Grazie agli smartphone abbiamo letteralmente in mano una marea di preziose informazioni praticamente su tutti gli ambiti. Anzi, forse anche un po’ troppe, considerato il poco tempo libero che le persone comuni hanno a disposizione. E che dunque non hanno voglia di perderlo in complicate e spesso poco utili ricerche via web. Tutto questo spiega il rinnovato interesse verso gli assistenti personali digitali. Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato delle mosse di Google, che punta a immettere nel nuovo sistema operativo Android Mashmallow un Google Now potenziato. Molto interessante è anche la strategia messa in atto da Microsoft, che ha reso disponibile il suo assistente Cortana per Android. Della partita, ovviamente, c’è anche Siri di Apple. L’ultima novità è che un nuovo big è pronto a competere.
Si tratta di Facebook, che ha appena incominciato a testare, M è un personal digital assistant che funzionerà all’interno della chat Messenger. I compiti e le capacità di M dovrebbero essere simili a quelli degli altri assistenti personali, ma da Facebook si premurano di precisare che M non dovrebbe limitarsi soltanto a rispondere a delle domande o a compiere delle semplici ricerche, ma dovrebbe effettivamente completare gli incarichi assegnati. tramite M dovrebbe cioè essere possibile acquistare effettivamente gli desiderati oggetti, prenotare ristoranti, viaggi, appuntamenti e altro ancora. Così da permettere agli utenti di risparmiare tempo e “concentrarsi su ciò che è davvero importante nella loro vita”. Facebook, al contrario di altri competitor (Google e Microsoft in particolare) non avrebbe particolare interesse a monetizzare direttamente da questo nuovo servizio (grazie all’advertising pubblicitario), ma soltanto a rafforzare ulteriormente la propria chat.
Altra particolarità è che il sistema non funzionerà solo grazie a degli algoritmi ma sarà anche supervisionato da delle persone, ossia da un team Facebook, probabilmente per la gestione delle operazioni più complesse. Insomma, un investimento importante da parte dei social network, anche se è chiaro che, prima di uscire dalla fase beta e arrivare a servire le centinaia di milioni di utenti Messenger nel mondo occorrerà passare per una lunga e importante fase di test.