fossero le “regole d’oro” da seguire per
adottare in maniera facile ed efficace i paradigmi di
fatturazione elettronica e portare evidenti benefici in azienda.
Nonostante il quadro dei benefici conseguibili sia chiaro e
indiscutibilmente “allettante” per qualsiasi
organizzazione desiderosa di migliorare i propri processi, la
diffusione delle soluzioni di fatturazione elettronica in Italia
è ancora tutto sommato ridotta. Quali sono i motivi che
rallentano l’adozione di queste soluzioni? La Ricerca 2009
dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e
Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di
Milano ha dedicato una parte delle proprie attività allo studio
delle barriere all’adozione della fatturazione elettronica,
riportandone i risultati all’interno di un Rapporto
disponibile sul sito www.osservatori.net.
Gli ostacoli (veri o presunti) che frenano la diffusione dei
progetti di fatturazione elettronica e di integrazione del ciclo
dell’ordine possono essere ricondotti a due principali
categorie: quelliesterni alle organizzazioni – ossia legati
a scelte di sistema, sulle quali la singola organizzazione ha
poca o nessuna capacità di influenza – e quelli interni
alle organizzazioni.
Appartengono alla prima categoria gli ostacoli generalmente
indicati come:
• la “confusione normativa”, intesa come scarsa
chiarezza del quadro normativo, che porta con sé una elevata
percezione del rischio di non conformità;
• la “mancanza di standard”, intesa in senso
lato come la difficoltà a sviluppare progetti di integrazione
B2b, per mancanza di strumenti di interoperabilità o per scarso
commitment da parte di clienti e fornitori.
Alla seconda categoria appartengono, invece, tutti quegli
ostacoli di natura organizzativa – interni alle aziende
– che possono condizionare la partenza e lo sviluppo dei
progetti di fatturazione elettronica. Le tre tipologie più
tipicamente riscontrate sono le seguenti:
• “la scarsa consapevolezza del valore” che
questi progetti possono portare;
• “la frammentazione del ciclo
ordine-pagamento”, sia da un punto di vista organizzativo
sia in relazione ai sistemi informativi di supporto, che spesso
ostacola una visione integrata del processo;
• “la scarsa propensione alla collaborazione verso
l’esterno”, con clienti e fornitori.
Questi ostacoli hanno chiaramente rilevanza diversa a seconda del
modello di fatturazione elettronica considerato. Nei progetti di
conservazione sostituiva e fatturazione elettronica a norma di
legge, la barriera normativa è tipicamente considerata come la
più critica. Nei progetti di fatturazione elettronica
strutturata e, ancor più, nei progetti di integrazione del ciclo
ordine-pagamento entrano in gioco – in modo più o meno
consapevole – anche le altre tipologie di ostacoli.