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Il Ministero dell’Ambiente combatte le Ecomafie con il SISTRI, Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti

Con la pubblicazione a gennaio sulla Gazzetta Ufficiale, il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha presentato il SISTRI (Sistema informatico di…

Pubblicato il 22 Apr 2010

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Con la pubblicazione a gennaio sulla Gazzetta Ufficiale, il
Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha presentato
il SISTRI (Sistema informatico di controllo della Tracciabilità
dei Rifiuti), che si propone come lo nuovo strumento con cui il
Governo italiano intende perseguire obiettivi di legalità,
trasparenza e risparmio nella gestione dei rifiuti. Al SISTRI
dovranno connettersi circa 600 mila imprese ed enti
coinvolti nel ciclo dei rifiuti
. Il nuovo sistema
contribuirà a tracciare 147 milioni di tonnellate di rifiuti
all’anno, il 10% dei quali pericolosi. Il progetto SISTRI
si propone di eliminare la documentazione
cartacea
che deve accompagnare il rifiuto dalla sua
nascita allo smaltimento, sostituendola con la trasmissione dei
dati, attraverso un apposito software applicativo, ad un unico
centro di elaborazione dati gestito dal Comando dei Carabinieri
per la Tutela dell’Ambiente. A partire da luglio 2010, le
aziende dovranno registrare la produzione o la movimentazione di
un rifiuto collegandosi al sistema mediante un’apposita
chiave USB. In questo modo potranno inserire i dati relativi ai
rifiuti, firmando elettronicamente la documentazione. Le aziende
specializzate nel trasporto dei rifiuti dovranno, inoltre,
dotare tutti i propri mezzi di un’apposita
“scatola nera” GPS
destinata a tracciare il
percorso effettuato. I gestori delle discariche, infine, dovranno
installare telecamere in grado di riprendere ogni conferimento.

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