La sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale sono lussi che in tempi di crisi non ci possiamo più permettere? Il dubbio aleggia nella mente di molti manager e imprenditori, impegnati a far quadrare i conti delle loro aziende in una congiuntura particolarmente difficile. Ma la risposta, certificata da autorevoli studi di settore tra cui l’RGA responsibility Report 2012 è: assolutamente no. Anzi, l’attenzione a queste tematiche non è solo un dovere morale, perché è ormai noto a tutti che le risorse del Pianeta sono in rapido esaurimento e non possiamo far finta di non saperlo, ma è anche economicamente conveniente. Solo che i ritorni in termini di competitività non sono immediati, quindi è necessario un impegno strategico, che guardi cioè al lungo periodo, un approccio che purtroppo in Italia solo poche imprese virtuose hanno adottato.
Fra queste, tra le altre, ci sono Arval, Assicurazioni Generali, Ducati Energia, Expo, Fiat, Inps, Terna, e, nel mondo IT, c’è Sap che da tempo porta avanti molteplici iniziative a favore dell’ambiente e dell’inclusione sociale, coinvolgendo dipendenti, partner e clienti.
«Coniugare profitto con trasparenza e responsabilità è assolutamente possibile, anzi è un’opportunità per sviluppare il business in modo sostenibile – ha affermato Luisa Arienti, AD di Sap Italia, aprendo i lavori del secondo Sustainability Forum, evento organizzato nella sede milanese della società di software che ha avuto come keynote speaker l’economista Jacques Attali – . Impegnarsi in questo senso è un dovere per le imprese e ancor di più per le imprese IT, che possono innovare prodotti e servizi avendo come obiettivo il miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita delle persone: è nostra ferma volontà allargare la squadra che ci accompagna in questo percorso avviato tempo fa».
L’impegno di Sap è concreto a partire dalla sede Sap di Vimercate (MI), un palazzo ispirato ai massimi criteri di ecosostenibilità oggi disponibili. Inoltre, con il coinvolgimento dei dipendenti Sap sono attivi diversi progetti sul campo che utilizzano la tecnologia come leva per lo sviluppo, realizzati in collaborazione con ONG locali in Ghana, in Brasile e in India, come ha illustrato Tiberio Tesi, Chief Sustainability Officer di Sap Italia e Head of Human Resources for Emerging Markets EMEA.
In questo quadro si inserisce una nuova e importante iniziativa che vede Sap nel ruolo di apripista e modello di riferimento per il mondo ICT italiano. È stata infatti annunciata la firma un accordo di collaborazione con il Ministro dell’ambiente Clini che punta a promuovere iniziative di sostenibilità ambientale per la riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima provocato dalle aziende del settore dell’Information Technology. Si tratta di un accordo volontario che vedrà esperti del Ministero e dipendenti Sap lavorare fianco a fianco nel diffondere modelli sostenibili di produzione e consumo nella riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra su due fronti: da un parte per gli impatti diretti sul clima delle attività proprie di Sap nelle due sedi di Roma e di Vimercate, dall’altra per i benefici indiretti generati dall’implementazione presso le imprese clienti di soluzioni tecnologiche Sap per gestire in modo responsabile il proprio business.