Il recente lancio da parte di WatchGuard di due nuove appliance di ‘extendible content security’ per piccole e medie aziende, i modelli XCS 280 e 580, è l’occasione per approfondire insieme a Fabrizio Croce, Area Director SEMEA della stessa WatchGuard, il concetto di appliance di network security, in grande ascesa soprattutto nelle piccole e medie aziende. “In pratica l’appliance è un unico apparato hardware e software che nel caso della network security fornisce tutte le funzioni di sicurezza necessarie per unità connesse a internet – spiega Croce -. Inoltre la collocazione è un aspetto fondamentale della sicurezza della rete, e una appliance disgiunta dai server aziendali può fare da baluardo, perché da una parte se c’è un problema hardware del server la sicurezza non si blocca, e dall’altra una vulnerabilità della sicurezza non mette subito automaticamente il server alla mercè di chi viola il sistema”.
La proposta di soluzioni di appliance di network security, aggiunge Croce, è ideale per le PMI con poche risorse da dedicare all’IT Security, perché riduce fortemente le esigenze di gestione, ma è in ascesa anche nel segmento enterprise, perché in un periodo come questo va incontro alle direttive di riduzione dei costi che i responsabili dell’IT e della sicurezza di moltissime aziende ricevono dai rispettivi top management.
Per le PMI senza un team IT dedicato
Tornando alle ultime soluzioni annunciate, “si tratta di due modelli rivolti a PMI che non hanno un team dedicato per la sicurezza IT, e fanno parte della nostra linea d’offerta appunto di Extendible Content Security, che si focalizza su data loss prevention e sicurezza di e-mail e flussi web in entrata nel sistema aziendale”. L’altro importante filone d’offerta di WatchGuard, con la linea di appliance XTM, è nel segmento UTM (Unified Threat Management), che in pratica è l’evoluzione dei tradizionali firewall di rete con funzioni di network intrusion prevention, gateway antivirus e anti-spam, VPN, content filtering, application blocking, data loss prevention e reporting. “Il target è molto orizzontale, con una scalabilità fino a 25.000 utenti con sole chiavi software, senza necessità di upgrade hardware, e le funzionalità infatti sono di livello enterprise, ciascuna basata sul best-of-breed del mercato: per esempio AVG per l’antivirus, Websense per il filtering, Broadweb per l’intrusion prevention. Ma la nostra quota di mercato più alta, e in aumento, è nel segmento delle aziende fino a 500 postazioni”. In Italia, continua Croce, il brand WatchGuard è diffuso soprattutto nelle PMI private e nella Pubblica Amministrazione Locale. “La filiale italiana è a Roma, con presenza anche a Milano, e ci avvaliamo di un canale con 4 distributori e circa 700 rivenditori attivi, di cui molti sono esclusivi, tra cui tutti quelli certificati, che sono 90”.