Intervista

HP, un “nuovo stile IT” che supporta la crescita

Stefano Venturi, AD del Gruppo Hewlett-Packard in Italia e Corporate Vice President Hewlett-Packard Inc., parla di trasformazione digitale e di nuove modalità di fruizione e gestione dell’IT per supportare il rilancio dell’economia italiana, aumentando l’efficienza delle imprese. La visione tecnologica di HP è incentrata su temi come Cloud, Big Data, sicurezza e mobilità

Pubblicato il 23 Feb 2015

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Stefano Venturi, Amministratore Delegato gruppo Hewlett-Packard in Italia e Corporate Vice President Hewlett-Packard Inc.

Secondo la Digital Innovation Academy del Politecnico di Milano, il 2015 sarà caratterizzato da un’ulteriore contrazione degli investimenti ICT, come effetto della crisi. Come affrontare questo scenario?

«Credo che occorra concentrarsi sulle potenzialità ‘concrete’ dell’innovazione tecnologica, in grado di generare opportunità ed efficienza per PA e imprese, abilitando quella trasformazione digitale che resta fattore imprescindibile per la crescita economica e occupazionale del Paese», dice Stefano Venturi, AD del Gruppo Hewlett-Packard in Italia e Corporate Vice President Hewlett-Packard Inc.

Secondo il manager, una condizione indispensabile è costruire un ecosistema favorevole a tale evoluzione – pensiamo ad esempio ai datacenter, le ‘fabbriche digitali’ – creando le adeguate condizioni normative, burocratiche e infrastrutturali.

In questo contesto, HP si pone come agente di trasformazione, a supporto delle organizzazioni nel percorso di evoluzione digitale, grazie alla propria eccellenza tecnologica, a competenze e risorse, ad un portafoglio di infrastrutture e soluzioni innovative.

«In HP parliamo di un “nuovo stile di IT”, abilitato da trend come Cloud e Big Data, da esigenze di mobilità e di sicurezza, in un mondo in rapida evoluzione in cui cambiano le modalità di fruizione e gestione dell’IT e sempre più caratterizzato dall’Internet of Things», prosegue Venturi. Anche nel 2015, infatti il Cloud continuerà a giocare un ruolo centrale nell’ICT, già oggi volano indispensabile per la modernizzazione del Paese.

HP dispone di un ampio portafoglio di soluzioni e servizi (HP Helion) e recentemente ha anche annunciato un accordo con Telecom Italia, con l’obiettivo di supportare aziende e PA in una nuova informatizzazione basata su infrastrutture Cloud avanzate.

Ma la grande sfida sono i Big Data: «La crescita esponenziale delle informazioni digitali – e in particolare di quelle non strutturate – rappresenta un fenomeno globale che riguarda anche le aziende italiane. Per gli strumenti Big Data Analytics la sfida è giocata sulla capacità di creare reale ‘valore’ per il business – e quindi vantaggio competitivo – attraverso l’analisi contestualizzata e la correlazione dei dati, il cosiddetto ‘meaningful computing’. Come HP pensiamo di avere un posizionamento unico, grazie alle soluzioni e competenze di Vertica ed Autonomy, società acquisite negli ultimi anni e leader di settore».

Un altro tema centrale per HP è la scuola, snodo cruciale per la trasformazione digitale ed esempio di come le tecnologie possono tradursi in nuove opportunità: condivisione di contenuti, nuovi modelli didattici, cultura e competenze per le generazioni future.

Guardando al futuro, Venturi cita due esempi di sviluppo degli HP Lab che anticipano i tempi. «“Blended Reality Ecosystem” è un ecosistema di tecnologie fra cui la stampa 3D, che aiuterà a ridurre le barriere tra il mondo digitale e quello fisico, favorendo la creazione di nuovi mercati nei quali inventare, costruire e interagire senza filtri o limitazioni, o il progetto “The Machine” che permetterà di gestire l’esplosione dei dati, reinventando le architetture del computing».

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