluppo,
l’innovazione e i cambiamenti organizzativi
all’interno delle aziende.
Tuttavia, questa tendenza, così come la piena comprensione del
carattere strategico delle ICT, non è ancora massivamente e
uniformemente diffusa sul nostro territorio. Da questo
scollamento ne può derivare una sostanziale perdita di
opportunità, elemento questo che risulta essere particolarmente
critico soprattutto se si pensa che il periodo di crisi che
stiamo vivendo imporrebbe un impiego sempre più efficace ed
efficiente delle risorse, seppur limitate, a disposizione.
Dall’analisi effettuata emerge che i budget dedicati dalle
aziende sanitarie agli investimenti ICT non sono affatto in
diminuzione e che gli squilibri nella diffusione dell’ICT
non sembrano affatto destinati a ridursi, ma al contrario ad
accentuarsi nei prossimi anni, con aziende che investiranno
pesantemente nell’informatizzazione e altre che ridurranno
ancora di più le spese in ICT. Il 90% delle aziende del campione
– di cui una quota significativa è attribuibile a quelle che
hanno già effettuato investimenti consistenti negli anni passati
– continuerà a investire e, nel 34% dei casi, aumenterà i
budget dedicati alla spesa ICT. Una contrazione, invece, si
registrerà nella spesa di quelle aziende che già oggi devono
colmare un forte gap di informatizzazione: in particolare questo
fenomeno interessa le aziende sanitarie localizzate nelle regioni
del Centro e del Sud Italia.