Un grande interesse verso il tema del Cloud & ICT as a
Service nelle aziende italiane: è questa la fotografia che
emerge dai risultati dell’Osservatorio Cloud &
ICT as a Service della School of Management del
Politecnico di Milano che è stata condotta coinvolgendo oltre
160 tra CIO e Responsabili dei Sistemi Informativi tra la fine
2010 e l’inizio del 2011.
In un contesto in cui le definizioni di Cloud abbondano, i
convegni e i seminari su questo tema sono all’ordine del
giorno e le proposte dei fornitori di soluzioni IT sono in
continua evoluzione, i responsabili dei Sistemi Informativi
stanno iniziando a farsi una propria idea della rilevanza di
questo fenomeno per la loro organizzazione. Secondo quanto
dichiarato dal 66% dei CIO intervistati,
infatti, il Cloud rappresenta un trend rilevante e che
costituisce un fenomeno molto importante per
l’azienda, solo il 12% del campione si mostra
invece scettico ritenendo che questo paradigma non presenti reali
elementi di innovazione e di discontinuità rispetto
all’outsourcing tradizionale o che sia solo la moda del
momento.
Figura 1. Il Cloud per i CIO delle aziende
italiane
Fonte: ricerca 2010 dell’Osservatorio
Cloud & ICT as a Service della School of Management del
Politecnico di Milano
I risultati della Ricerca mostrano dei riscontri incoraggianti
non solo in riferimento alla rilevanza del Cloud secondo i
Responsabili dei Sistemi Informativi, ma anche in termini di
diffusione delle iniziative classificate nelle tre diverse
modalità Infrastructure as a Service (IaaS), Platform as a
Service (PaaS) (Figura 2); questo è vero, soprattutto in
ambito SaaS, dove già il 63% delle aziende dichiara di aver
realizzato almeno un’iniziativa utilizzando questo
approccio, solo il 22% dei CIO del campione dice, al
contrario, di non avere alcun progetto in corso. La restante
parte degli intervistati si divide tra chi segnala iniziative in
fase di sperimentazione e chi, invece, sta ancora facendo delle
valutazioni in merito.
Le premesse, dunque, sono buone ma è importante ricordare che,
per poter cogliere appieno i benefici che questo paradigma potrà
generare, è necessario che questi progetti di introduzione siano
accompagnati da coerenti iniziative di adeguamento dei
Sistemi Informativi aziendali.
Un secondo elemento da non trascurare è che questi progetti non
hanno solo un impatto tecnologico sull’azienda ma
generano degli effetti anche sulla sua
organizzazione: ne è un esempio il crescente ruolo
giocato dalle Line of Business nella scelta degli strumenti e
delle applicazioni IT necessari per svolgere le loro attività.
Queste implicazioni organizzative rendono perciò necessaria
l’introduzione di procedure per la gestione del
cambiamento e per l’adeguamento delle competenze
che la Direzione dei Sistemi Informativi deve possedere per
riuscire a governare al meglio le iniziative di Cloud. Senza
questi accorgimenti le aziende rischiano di considerare il Cloud
una semplice innovazione tecnologia, atteggiamento che
limiterebbe la loro capacità di cogliere tutti i benefici che
questo sarebbe in grado di offrire.
Entrando più nello specifico nel dettaglio delle soluzioni
presenti è possibile vedere come tra i più utilizzati vi siano
le applicazioni di gestione delle Risorse Umane, i
portali aziendali, la posta elettronica, i sistemi di Unified
Communication & Collaboration e i servizi di conservazione
sostitutiva. Meno diffusi, ma comunque in crescita, vi
sono CRM, sistemi di produttività individuale e soluzioni di
scambio documentale. Più di nicchia, infine, eCommerce, sistemi
di business intelligence, sales force automation, amministrazione
finanza e controllo.
Sempre secondo le rilevazioni dell’Osservatorio, il
modello IaaS presenta un livello di diffusione altrettanto
significativa: la percentuale di organizzazioni che
hanno ad oggi almeno un’iniziativa basata su questo
paradigma sono il 49% del campione, mentre nel
22% dei casi vi sono dei progetti in fase sperimentale oppure si
è in fase di valutazione. Capacità elaborativa e storage sono,
ad oggi, le soluzioni che risultano maggiormente diffuse tra le
aziende del campione dell’Osservatorio.
Più indietro rispetto agli altri due modelli, invece, è
il PaaS che presenta una percentuale di adozione e di
sperimentazione ancora molto limitate: il 24% nel primo
caso e l’11% nel secondo. Questo segnale non deve essere
però visto in termini completamente negativi poiché bisogna
considerare che, nel corso dei prossimi anni, saranno molte le
organizzazioni a introdurre iniziative di questo tipo,
soprattutto relativamente ai sistemi di supporto alla IT
governance e ai business process management system che alcune
organizzazioni stanno sperimentando e che prevedono di introdurle
nel breve periodo.
Figura 2. Lo stato di adozione del Cloud & ICT as a
Service
Fonte: ricerca 2010 dell’Osservatorio
Fonte: ricerca 2010 dell'Osservatorio Cloud & ICT as a
Service della School of Management del Politecnico di Milano