Due milioni sono già stati elargiti e in cassa ce ne sono ancora tre. Microsoft approfitta dell’NGO day 2014 per ricordare al mondo no profit italiano che è possibile approfittare delle donazioni in software e supporto tecnologico che la società ha già destinato a 370 organizzazioni dall’inizio dell’anno.
Il pubblico di riferimento non manca visto che, secondo l’indagine presentata da Roberto Masiero, presidente di Think! The Innovation knowledge foundation, la spesa ICT nel no profit ha raggiunto nel 2013 quota 750 milioni di euro con un aumento dell’1,4%. In generale, ha spiegato Masiero, la spesa si sposta verso soluzioni software (+16%), mentre l’hardware cala del 9%.
«Per quanto riguarda lo sviluppo del no profit in rete, emerge uno spostamento delle Ong verso il Web 2.0 privilegiando funzioni di tipo informativo (più da 1.0) a quelle di community building o call to action. Anche il terzo settore sta entrando nell’era del mobile web con siti di disegno semplice e realizzati in modo responsive».
Secondo un’indagine promossa da Techsoup, che supporta il non profit nell’utilizzare al meglio le risorse tecnologiche, gli ostacoli principali per le Ong riguardano la mancanza di competenze e il timore di dover sostenere spese ingenti da sottrarre all’obiettivo principale delle organizzazioni. Anche se poi chi utilizza le tecnologie, e il Cloud in particolare, dice che il risparmio è uno dei vantaggi principali assieme alla facilità nella gestione dei processi.
I casi di successo che mostrano i vanataggi
In occasione dell’incontro sono stati presentati anche dei casi di successo che dimostrano come alcune associazioni siano riuscite a trarre grande vantaggio dall’utilizzo delle tecnologie ICT.
La Fondazione Don Gnocchi, con i suoi oltre 5.500 operatori, 29 centri e una trentina di laboratori in nove regioni, aveva l’esigenza di migliorare e semplificare i processi di gestione delle infomazioni e dei dati, offrire servizi di riabilitazione controllabili in tempo reale e fornire strumenti di analisi e collaborazione su piattaforme differenti. Utilizzando Office 365, Azure, Kinect e Surface, è riuscita a dar vita al progetto Vitamin (Virtual reality platform for motor cognitive rehabilitation), legato alla riabilitazione pediatrica. Tramite la piattaforma vengono raccolte informazioni per adattare gli esercizi in tempo reale, memorizzare ed elaborare i dati e fonire ai bambini una serie di esercizi riabilitativi in realtà virtuale.
Il gruppo cooperativo Cgm, la più grande realtà imprenditoriale della cooperazione sociale in Italia, aveva invece la necessità di avere una piattaforma più interattiva e collaborativa, accesibile da ogni dispositivo. Sharepoint online, Office 365, Exchange online e Lync hanno permesso di sviluppare “La Comunità2”, una piattaforma che viaggia sul Cloud di sostegno ai processi di generazione, scambio, archiviazione della conoscenza e alle strategie di crescita commerciale e d’innovazione dei modelli di impresa sociale. In questo modo gli utenti che utilizzano la piattaforma sono passati da duemila a quarantamila con una maggiore produzione di materiale online e condivisione e scambio di informazioni.
Anche il WWF ha abbracciato il Cloud Computing con “WWF 365 – your office in the Cloud”, un progetto che ha utilizzato Office 365 per rendere più flessibile e sostenibile l’organizzazione del lavoro e che ha permesso di risparmiare circa ottomila euro, migliorare il servizio di posta elettronica, organizzare web conference e condividere documenti.