Trasformazione digitale, cloud, customer centricity, piattaforme abilitanti e vantaggi concreti per clienti e aziende. Sono stati questi i temi al centro dell’evento “Work Smarter. Get Stuff Done Italia”, organizzato da Teamleader lo scorso novembre.
L’evento è stata l’occasione per la scale-up belga – nota per la piattaforma SaaS di CRM, project management e fatturazione – di celebrare il suo primo anno in Italia, annunciare il rilascio del nuovo modulo fatturazione elettronica e condividere con professionisti e imprenditori strategie e suggerimenti pratici su come lavorare in modo più efficiente e affrontare la Digital Transformation. Digitalizzazione e customer centricity sono i temi al centro delle sfide attuali, che riguardano marketing e vendite, così come la sfera organizzativa e amministrativa, anche delle piccole e medie imprese.
Come ha sottolineato Lorenzo Tiberi, Sales Manager Italia di Teamleader, «non bisogna dimenticare che la maggior parte delle imprese italiane che oggi vive il passaggio al digitale e l’adeguamento alle normative europee come una spada di Damocle è fatta di piccole e micro realtà, all’interno delle quali spesso non esistono competenze IT specifiche. Queste imprese hanno bisogno di soluzioni intuitive e facili da implementare: è il caso della fatturazione elettronica nelle PMI, per cui è decisivo adeguarsi alla normativa e assolvere tutti gli obblighi in modo semplice e veloce. Consci di questo aspetto, nell’ideare il nostro pacchetto Fatturazione Elettronica abbiamo sfruttato la semplicità e flessibilità del nostro CRM per garantire un buon livello di personalizzazione in base alle specifiche esigenze di business». La piattaforma consiste in un add-on gratuito del modulo Fatture esistente e permette alle PMI di firmare automaticamente le fatture, inviarle tramite il partener tecnologico accreditato DocuMI, ricevere le fatture dai propri fornitori e conservarle per 10 anni, come prevede la legge.
All’evento, le piccole e medie imprese sono state protagoniste di un confronto nel corso di una tavola rotonda in cui hanno raccontato le reciproche esperienze. «Capita ancora oggi che le realtà di piccole dimensioni vivano con un po’ di preoccupazione l’adozione di soluzioni digitali: si chiedono che impatto avranno sui dipendenti, quali sono e saranno le difficoltà e quanto ci vorrà concretamente a implementarle. Va però sottolineato come ormai rispetto al Cloud, e alla conservazione e gestione dei dati aziendali, lo scettiscismo sia pressoché nullo: hanno ormai guadagnato la fiducia delle imprese. Noi di Teamleader puntiamo a supportare i clienti in tal senso: contribuiamo ogni giorno a superare i dubbi, aiutandoli a vivere il cambiamento come un’opportunità di crescita, attraverso un uso consapevole dell’innovazione digitale», ha ribadito Tiberi.
PMI: la Digital Transformation serve veramente e a che cosa?
«Oggi un’azienda che non ha il controllo dei dati non può competere sul mercato», ha raccontato Donato Cremonesi, CEO & Founder di Factory Communication, agenzia di marketing e comunicazione. «Noi seguiamo moltissimi clienti e alla base del business c’è sempre la stessa questione: quali sono i dati già in possesso dell’azienda e quali vuole avere. È qui che la Digital Transformation gioca un ruolo fondamentale perché permette di conoscere il mercato, conoscere i competitor e supportare le decisioni, per capire le azioni da intraprendere per migliorare le performance aziendali, organizzare meglio le attività rispetto ai collaboratori diretti e a quelli esterni. Noi, per esempio, gestiamo dei progetti con centinaia di task: se non avessimo una piattaforma che ci consente avere un totale controllo di ogni singolo elemento avremmo un problema. Se io ho i dati riesco a pianificare, riesco a capire quali sono le azioni da compiere e dove investire per migliorare la mia presenza sul mercato. Un progetto di Digital Trasformation per essere efficace deve partire da un cambiamento di mentalità, bisogna capire che affidarsi alla tecnologia è necessario, perché il mercato si evolve talmente velocemente che bisogna essere sempre un passo avanti: si tratta quindi di capire quali servizi voglio digitalizzare e portarli in Cloud per avere piena disponibilità dei dati».
Marco Volpe, fondatore e CMO di Edita, l’agenzia italiana di digital marketing specializzata nella promozione e nel digital branding delle aziende turistiche con oltre 400 clienti, ha sottolineato come la tecnologia sia per le aziende di piccole e medie dimensioni lo strumento che permette gestire il dato. «Lavorando a stretto contatto con queste realtà mi sono reso conto che, a prescindere dalle caratteristiche intrinseche di ciascuna di esse, in brevissimo tempo arrivano a capire qual è il valore del dato in formato digitale, perché può essere lavorato in maniera veloce ed efficace. E in tale senso la consapevolezza delle organizzazioni sta crescendo: non ha senso avere delle teorie se non si hanno i numeri, quindi digitale sì, ma mantenendo l’attenzione e gli occhi puntati sui dati e sugli elementi che hanno veramente valore per il business. Dal canto nostro, quando lavoriamo con le aziende seguiamo il motto “iniziamo pensando alla fine”, partendo dalla comprensione di quello che si vuole ottenere, per poi definire con quali piattaforme farlo. Per esempio, se l’obiettivo è avere indicazioni più chiare riguardo la redditività dell’azienda da portare in cda o da confrontare con gli investitori, i sistemi come Teamleader permettono di impostare la creazione di rapporti ben strutturati, impostandoli secondo procedure semplici. Ma nel caso in cui, com’è successo con qualche cliente, gli obiettivi sono diversi (ad esempio, di branding o di volumi di vendita perché hanno accordi con fornitori), è possibile attrezzarsi, richiedere personalizzazioni e contare sul supporto del partner tecnologico».
«Dobbiamo ricordarci che il digitale non è un obiettivo dell’azienda, è un mezzo con cui raggiungere obiettivi come miglioramento dell’esperienza cliente, aumento del fatturato, ottimizzazione dei processi, verso una struttura snella che consenta di cavalcare i trend di mercato – ha ribadito Marco Da Rin Zanco, CEO di Larin Group, l’agenzia di comunicazione cui fanno capo Larin (web agency), Polaris (agenzia creativa), Mostaza (sviluppo cloud), Marketeam (coaching marketing) e Mause (digitalizzazione beni culturali) -. Dal nostro punto di vista quando si intraprende un percorso di Digital Transformation bisogna, innanzitutto, pensare di fare un passo alla volta, ponendosi poi non tanto la domanda “quale tool utilizzare?” ma “se avessi la bacchetta magica, come vorrei trasformare la mia azienda?”: è da qui che comincia un percorso a tappe che porterà a costruire un’azienda smart».