Non proteggere adeguatamente i propri dispositivi può provocare dei danni considerevoli. È quanto conferma una recente ricerca condotta da Kaspersky Lab e B2B International che ha rivelato come nel corso dell’ultimo anno quasi il 45% degli utenti che utilizza Internet abbia subito dei danni per via di software infetti. Nonostante i malware più diffusi operino su sistema operativo Windows, anche chi utilizza Android e Mac OS X non si può ritenere esente da questa minaccia; infatti, il 13% degli utenti Android e il 6% degli utenti Mac OS X ha subito attacchi. Il 30% degli utenti è stato bombardato da pubblicità invasiva e il 20% ha trovato programmi non richiesti sul proprio dispositivo.
Tra le conseguenze peggiori si sono rilevate modifiche al browser o alle impostazioni di sistema, la perdita o il furto di dati personali, pubblicazioni non autorizzate sui social e intrusioni nella Webcam. Il 12% degli intervistati pensa che il proprio dispositivo sia stato infettato visitando un sito sospetto; l’8% crede che la causa possa provenire da un’unità Usb di terzi o dall’installazione di un’applicazione dannosa, mentre un altro 7% ritiene che l’infezione possa provenire da un allegato di una e-mail. Lo studio ha inoltre evidenziato che l’11% degli intervistati ha pagato i cyber criminali per poter sbloccare il proprio dispositivo oppure per decriptare file personali (6%). In generale, il 33% ha subito perdite finanziarie dovute al ripristino del proprio dispositivo o per essersi dovuti dotare di software che debellasse l’infezione malware, per non parlare di chi è stato costretto a sostituire addirittura il proprio hardware.
«È sufficiente essere un po’ più prudenti, in questo modo si potrebbero evitare costi imprevisti ed effetti spiacevoli – ha sottolineato Morten Lehn, managing director di Kaspersky Lab -. Basta seguire poche e semplici regole: non utilizzare chiavette Usb non verificate, utilizzare solo applicazioni scaricate da store ufficiali, aggiornare il sistema operativo e le applicazioni ed effettuare la scansione dei file con una soluzione di sicurezza prima di aprirli. La chiave per rimanere al sicuro sta nella capacità di prevedere problemi potenziali, prendendo le necessarie precauzioni».