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IA Generativa in azienda, cosa ci aspetta nel 2025



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Il modello degli AI Agents è ormai affermato, con i copilot che sono diventati la nuova interfaccia dei sistemi aziendali: basta chiedere, con un prompt, per ottenere il risultato. La trasformazione del mondo del lavoro avanza rapidamente, spinta dai big del software come SAP, che già propone 100 casi pronti all’uso all’interno del suo sistema

Pubblicato il 10 dic 2024

Manuela Gianni

Direttrice, Digital4Executive



AI GENERATIVA IN AZIENDA

L’ IA generativa sta rapidamente trasformando l’IT aziendale. Ci aspetta un futuro in cui gli AI Agent saranno le nuove Enterprise Application, con i copilot AI come interfaccia utente. “L’Intelligenza Artificiale generativa sta diventando nel mondo del lavoro quello che è il navigatore per i nostri spostamenti: basta dire dove vogliamo andare per ottenere il risultato”. Il paragone è di Jesper Schleimann, AI Officer di SAP EMEA, che in un incontro ha delineato il presente e futuro della GenAI per il mondo business, evidenziando come tutto si sta muovendo molto in fretta, cambiando profondamente il modo di lavorare e i processi, e che le aziende inevitabilmente devono tenere il passo della trasformazione.

IA generativa, la velocità della trasformazione

L’accelerazione dell’innovazione generata in questo ambito è tale da superare la Legge di Moore, che ha governato per decenni l’IT, e che prevede il raddoppio ogni 18 mesi della capacità di calcolo. Oggi non vale più: con l’AI il raddoppio è ogni 6 mesi, e il ritmo dei progressi è tale che i modelli AI dopo 20 giorni già non sono più attuali. “Questo significa che si allarga sempre più il gap fra i pionieri e chi rimane indietro. Attualmente, nella regione EMEA sono appena il 13% le aziende che la stanno adottando con un buon livello di maturità. Significa come minimo che la governance, le competenze, la gestione dei dati e la tecnologia, sono trasversali in tutti i progetti, e non decise a livello dipartimentale”, ha detto Schleimann.

Anche gli analisti confermano che lo scenario in rapida evoluzione. IDC prevede che entro il 2026, il 30% delle grandi organizzazioni dell’area EMEA triplicherà i tassi di conversione e ridurrà il tempo necessario per il ritorno dell’investimento a meno di un anno, passando dall’adozione dell’IA a livello solo dipartimentale ad applicazioni di IA scalabili e trasversali.

Semantic data: accurati nel contesto

La chiave, secondo l’esperto, è dare un contesto ai dati e collegarli fra loro. La natura dell’AI è probabilistica, non deterministica, il che significa che cerca di indovinare il futuro. Non solo, grazie alla connessione fra dati di diverse fonti svela informazioni nascoste, ci dice cosa fare.

“Le aziende hanno bisogno di creare il contesto, di garantire sicurezza e di operare su scala. In questo modo la Business AI riesce a essere rilevante, cioè focalizzata sui business case, affidabile e responsabile, ovvero trasparente”, ha detto Schleimann.

AI Agents, le nuove applicazioni aziendali

Il modello che si è affermato come vincente è quello degli AI agents, che si stanno moltiplicando e sono destinati a diventare le nuove applicazioni aziendali. Gli agenti di intelligenza artificiale possono interagire autonomamente con l’ambiente e ragionare iterativamente, cioè svolgendo il compito assegnato in più fasi, per raggiungere un obiettivo. Possono utilizzare strumenti e processi diversi, ragionare e pianificare.

IDC stima che entro il 2028, il 40% dei professionisti aziendali delle prime 500 aziende EMEA si affiderà ad agenti e orchestratori di intelligenza artificiale per la reportistica e i flussi di lavoro dei dati, accelerando la democratizzazione dell’accesso ai dati per risolvere più rapidamente le sfide aziendali. Questa proliferazione aprirà dunque un tema di governance per le aziende, che dovranno anche gestire i costi degli agenti.

SAP: già 100 casi d’uso pronti

I nuovi servizi nati con l’IA generativa, applicazioni stand alone dedicate a compiere attività specifiche, sono esplosi negli ultimi mesi, ma per le organizzazioni si pone come sempre il problema di integrarli all’interno degli stack già in uso. Per questo, le aziende guardano con favore soluzioni native delle applicazioni che già utilizzano. Gli ERP, spina dorsale del business, sono il terreno più fertile per soluzioni di AI generativa che potenziano le attività delle persone all’interno di processi già esistenti, semplificando e accelerandone il lavoro. SAP sta lavorando in questa direzione da tempo, in collaborazione con l’ecosistema di partner: già oggi sono disponibili 100 casi d’uso, scenari applicativi pronti per essere utilizzati e personalizzati, in tutte le aree di business, dal Supply Management all’HR al CRM. L’interfaccia è Joule: un copilot che lavora come un collega esperto, che viene in aiuto per risolvere problemi, già accessibile nell’80% delle applicazioni della software house. Il vantaggio della GenAI nativa nell’ERP è che rende immediato l’accesso ai dati aziendali, che sono in SAP4Hana, per offrire nuove funzionalità. Tutti i principali vendor di software propongono un copilot, e questo porterà le aziende in futuro a trovare un modo per integrarli e personalizzarli.

Esempi di applicazioni di IA generativa

Ad esempio, Joule può aiutare nella ricerca di personale: avendo accesso alle informazioni sulle persone che lavorano in un certo team, può creare un nuovo annuncio immediatamente.

In ambito Finance, Joule aiuta a creare report o a fare il bilancio; dato che capisce il contesto dei dati, opera come un consulente, non solo come un analista, quindi può anche scrivere i commenti.

L’IA generativa di Joule può anche analizzare e gestire contratti, attività che richiede molto tempo perchè in genere sono documenti lunghi. Semplicemente con un prompt, quindi senza sviluppare nulla, oggi è possibile analizzare i pdf, estrarre le informazioni chiave di cui si ha bisogno (nome del fornitore, valuta…), fare un confronto con i dati dell’ERP per validare i dati estratti dal contratto, ad esempio accedendo alle fatture del fornitore, o confrontare il contratto con altri documenti della medesima azienda fornitrice.

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