Il 17 e 18 novembre, con un’anteprima milanese giorno 16, si terrà la seconda edizione dell’International Forum on Digital and Democracy (IFDaD). Il fitto programma di IFDaD 2022 si snoderà nell’arco di una giornata e mezzo, in lingua inglese, con un formato ibrido, in parte online e in parte in presenza, con streaming presso la sede romana della Fondazione Luigi Einaudi, co-promotore dell’evento assieme all’Associazione Copernicani, al think tank “Re-Imagine Europa” e a SoBigData++. Al centro dell’evento il rapporto tra tecnologia, democrazia e libertà di espressione. La partecipazione è gratuita, previa registrazione.
IFDaD 2022, focus su eGovernment e disinformazione
Riprendendo le fila della scorsa edizione IFDaD 2020, il Forum quest’anno approfondisce il tema iniziale dell’influenza tra tecnologia e dati digitali, partecipazione politica e governance, con due focus aggiuntivi: eGovernment e disinformazione. E se quest’ultimo tema è al centro di un acceso dibattito, il primo raccoglie ancora scarsa attenzione nell’ottica di tutela dei diritti individuali.
Gli impatti del “potere algoritmico” sui diritti individuali
La concentrazione di dati e software in mani statali conferisce alla Pubblica Amministrazione un eccezionale potere senza che sia contemplato un corrispondente sistema di controlli e contrappesi, com’è previsto in uno Stato di Diritto. In prospettiva si va nella direzione di accettazione di uno stato Leviatano che, attraverso una raccolta massiva e indiscriminata di informazioni ed esperienze, instaura una sorveglianza di massa e social scoring per tracciare, orientare, censurare i comportamenti dei suoi cittadini assimilati metaforicamente a codici a barre con gambe. Il Forum intende investigare sugli effetti del “potere algoritmico” statale esteso e pervasivo e del suo impatto sui diritti individuali.
Lotta alla disinformazione online
Sul ruolo che sopratutto i social media, e i mezzi di informazione, hanno nell’animare un dibattito pubblico e sulla loro capacità di influenzarlo, ruotano alcune delle questioni più urgenti e attuali del mondo tech. Tuttavia, oltre a riconoscere e denunciare le manipolazioni in rete, rimangono nebulosi i correttivi. Quali sono le buone pratiche per contrastare la disinformazione; quali sono i requisiti minimi di autoregolamentazione dei social media per garantire comunicazioni libere e riservate; come evitare che la moderazione dei contenuti calpesti la libertà d’espressione; si possono delineare dei principi condivisi per distinguere in modo trasparente tra uno spazio privato e un servizio pubblico? Aspetti questi che saranno esplorati durante il Forum anche attraverso lavori accademici selezionati da una Call for paper internazionale, e con il contributo di una ricerca condotta da tre istituzioni: Commissione Europea, Nazioni Unite, Unesco.
IFDaD 2022, un programma fitto di contenuti
Sono 6 le sessioni che seguono l’apertura dell’evento nella quale l’intervento di benvenuto è affidato a Romano Prodi, ex Presidente della Commissione Europea, ex Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, nonché co-fondatore dell’International Forum on Digital and Democracy. Ognuna delle sessioni è dedicata a un tema specifico su cui diverse personalità internazionali avranno modo di confrontarsi e sono: Disinformation; Policy; Democracy, Data & AI; e-Government; Data Policy; Technology. Chiude IFDaD la premiazione della call for paper lanciata con l’evento. A seguire alcuni dettagli.
Nella Policy Session che si terrà giorno 17 novembre a partire dalle 15:55 saranno presentati i risultati della United Nations E-Government Survey 2022 giunta alla sua dodicesima edizione. Le tecnologie digitali e l’AI stanno plasmando sempre più l’agenda della diplomazia internazionale. Tuttavia, lo sforzo di costruire una governance globale per il digitale è ben lungi dal produrre alcun risultato. Cosa significa questo oggi e quali cambiamenti dobbiamo aspettarci nelle relazioni multilaterali e bilaterali nei prossimi anni? Di questo e della survey si discuterà con Vincenzo Aquaro, Chief of Digital Government alle Nazioni Unite.
La data governance e l’intelligenza artificiale possono aiutare a rafforzare le nostre democrazie? Ossia, i diritti civili e umani possono essere protetti implementando un design diverso per l’attuale ecosistema digitale? La trasparenza dei dati è un fattore chiave nella protezione delle nostre democrazie? Queste sono le domande alle quali cercherà di dare una risposta la tavola rotonda in programma nella Democracy, Data & AI Session per le 11:30 di venerdì 18 novembre, che sarà moderata da Luca De Biase, Chief Editor di Nova e Media Research Director di Re-Imagine Europa. Vi prenderanno parte Fosca Giannotti, Scuola Normale Superiore; Patrizia Toia, Deputata al Parlamento Europeo; Paul Lukowicz, DFKI e Università di Kaiserslautern; Jeroen van den Hoven, Technische Universiteit Delft; José Cotta, Capo dell’Unità “Digital Science” della Commissione Europea presso DG CONNECT (TBC).
Alle ore 14:00 di venerdì 18 novembre, sarà Jeffrey Sachs, Director of the Center for Sustainable Development alla Columbia University nonché uno dei massimi esperti mondiali di sviluppo economico e lotta alla povertà, e anche colui il quale ha avuto l’intuizione di istituire il Forum, ad aprire la e-Government Session.
Alle 15:40 sempre di venerdì 18 novembre, nella Data Policy Session, si potrà assistere alla presentazione della Dichiarazione sui diritti e principi digitali europei. Come possiamo sviluppare progetti digitali che aiutino a supportare i nostri processi democratici modellando l’esperienza e il comportamento degli utenti per promuovere un’interazione significativa e alimentare un dibattito costruttivo? Come possiamo creare un sistema che funzioni per i nostri valori, promuovendo la democrazia e sostenendo i diritti civili? Ne parla con Luca De Biase Roberto Viola, Directorate-General for Communications Networks, Content and Technology della Commissione Europea.
Un’anticipazione di IFDaD 2022 si potrà avere partecipando all’evento all’evento satellite, Democrazia nell’era digitale, che si terrà mercoledì 16 novembre alle ore 18:30 alla Fondazione G. Feltrinelli di Viale Pasubio, 5 a Milano.