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Forum per la fatturazione elettronica, un altro passo avanti

Dall’incontro semestrale del Forum emerge un’interpretazione degli articoli della Legge di Stabilità che consente la conservazione cartacea anche delle fatture create in formato elettronico. Permane una certa ambiguità sui contenuti legislativi che dovranno essere chiariti da una circolare esplicativa

Pubblicato il 05 Feb 2013

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Si è tenuto qualche giorno fa il consueto incontro semestrale del Forum italiano per la Fatturazione Elettronica, istituito con decreto del 12 dicembre 2011 dal Ministero dell’Economia con l’obiettivo di individuare e proporre misure per favorire l’adozione della fatturazione elettronica da parte di imprese e lavoratori autonomi.

Al di là degli appelli ufficiali verso il Governo per la firma entro la legislatura dei decreti attuativi sull’obbligo di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione (PA) e sulle norme tecniche sulle firme digitali, definite già nel 2011 dall’allora Digit PA, il Forum ha discusso gli impatti della riscrittura della definizione di fattura elettronica contenuta negli art. 21 e 39 del Dpr 633/72, riscrittura resasi necessaria a causa dell’art. 1 della Legge di Stabilità (Legge 228/12), che a sua volta nasce dal recepimento in Italia della direttiva 2010/45/Ue.

Due punti di vista per l’emittente e il destinatario
In particolare la nuova definizione è ambigua e potrebbe implicare, nel caso per esempio di invio di una fattura in PDF, come allegato di un’email ricevuta dal destinatario, l’obbligo per quest’ultimo di conservazione elettronica del documento stesso.

Ciò potrebbe avere effetti molto negativi sull’accettazione e diffusione della fatturazione elettronica, perché molte piccole imprese, davanti al rischio di doversi dotare subito di un sistema di conservazione elettronica, potrebbero non accettare le fatture in formato elettronico.

La discussione del Forum ha portato quindi alla seguente interpretazione, che verrà proposta all’Agenzia delle Entrate in vista di una prossima probabile circolare esplicativa: una fattura è elettronica per l’emittente se viene emessa e anche ricevuta in un qualunque formato elettronico (sempre nel rispetto dei principi di autenticità, integrità e leggibilità stabiliti dalla legge).

La fattura è elettronica anche per il destinatario se quest’ultimo non solo la riceve elettronicamente, ma la accetta (per un precedente accordo esplicito con l’emittente, o semplicemente perché la paga), e procede direttamente alla conservazione elettronica della stessa. Se invece il destinatario, pur ricevendo il documento elettronicamente, decide di stamparlo, questo significa che non considera la fattura “elettronica”, e la potrà conservare in formato cartaceo nel pieno rispetto della legge.

“Un esempio positivo di concertazione equilibrata”
Il Forum per la Fatturazione Elettronica, lo ricordiamo, comprende una dozzina di Pubbliche Amministrazioni (tra cui tre dipartimenti del Ministero dell’Economia, Agenzia delle Entrate, Ministero per lo Sviluppo Economico e Banca d’Italia) e una ventina di Associazioni private (tra cui Confindustria, Confapi, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e ABI), nonché l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano, coordinatore insieme al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili del gruppo di lavoro del Forum che si occupa di monitorare l’evoluzione del mercato e il tasso d’adozione della fatturazione elettronica in Italia.

L’Osservatorio ha stimato che la piena adozione della Fatturazione Elettronica a norma di legge tra le imprese può portare a risparmi fra gli 8 e i 14 miliardi di euro l’anno, a cui si aggiunge un’altra quota di benefici potenziali tra 850 milioni e 1,1 miliardi di euro, sempre su base annua, legata all’adozione della Fatturazione Elettronica per le fatture emesse nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni.

“Il Forum rappresenta un esempio positivo di concertazione equilibrata fra diversi stakeholder: tecnici, associazioni, imprese della domanda e dell’offerta – ha commentato Paolo Catti, Responsabile della Ricerca Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione -. Si tratta di un modello innovativo per il nostro Paese, volto a innescare percorsi di confronto costruttivo e di valore. Il lavoro del Forum è ispirato dai principi della semplificazione e della sburocratizzazione, con l’obiettivo di favorire la diffusione della digitalizzazione tra le imprese del nostro Paese. Un traguardo sfidante, che dovrebbe aiutare imprese e PA nel cogliere tutti quei benefici che da anni l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico di Milano ha identificato e continua a misurare nelle sue Ricerche”.

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