La standardizzazione come mezzo per ottimizzare le soluzioni e ridurre i costi. Un’idea che ha già trovato applicazione in mille campi, tra cui nei sistemi IT, anche se non nell’ambito della realizzazione delle infrastrutture di data center – ossia all’insieme dei servizi di alimentazione, condizionamento, ecc. – che garantiscono il funzionamento dei sistemi.
“Con RiMatrix S vogliamo ridefinire l’economia del data center – spiega Alessio Nava, direttore della Divisione IT di Rittal – con una nuova architettura modulare che permette la costruzione di data center standardizzati ad alta efficienza energetica, riducendo al minimo i tempi di consegna, configurazione e messa in servizio”.
RiMatrix S (nella foto) è basato su un unico sistema di moduli preconfigurati, costituito da armadi server, dispositivi di rete, sistemi di climatizzazione e distribuzione di corrente in due versioni, con sei (Single 6) o nove (Single 9) armadi server, abbinabili tra loro per formare unità di dimensioni maggiori.
Rispetto ai data center su container già proposti da alcuni costruttori per applicazioni temporanee o d’emergenza, prevalentemente in esterno, la soluzione Rittal è scalabile su potenze più piccole ed è pensata per essere sfruttata all’interno di locali esistenti e in altre situazioni con vantaggi legati alla modularità e alla certezza del risultato finale.
L’efficienza è il primo obiettivo di Rittal, garantita attraverso flussi d’aria ottimizzati, confinati nei moduli del sistema dotati di dimensioni e caratteristiche conosciute. “Per questo i costi operativi sono calcolabili con precisione e Rittal può assicurare un valore PUE (power usage effectiveness, ndr) pari a 1,15 contro una media di efficienza dei data center tradizionali che difficilmente scende sotto 2,6”, precisa Nava.
I data center RiMatrix sono adatti a potenze server installate da 20 a 90 KW con costi del modulo base intorno ai 100 mila euro. “Un taglio che riteniamo possa costituire un’opzione interessante per il 30/50 per cento dei nostri clienti – precisa Nava – anche se per una parte restano necessarie soluzioni ad hoc. Oltre alla maggiore efficienza, il sistema consente di abbattere i costi di progettazione e i tempi d’implementazione, con un risparmio medio dal 20 a 30% rispetto a una implementazione tradizionale”.
Rittal ha realizzato finora in Italia circa 200 data center e conta, entro la fine dell’anno, di realizzarne almeno uno con la tecnologia modulare di RiMatrix S. Le aziende che, secondo Rittal possono ottenere maggiori vantaggi dall’utilizzo delle nuove componenti per data center modulari sono Telco, ISV, grandi centri di ricerca, spiega Nava, che confida sul successo ottenuto in pochi mesi in Germania da RiMatrix (due installazioni nelle prime settimane di disponibiltà) e sugli “early adopter”.