Si è svolta nelle scorse settimane a Milano la tappa italiana del Fujitsu World Tour. Un evento che, come racconta Emanuele Baldi, Channel sales director di Fujitsu Italia, aveva degli obiettivi precisi: «Il Fujitsu Tour ha avuto l’obiettivo di portare il nostro messaggio al mercato italiano. Come tutti gli anni abbiamo invitato i principali utenti finali, i nostri partner più importanti per raccontare la strategia di Fujitsu, le nostre innovazioni tecnologiche e anche come vediamo il futuro prossimo e lontano. Quest’anno il messaggio del Fujitsu World Tour è stato molto orientato alle soluzioni tecnologiche in ambito data center: in particolare, ci siamo focalizzati sull’onda dell’iperconvergenza e del software defined. La nostra iperconvergenza si basa su molte tecnologie, noi siamo molto aperti a terze parti. Le nostre appliances, la famiglia Primeflex, si basa su soluzioni VMware, Microsoft, ma anche open source come Red Hat». Il punto di vista del vendor è che «non esiste la soluzione ideale per tutti, ma soltanto quelle giuste per ogni singolo utente finale. Le nostre soluzioni spaziano per piccole aziende a quelle per grandissime imprese. In parallelo all’evento istituzionale abbiamo tenuto un evento specifico per il canale, dove abbiamo invitato i nostri partner principali ma anche aziende interessate a lavorare con Fujitsu. Qui abbiamo parlato di soluzioni e prodotti, cercando anche di fornire una vision sulle opportunità per gli operatori di canale: il mondo va verso una digitalizzazione estrema e verso una convergenza delle soluzioni. E come approcciare questa rivoluzione non è sempre facile per i partner».
Alcuni di quelli presenti all’evento sembrano però aver recepito l’importanza di questo cambiamento: Salvatore Cipriano, responsabile commerciale AreaSud del Gruppo mega, ha raccontato come l’azienda abbia realizzato grandi progetti in ambito universitario grazie alla tecnologia Fujitsu. Tra questi, un importante progetto di virtualizzazione presso l’ateneo di Reggio Calabria. Allo stesso modo Luca Marini, amministratore unico presso Mips Informatica Spa, società ligure che si occupa di infrastrutture da 25 anni, racconta come, «Il nostro rapporto con Fujitsu è nato 5 anni fa, ai tempi cercavamo un marchio alternativo rispetto a quello del nostro vendor principale. È stata una relazione di successo perché con loro abbiamo trovato un modo più vicino di lavorare, in cui Fujitsu si fa carico delle esigenze presenti sia a livello tecnico che commerciale di noi partner. Questo incontro di Milano, inoltre, ci ha aiutato ad avere uno sguardo più ampio sul futuro».