sicurezza

HPE, la cyber security inizia dal cuore dei server: disponibili nuovi chip a prova di attacco

La gamma di server ProLiant, un modello industry standard, è dotata di funzionalità di sicurezza integrate nel silicio, per contrastare i pericolosi attacchi via firmware, che sempre più preoccupano le imprese

Pubblicato il 26 Set 2017

hacker-russia-putin-160801194043

Ogni giorno arrivano nuove notizie di cyberattacchi, che aumentano non solo in numero ma anche in pericolosità. E sempre più spesso le violazioni di sicurezza vengono attribuite ad attacchi che colpiscono il firmware. Si tratta di una delle maggiori minacce oggi affrontate da aziende ed enti pubblici. Secondo una ricerca effettuata dalla Information Systems Audit and Control Association (ISACA), oltre il 50% dei professionisti della sicurezza ha riportato nel 2016 almeno un incidente provocato da firmware infettato da malware. Eppure queste vulnerabilità sono spesso sottovalutato nelle conversazioni del senior management sui temi della sicurezza del data center, e i cybercriminali ne approfittano.

Per questo, Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha sviluppato per prima un nuovo livello di sicurezza direttamente integrata nei chip, ovvero nel silicio, dei nuovi server della gamma ProLiant, un modello industry standard, rendendoli estremamente sicuri. In questi nuovi server, dunque, le funzionalità di sicurezza sono direttamente implementate su chip in silicio. La tecnica crea su silicio una sorta di impronta digitale immutabile che impedisce ai server di avviarsi se non vi sia corrispondenza tra tale impronta e il firmware. La tecnica comprende encryption allo stato dell’arte e tecnologie di rilevamento delle violazioni.

Alain Andreoli, senior vice president e general manager del Data Center Infrastructure Group di Hewlett Packard Enterprise, ha dichiarato: “Con il portafoglio ProLiant Gen 10, HPE offre ai clienti la miglior esperienza  IT del settore grazie a livelli di sicurezza senza paragoni, a nuovi modi per accelerare gli insight e a modelli di pagamento che permettono di scegliere le opzioni più adatte a ciascuno”.

L’evoluzione dell’infrastruttura software-defined

Partendo da queste nuove basi sicure, HPE ha presentato novità nell’infrastruttura software-defined che si traducono in nuovi livelli di agilità e flessibilità economica, in un mondo ibrido formato da IT tradizionale e da public e private cloud e grazie a modelli di pagamento che permettono di scegliere le opzioni più adatte a ciascuno.

•   HPE OneView 3.1 supporta la piattaforma server Gen 10 end-to-end e trasforma componenti di calcolo, storage e rete in un’infrastruttura software-defined. La nuova generazione implementa funzioni per storage componibile, miglioramenti alla gestione del firmware, estensione del supporto a una vasta gamma di piattaforme HPE e supporta l’ecosistema di nuovi partner come Mesosphere DC/OS.

•   HPE Intelligent System Tuning offre un’esperienza dinamica sulle applicazioni in partnership con Intel sulla linea Intel® Xeon® Processor Scalable Family. Queste particolari funzionalità comprendono la modulazione della frequenza (jitter smoothing ), aumento delle prestazioni (core boosting) e ottimizzazione del server secondo i profili di workload.

•   HPE Synergy for Gen10 con HPE Synergy 480 e HPE Synergy 660. Questi moduli di calcolo aumentano le prestazioni dei workload a consumo intensivo di dati e di potenza di calcolo come per esempio la modellazione finanziaria. Inoltre mettono a disposizione una rivoluzionaria connettività Ethernet 25/50 GB e aumentano di 2,8 volte la capacità DAS (Direct-Attached Storage).

•   HPE Scalable Persistent Memory Con una velocità applicativa fino a 27 volte superiore e ripristini di database 20 volte più rapidi, offre la memoria persistente su vasta scala più veloce sul mercato.

Controllo dei costi: le opzioni pay-as-you-go arrivano nel data center

HPE offre la flessibilità di scegliere se acquistare la propria soluzione IT con rate mensili piuttosto che mediante l’immobilizzo di capitale. Pagando solo per quanto si utilizza e sfruttando un buffer on-site per poter scalare verso l’alto o verso il basso quando occorre, i clienti possono risparmiare denaro eliminando il fenomeno dell’overprovisioning.

Per aiutare i clienti ad allineare l’IT alle esigenze di business, HPE ha presentato due nuove proposte:

•   HPE Capacity Care Service per consentire alle aziende di medie dimensioni di controllare la gestione dell’utilizzo e della capacità allo scopo di ridurre l’overprovisioning e innalzare i livelli di utilizzo.

•   IT Investment Strategy Workshop progettati per aiutare le aziende a sviluppare una strategia di investimento IT con modelli di finanziamento allineati a una roadmap degli investimenti IT.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati