Il processo decisionale all’interno delle aziende è diventato sempre più complicato. In un recente sondaggio, Gartner ha rilevato che il 65% delle decisioni prese sono più complesse rispetto a due anni fa, coinvolgendo contemporaneamente più stakeholder o scelte. In questo contesto l’Intelligenza Artificiale può svolgere un ruolo strategico. Ciò non significa sostituire l’uomo con le macchine sempre e ovunque, ma piuttosto integrare la capacità umane con la potenza dei dati, dell’analisi e dell’AI. Se tutti questi elementi sono accuratamente orchestrati, afferma infatti Gartner, il risultato può essere una ricca sinergia derivante dalla combinazione del buon senso e dell’esperienza pratica degli esseri umani con le intuizioni che i modelli e gli algoritmi di intelligenza artificiale possono derivare da quantità sempre maggiori di dati.
L’Intelligenza Artificiale nel processo decisionale
Sempre Gartner in un articolo definisce i tre diversi gradi possibili di integrazione dell’Intelligenza Artificiale nel processo decisionale con via via un crescente ruolo prioritario assunto dall’AI in relazione a due variabili chiave: il tempo o la rapidità con cui l’organizzazione ha bisogno di una decisione e la complessità di essa.
Decision support: i dipendenti umani prendono la decisione, supportati da analisi descrittive, diagnostiche o predittive. Il principale vantaggio risiede nell’applicazione combinata di intuizioni basate sui dati e conoscenza umana, esperienza e buon senso, inclusi istinto ed emozioni.
Decision augmentation: il sistema raccomanda una decisione, o più alternative decisionali, agli attori umani utilizzando analisi prescrittive o predittive. I suoi vantaggi risiedono nella sinergia tra la conoscenza umana e la capacità dell’AI di analizzare rapidamente elevati volumi di dati e di affrontare la complessità.
Decision automantion: il sistema prende la decisione utilizzando l’analisi prescrittiva o l’analisi predittiva. I suoi vantaggi includono velocità, scalabilità e coerenza del processo decisionale.
L’AI aiuta la crescita delle aziende manifatturiere. Il caso della World Gasket Ellegi
L’Intelligenza Artificiale quale strumento strategico nel processo decisione trova spazio in una molteplicità di settori, tra questi il manifatturiero. Le aziende di questo comparto, infatti, sono accomunate dalla necessità di orientarsi con lungimiranza nel mercato globale e prendere decisioni in materia di prodotti e tecnologie su cui investire, inclusi macchinari e impianti. Per restare competitive, emerge così la necessità di agire preventivamente a livello strategico in modo da calibrare la propria offerta, definire gli investimenti e valutarne l’impatto sui ricavi. Le PMI che adottano soluzioni di intelligenza artificiale acquisiscono dunque un vantaggio competitivo, che consente loro di garantire continuità al business, rafforzarsi sul mercato e cogliere tutte le opportunità di crescita.
Un esempio è rappresentato dalla World Gasket Ellegi, azienda bergamasca di riferimento per il mondo delle guarnizioni industriali, che, grazie all’agente virtuale “James” di Vedrai, gruppo guidato da Michele Grazioli specializzato nello sviluppo di piattaforme basate su intelligenza artificiale rivolte alle PMI, ha potuto integrare l’AI nei suoi processi decisionali. James, infatti, è un “agente virtuali” che, grazie alla modellazione predittiva basata su apprendimento automatico, calcola l’impatto futuro di ogni decisione, prima che questa venga presa, con risultati granulari e mirati. Nello specifico, la WG Ellegi aveva esigenza di comprendere se la produzione di un nuovo prodotto fosse più vantaggioso avviarla nello stabile attuale o in una nuova struttura. L’agente virtuale James è stato in grado di fornire una panoramica complessiva dell’andamento aziendale e simulare diversi scenari di allocazione del budget, per osservare i risultati futuri a parità di condizioni. James ha simulato il diverso impatto delle possibili soluzioni sui principali indicatori economico-finanziari, quali EBITDA e flusso di cassa operativo: confrontando gli scenari, è emerso che investire in una nuova struttura produttiva fosse l’opzione più idonea, considerati gli obiettivi di business, e indirizzando la WG Ellegi verso tale scelta.
“Nel prendere delle decisioni, occorre sempre considerare i principali obiettivi aziendali. Avere la possibilità di guardare ‘oltre’ è fondamentale per poter avere una visione più ampia e valutare al meglio quale strada intraprendere”, ha commentato Luca Polini, AD di WG Ellegi.